Dissidente bielorussa sparita nel nulla. Il giallo di Angelika Melnikova

La portavoce del Consiglio di coordinamento dell'opposizione alla dittatura di Lukashenko, è introvabile da fine marzo

Apr 9, 2025 - 15:34
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Dissidente bielorussa sparita nel nulla. Il giallo di Angelika Melnikova

Roma, 9 aprile 2025 - Resta un mistero la scomparsa di Angelika Melnikova, portavoce del Consiglio di coordinamento dell'opposizione in Bielorussa in esilio. Un giallo da Guerra fredda, con indizi contrastanti e mezze notizie. La Melnikova, originaria di Nyasvizh, nella regione di Minsk, è in politica dal 2020 in seguito alla violenta repressione delle proteste contro la rielezione di Aleksandr Lukashenko. E per lo stesso motivo era fuggita lo stesso anno, prima in Ucraina e poi in Polonia, dove aveva ottenuto la cittadinanza.

L'ultima volta è stata vista il 20 febbraio nella sua casa in Polonia, dove si era rifugiata con l'ex marito, Andrei Melnikov, e le due figlie di sei e 12 anni per sfuggire agli scagnozzi di Lukashenko

Dal 25 marzo il telefono è spento. Secondo alcuni siti la dissidente, 38 anni e due lauree in linguistica ed economia, potrebbe aver lasciato l'Unione europea, forse per Londra. Ma il cellulare sarebbe stato localizzato in Bielorussia, dove invece è riapparso il 23 marzo l'ex coniuge con le figlie.

Il 28 marzo il Consiglio di coordinamento dell'opposizione in Bielorussa in esilio ne ha denunciato per la prima volta la scomparsa, temendo il peggio, un blitz degli agenti bielorussi del regime. La Melnikova era in malattia da febbraio, fanno sapere i colleghi, e il 21 e il 24 marzo aveva partecipato a riunioni del Consiglio da casa, online.