Crypto in ascesa: l’accordo USA-Cina spinge Bitcoin e altcoin verso nuovi massimi
Una tregua commerciale che fa bene ai mercati


Un nuovo capitolo si apre nei rapporti economici tra Stati Uniti (USA) e Cina, e i mercati globali, tra cui le crypto, sembrano pronti a coglierne i frutti.
Il recente accordo tariffario di 90 giorni tra le due potenze economiche, annunciato dalla Casa Bianca il 12 maggio, ha infatti già iniziato a produrre effetti positivi, in particolare nel settore delle criptovalute.
Secondo gli analisti, il clima costruttivo dei negoziati e la sospensione temporanea dei dazi potrebbero rappresentare un punto di svolta per gli asset di rischio, tra cui Bitcoin e le principali altcoin.
L’intesa prevede la riduzione delle tariffe al 10% a partire dal 14 maggio, un taglio significativo del 24% rispetto ai livelli precedenti.
Questo gesto distensivo è stato accolto con favore dagli investitori, che vedono nella tregua una possibilità concreta per evitare un’ulteriore re-escalation delle tensioni commerciali.
Le parole chiave di Washington (USA) e Pechino (Cina) e i benefici per le crypto
Durante una conferenza stampa tenutasi a Ginevra, il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, ha sottolineato l’impegno congiunto delle due nazioni a evitare un disaccoppiamento economico:
“Nessuna delle due parti vuole essere disaccoppiata. Le tariffe elevate sono state l’equivalente di un embargo, e nessuno dei due paesi lo desidera. Vogliamo commercio. Vogliamo equilibrio nel commercio.”
Queste dichiarazioni rafforzano la percezione di un clima favorevole alla cooperazione economica. La quale potrebbe tradursi in una ripresa dei mercati azionari e delle criptovalute, già in fermento da settimane.
Secondo Aurelie Barthere, analista di ricerca principale presso la piattaforma di crypto intelligence Nansen, il tono positivo dei negoziati e la sospensione dei dazi rappresentano un’opportunità concreta per un rally degli asset di rischio.
“Bitcoin è già scambiato vicino ai suoi massimi storici, ma con l’allentamento delle tensioni commerciali, anche le altcoin, le azioni statunitensi e l’indice del dollaro USA (DXY) sono ben posizionati per una ripresa.”
Il BTC/USD è attualmente a un passo dal superare il suo record di oltre 109.800 dollari, registrato a gennaio 2025. Questo trend rialzista, secondo gli analisti, potrebbe essere solo l’inizio di una fase di crescita più ampia.
Barthere ha inoltre evidenziato come Bitcoin abbia sovraperformato altri asset di rischio negli ultimi mesi. Ciò grazie alla sua relativa indipendenza dai fattori macroeconomici legati ai dazi.
Tuttavia, con il miglioramento della propensione al rischio globale, anche le altcoin e i mercati azionari tradizionali potrebbero beneficiare di un effetto traino.
Un altro elemento chiave è la forza del dollaro USA. Il quale secondo Barthere potrebbe continuare a rafforzarsi rispetto a valute rifugio come l’euro, il franco svizzero e lo yen giapponese.
Possibili sgravi fiscali come catalizzatore
Questo rafforzamento riflette un contesto economico in miglioramento e una maggiore fiducia degli investitori.
Già nei mesi precedenti, Nansen aveva stimato una probabilità del 70% che criptovalute e azioni toccassero il fondo entro giugno.
La ripresa, secondo la piattaforma, sarebbe dipesa in larga parte dall’esito delle negoziazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Ora che un primo passo è stato compiuto, le condizioni sembrano favorevoli per un rimbalzo dei mercati.
Un ulteriore elemento che potrebbe alimentare la corsa delle criptovalute è rappresentato da un possibile pacchetto di sgravi fiscali.
Barthere ha spiegato che, se il governo statunitense dovesse approvare un piano di tagli fiscali più ampio rispetto alle attese, gli asset di rischio potrebbero superare i livelli di picco registrati a gennaio.
“Questo pacchetto dovrebbe andare oltre la semplice estensione dei tagli in scadenza”, ha precisato l’analista, “e includere ulteriori riduzioni dell’imposta sul reddito e tagli alle imposte sulle società”.
Secondo quanto lasciato intendere da Bessent, una proposta in tal senso potrebbe essere presentata già entro la metà di luglio. Fungendo così da catalizzatore significativo per i mercati.
Le prospettive tecniche sembrano confermare l’ottimismo degli analisti.
I pattern grafici attualmente in formazione, in particolare un bull flag sul grafico settimanale, suggeriscono la possibilità di un rally che potrebbe spingere Bitcoin fino a 150.000 dollari. Tutto ciò a seconda dell’evoluzione del contesto macroeconomico e delle decisioni politiche in arrivo.
Uno scenario favorevole per il settore crypto
In sintesi, l’accordo tariffario tra USA e Cina, unito alla prospettiva di sgravi fiscali e a un clima di cooperazione economica, sta creando un ambiente ideale per la crescita delle criptovalute.
Con Bitcoin già vicino ai suoi massimi storici e le altcoin pronte a seguirlo, il settore crypto potrebbe essere all’inizio di una nuova fase espansiva.
Gli investitori, ora più che mai, guardano con attenzione alle prossime mosse della Casa Bianca e ai segnali provenienti dai mercati globali.
Se le condizioni attuali dovessero consolidarsi, il 2025 potrebbe rivelarsi un anno cruciale per l’evoluzione delle valute digitali e per il rafforzamento del loro ruolo nei portafogli finanziari internazionali.