Di giorno prof universitario, di sera rapper: la doppia vita del docente del Politecnico

Un professore artista: è Michele Lancione, ordinario di Geografia Politico-Economica al Politecnico di Torino. Conosciuto per il suo approccio critico e il suo attivismo, soprattutto in ambito abitativo e antimilitarista. Chi lo ha visto qualche giorno fa al festival politico-culturale Altri Mondi Altri Modi, nel giardino del centro sociale Askatasuna, come riporta 'La Repubblica', ha infatti scoperto anche un'altra faccia del professore: quella del rapper. Sul palco, microfono alla mano e base in sottofondo, si è esibito come "VogueMc", il suo alter ego artistico, con quattro brani carichi di significato. Il suo rap è politico, dichiaratamente schierato. E soprattutto, è il risultato di una vita passata tra studio, lotte sociali e beat. Indice Un prof controcorrente “VogueMc”: il suo alterego Una passione per la musica sin da giovane Un prof controcorrente Lancione non è un professore come tanti. Lui è si già fatto notare, non solo per la sua musica, ma anche quando ha preso posizione contro l’accordo tra il Politecnico di Torino e Frontex, l’agenzia europea delle frontiere, dichiarandosi apertamente contrario alla collaborazione. Convinto “antimilitarista” e attivista “abitativo”, ha partecipato al festival politico-culturale prendendo parte a un dibattito sul tema della “non neutralità della scienza” nell’attuale contesto bellico, per poi ritornare sul palco questa volta nelle vesti di rapper. “VogueMc”: il suo alterego Fuori dalle aule universitarie, Michele Lancione diventa dunque "VogueMc". Sul palco di Askatasuna ha portato il suo rap “Antifa et Glitterato”, presentando alcuni delle sue produzioni, tra brani disponibili sulle piattaforme di streaming e altri inediti cantati in anteprima. Tra questi, un pezzo dedicato alla causa palestinese, in cui si scaglia contro “il genocidio che lo Stato di Israele perpetra contro il popolo palestinese” nel conflitto in corso tra i due popoli. Una presa di posizione forte, che si intreccia con la sua quotidianità. La stessa che descrive in un pezzo, dove canta: “apro gli occhi e sono cinquantamila”, “al lavoro attacco il pc, cinquantamila. Riunioni email scazzi cinquantamila, esami ai miei ragazzi, cinquantamila”. Un contrasto netto tra la quotidianità che scorre e le tragedie che a distanza di km scuotono il mondo. Una passione per la musica sin da giovane Il rap non è una moda passeggera per il prof Lancione. Nel suo sito racconta: “Faccio hip-hop da quando avevo 14 anni. Mi ci è voluto un po’ di tempo prima di decidermi a inciderlo. Là fuori sono un professore universitario. Lavoro insegnando e facendo ricerca. Qui dentro, canto le storie. Lavoro con la mia versione glitterata di rap politico”. La sua definizione di rap? “Un rumore necessario, una forma di antifascismo contemporaneo”.

Apr 22, 2025 - 13:14
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Di giorno prof universitario, di sera rapper: la doppia vita del docente del Politecnico

professore universitario rapper

Un professore artista: è Michele Lancione, ordinario di Geografia Politico-Economica al Politecnico di Torino. Conosciuto per il suo approccio critico e il suo attivismo, soprattutto in ambito abitativo e antimilitarista.

Chi lo ha visto qualche giorno fa al festival politico-culturale Altri Mondi Altri Modi, nel giardino del centro sociale Askatasuna, come riporta 'La Repubblica', ha infatti scoperto anche un'altra faccia del professore: quella del rapper.

Sul palco, microfono alla mano e base in sottofondo, si è esibito come "VogueMc", il suo alter ego artistico, con quattro brani carichi di significato. Il suo rap è politico, dichiaratamente schierato. E soprattutto, è il risultato di una vita passata tra studio, lotte sociali e beat.

Indice

  1. Un prof controcorrente
  2. “VogueMc”: il suo alterego
  3. Una passione per la musica sin da giovane

Un prof controcorrente

Lancione non è un professore come tanti. Lui è si già fatto notare, non solo per la sua musica, ma anche quando ha preso posizione contro l’accordo tra il Politecnico di Torino e Frontex, l’agenzia europea delle frontiere, dichiarandosi apertamente contrario alla collaborazione.

Convinto “antimilitarista” e attivista “abitativo”, ha partecipato al festival politico-culturale prendendo parte a un dibattito sul tema della “non neutralità della scienza” nell’attuale contesto bellico, per poi ritornare sul palco questa volta nelle vesti di rapper.

“VogueMc”: il suo alterego

Fuori dalle aule universitarie, Michele Lancione diventa dunque "VogueMc". Sul palco di Askatasuna ha portato il suo rap “Antifa et Glitterato”, presentando alcuni delle sue produzioni, tra brani disponibili sulle piattaforme di streaming e altri inediti cantati in anteprima.

Tra questi, un pezzo dedicato alla causa palestinese, in cui si scaglia contro “il genocidio che lo Stato di Israele perpetra contro il popolo palestinese” nel conflitto in corso tra i due popoli.

Una presa di posizione forte, che si intreccia con la sua quotidianità. La stessa che descrive in un pezzo, dove canta: “apro gli occhi e sono cinquantamila”, “al lavoro attacco il pc, cinquantamila. Riunioni email scazzi cinquantamila, esami ai miei ragazzi, cinquantamila”. Un contrasto netto tra la quotidianità che scorre e le tragedie che a distanza di km scuotono il mondo.

Una passione per la musica sin da giovane

Il rap non è una moda passeggera per il prof Lancione. Nel suo sito racconta: “Faccio hip-hop da quando avevo 14 anni. Mi ci è voluto un po’ di tempo prima di decidermi a inciderlo. Là fuori sono un professore universitario. Lavoro insegnando e facendo ricerca. Qui dentro, canto le storie. Lavoro con la mia versione glitterata di rap politico”.

La sua definizione di rap? “Un rumore necessario, una forma di antifascismo contemporaneo”.