Osservatorio Anima: propensione agli investimenti ai massimi storici
Il 30% dei bancarizzati e il 27% degli investitori italiani si aspettano un peggioramento della propria situazione economica nei prossimi 12 mesi. Questo è quanto ha constatato l’Osservatorio Anima di marzo 2025. I numeri in questione segnano un lieve aumento rispetto ai dati rilevati sei mesi prima, evidenziando un atteggiamento di prudenza da parte degli […] L'articolo Osservatorio Anima: propensione agli investimenti ai massimi storici proviene da Economy Magazine.

Il 30% dei bancarizzati e il 27% degli investitori italiani si aspettano un peggioramento della propria situazione economica nei prossimi 12 mesi. Questo è quanto ha constatato l’Osservatorio Anima di marzo 2025. I numeri in questione segnano un lieve aumento rispetto ai dati rilevati sei mesi prima, evidenziando un atteggiamento di prudenza da parte degli italiani riguardo alla propria situazione personale. L’indagine, realizzata in collaborazione con le società di ricerche di mercato Eumetra e Dogma Research, ha coinvolto 1.007 adulti bancarizzati, rappresentativi di circa 35 milioni di persone, ed è stata condotta online tra il 28 gennaio e il 4 febbraio 2025.
Propensione agli investimenti
Nonostante questo, i dati mostrano anche segnali positivi, come una propensione agli investimenti ai massimi storici, con una crescente soddisfazione per i risultati ottenuti dai propri investimenti. Inoltre, cresce l’adozione dei Piani di Accumulo del Capitale (PAC), confermando l’interesse crescente per soluzioni finanziarie stabili e strutturate.
Stabilità nel sentiment
L’Osservatorio ANIMA rivela anche che il sentiment degli italiani sulla situazione economica del Paese è stabile. Il 22% dei bancarizzati e il 26% degli investitori ritengono che la situazione dell’Italia sia migliorata rispetto a un anno fa, con un lieve miglioramento per i bancarizzati e una piccola diminuzione per gli investitori, rispetto all’autunno 2024. Le aspettative per il futuro sono invariate, con circa il 22% dei bancarizzati e il 25% degli investitori che si aspettano un miglioramento della situazione del Paese tra un anno.
Inflazione diminuzione
Anche se l’inflazione rimane una preoccupazione per il 47% dei bancarizzati e il 38% degli investitori, si registra un calo di 5 punti percentuali rispetto all’autunno 2024, a indicare che la preoccupazione per l’aumento dei prezzi sta perdendo intensità. Tra i principali strumenti finanziari scelti per affrontare questa situazione, la riduzione delle spese superflue e l’accumulo di denaro per risparmiare o investire sono le strategie più adottate, rispettivamente dal 56% e dal 52% degli intervistati.
Rendimento e sostenibilità
Un altro aspetto interessante emerso dall’indagine riguarda l’equilibrio tra rendimento e sostenibilità nelle scelte di investimento. Sebbene la sostenibilità resti un tema importante per il 79% dei bancarizzati e l’83% degli investitori, si osserva un crescente interesse per il rendimento rispetto agli aspetti etici e ambientali. Oggi, il 52% dei bancarizzati e il 55% degli investitori considerano il rendimento una priorità rispetto alla sostenibilità, segnando un aumento rispetto alla rilevazione dell’autunno 2024.
Propensione agli investimenti
L’indagine conferma inoltre che la propensione agli investimenti è ai massimi storici, con il 61% dei bancarizzati e l’81% degli investitori interessati a prodotti finanziari, mentre la preferenza per gli immobili scende leggermente. Un dato significativo riguarda anche l’aumento dell’adozione dei Piani di Accumulo del Capitale (PAC), con il 22% dei bancarizzati e il 40% degli investitori che scelgono questa forma di investimento, in netto aumento rispetto a marzo 2022.
L'articolo Osservatorio Anima: propensione agli investimenti ai massimi storici proviene da Economy Magazine.