Dai cyber attacchi ai talenti introvabili: ecco la top ten dei rischi per imprese e imprenditori
La tredicesima edizione dell‘Executive Perspectives on Top Risks Survey, condotta da Protiviti in collaborazione con l’Università del North Carolina, analizza le principali sfide e incertezze percepite dagli Executive nel breve (da 2 a 3 anni) e lungo termine (10 anni). La survey ha coinvolto oltre 1.200 dirigenti di vari settori e aree geografiche, esaminando 32 […] L'articolo Dai cyber attacchi ai talenti introvabili: ecco la top ten dei rischi per imprese e imprenditori proviene da Economy Magazine.

La tredicesima edizione dell‘Executive Perspectives on Top Risks Survey, condotta da Protiviti in collaborazione con l’Università del North Carolina, analizza le principali sfide e incertezze percepite dagli Executive nel breve (da 2 a 3 anni) e lungo termine (10 anni). La survey ha coinvolto oltre 1.200 dirigenti di vari settori e aree geografiche, esaminando 32 temi di rischio suddivisi in macroeconomici, strategici e operativi. I risultati mostrano una visione sostanzialmente allineata tra il contesto globale e quello italiano, con alcune differenze. In Italia, si riscontra una maggiore preoccupazione per temi come la sostenibilità, la resilienza della catena di fornitura in un contesto geopolitico incerto, e il cambiamento dei mercati e delle politiche commerciali, che non emergono a livello globale.
La visione globale
La visione globale dei principali rischi evidenziati nella survey mostra preoccupazioni generali legate a instabilità economica, incertezze normative, mercato del lavoro e tecnologia. Il rischio più alto riguarda l’incertezza economica e l’inflazione. Il secondo rischio riguarda gli attacchi cyber, che aumentano con la diffusione delle nuove tecnologie, incluse l’intelligenza artificiale. Al quinto posto si trova il rischio di un aumento dei costi del lavoro, mentre al sesto emerge l’incertezza del contesto normativo. Il rischio relativo alle terze parti, sebbene sceso dalla quarta alla settima posizione, resta nella top ten per la complessità di garantire la stabilità operativa nella catena di fornitura. Nel lungo periodo (10 anni), l’incertezza economica e la difficoltà di reperire talenti sono tra i rischi macroeconomici principali. Tra i rischi strategici, si evidenziano gli obblighi di compliance e l’innovazione tecnologica. A livello operativo, le preoccupazioni maggiori riguardano gli attacchi informatici, l’attrazione e la formazione di personale qualificato.
La visione italiana
La visione italiana sui principali rischi differisce in parte da quella globale, ma alcuni temi sono condivisi. Nel breve termine, il rischio cyber è al primo posto, evidenziando la vulnerabilità delle organizzazioni. Al secondo posto, si trova la difficoltà di attrarre e trattenere talenti, un tema comune anche a livello globale. Al terzo posto, l’Italia si preoccupa maggiormente rispetto al resto del mondo per l’aumento della pressione regolatoria, specialmente a livello europeo e l’impatto del cambiamento climatico e delle aspettative di sostenibilità in Italia occupa l’ottavo posto. Al quarto posto si colloca l’incertezza economica e inflazionistica, mentre al quinto l’Italia si distingue dal resto del mondo per preoccupazioni sui cambiamenti nei mercati globali e nelle politiche commerciali, legate a fattori geopolitici e il crescente protezionismo del commercio internazionale.
Nel lungo periodo, nel contesto macroeconomico, l’instabilità geopolitica e le incertezze nei mercati globali rimangono predominanti. Sul piano strategico le sfide si concentrano sul cambiamento climatico e sulle normative, mentre a livello operativo, i rischi informatici, il rischio delle terze parti e i disastri naturali sono tra le principali preoccupazioni. In generale, i temi rilevanti nel breve termine si confermano anche per il lungo periodo, sottolineando la centralità di questi rischi nelle agende degli executive nei prossimi anni.
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