Così i videogiochi di Develop Players valorizzano il potenziale di bambini e ragazzi neurodivergenti
Develop players trasforma il gioco in uno strumento ad alto impatto sociale per potenziare le abilità cognitive di bambini e ragazzi neurodivergenti.

- Develop players è una startup innovativa nata nel 2021 come spin-off dell’università di Bologna.
- Sviluppa videogiochi scientificamente validati per bambini, bambine e adolescenti con disturbi del neurosviluppo.
- Finora ha lanciato un gioco dedicato allo screening precoce e uno focalizzato sul potenziamento cognitivo.
- La startup organizza anche percorsi di formazione per insegnanti e genitori.
Usare il videogioco e il machine learning per trasformare lo screening e il trattamento dei disturbi del neurosviluppo. È questa la visione di Develop players, startup innovativa nata nel 2021 come spin-off dell’università di Bologna, da un’idea della professoressa Mariagrazia Benassi e da un team interdisciplinare di psicologi, informatici e game designer. La sua missione è chiara: rendere il percorso clinico ed educativo più coinvolgente, empatico e meno faticoso per bambini, bambine e adolescenti con disturbi del neurosviluppo – come dislessia, discalculia, adhd (disturbo da deficit di attenzione e iperattività) e altri bisogni educativi speciali (bes) – valorizzandone le potenzialità e aumentandone la motivazione. Un obiettivo che prende forma attraverso lo sviluppo di videogiochi scientificamente validati, arricchiti dall’intelligenza artificiale che permette la personalizzazione dei percorsi in base alle caratteristiche cognitive di ogni “gamer”.
Gioco e personalizzazione: il mix perfetto per coinvolgere e potenziare
La forza di Develop players sta proprio nell’integrazione tra rigore scientifico, tecnologia e gamification. I percorsi terapeutici sono pensati come esperienze ludiche coinvolgenti, capaci di rendere divertenti e stimolanti attività spesso percepite come faticose. Numerosi studi confermano, infatti, che il gioco può aumentare l’efficacia della terapia, diminuendo la fatica percepita durante una sessione di studio o potenziamento cognitivo e rendendo il percorso più efficace e piacevole.
La piattaforma offre, inoltre, un alto livello di personalizzazione. Grazie all’analisi in tempo reale delle risposte e dei comportamenti degli utenti, l’intelligenza artificiale è in grado di rilevare stili cognitivi e bisogni specifici. In questo modo, i percorsi di gioco si adattano automaticamente e in modo dinamico a ogni persona, offrendo feedback immediati e mirati, esercizi su misura e un’esperienza educativa più efficace e motivante.
Le due modalità di gioco di Develop Players
Attualmente, Develop players ha sviluppato due principali tipologie di giochi digitali: una dedicata allo screening precoce e l’altra focalizzata sul potenziamento cognitivo. Sam e Proffilo sono i videogame dedicati allo screening. Sam è pensato per bambini e bambine dagli otto agli undici anni, mentre Proffilo per ragazzi e ragazze dai dodici ai diciotto anni. In circa venti minuti, questi strumenti valutano funzioni cognitive trasversali come attenzione, memoria, ragionamento logico, problem solving e capacità visuo-spaziale.
Pur non essendo veri e propri strumenti diagnostici, permettono di riconoscere segnali di rischio, dando sia a insegnanti e professionisti – come psicologi e logopedisti – sia ai genitori un primo orientamento su eventuali difficoltà, nonché indicazioni pratiche e personalizzate per sostenere al meglio bambini e adolescenti. Quando utilizzano in prima persona il gioco senza il coinvolgimento della scuola, i genitori hanno anche la possibilità di prenotare un colloquio online di restituzione dei risultati con uno specialista. Il servizio è già incluso nel costo ed è fondamentale per comprendere insieme i risultati dello screening, fare chiarezza e ricevere indicazioni concrete sui passi successivi.
Eye-Riders, invece, è il serious game dinamico pensato per migliorare attenzione e concentrazione. Si rivolge a chi presenta difficoltà scolastiche e ha bisogno di rafforzare l’attenzione e la concentrazione. Il gioco propone brevi sessioni da svolgere in autonomia. Attraverso percorsi gamificati, stimola il mantenimento della concentrazione, potenzia le performance cognitive e aiuta a sviluppare maggiore consapevolezza delle proprie capacità. Un aspetto importante è che il suo design coinvolgente lo rende adatto anche ad adolescenti, una fascia d’età spesso trascurata dagli strumenti educativi digitali.
Dsa: diagnosi in aumento, consapevolezza in crescita
Negli ultimi anni, le diagnosi di disturbi specifici dell’apprendimento (dsa) e adhd sono aumentate. Questo non significa che i disturbi siano più diffusi: semplicemente, oggi si riconosce finalmente ciò che prima veniva ignorato o sottovalutato. Cresce la consapevolezza, si diffondono i servizi di screening precoce, si fa prevenzione e si interviene in modo più tempestivo.
È in questo contesto che si inserisce Develop players, che ha già coinvolto oltre cinquemila studenti e più di mille docenti, contribuendo a un aumento del 5 per cento dei casi riconosciuti rispetto alla media nazionale e a un miglioramento delle performance nel 73 per cento degli studenti con dsa che l’hanno utilizzato.
Ma l’impatto non si ferma alle scuole. Oltre cento famiglie hanno partecipato ai corsi di formazione promossi dalla startup. Accanto all’uso dei videogiochi, infatti, Develop players promuove percorsi di formazione per insegnanti e genitori, offrendo strumenti pratici e aggiornati per riconoscere e gestire i disturbi del neurosviluppo. Un approccio sistemico che ha impatto profondo anche sulla rigenerazione del network educativo, rendendo l’ambiente scolastico più inclusivo.
L’impatto sociale di Develop players
Develop players è una startup a vocazione sociale e l’impatto è parte integrante del suo modello operativo. Non si tratta solo di “innovazione” o “tecnologia”, ma di creare valore reale per le persone e il sistema educativo, rendendo accessibili strumenti clinici avanzati a chi ne ha più bisogno. Il problema è noto: secondo i dati Miur, quasi il 6 per cento di studentesse e studenti italiani presenta un dsa, ma in molte regioni la percentuale di diagnosi effettive è molto più bassa. La mancata diagnosi priva bambini e ragazzi della possibilità di imparare nel modo più adatto a loro, con tutto ciò che ne consegue in termini di esclusione, demotivazione, insuccesso scolastico. Intervenire precocemente, potenziare le abilità cognitive e valorizzare il potenziale individuale è oggi una vera sfida sociale. Ecco perché strumenti come quelli di Develop players sono così importanti: contribuiscono a ridurre il carico sul sistema sanitario, supportano famiglie e scuole con strumenti accessibili e innovativi, costruendo una cultura dell’apprendimento più attenta alle differenze.
Guardando al futuro, Develop players punta ad ampliare ulteriormente il proprio impatto. Tra i prossimi obiettivi c’è la creazione di una rete di centri convenzionati su tutto il territorio nazionale, dove le famiglie possano completare il percorso diagnostico in presenza. In parallelo, la startup lavora per integrare i propri strumenti nei programmi di welfare aziendale, offrendo così ai dipendenti-genitori servizi di screening e potenziamento cognitivo: un passo avanti che rafforza il legame tra educazione, inclusione e benessere familiare, portando la cura e l’attenzione per la neurodiversità anche negli spazi della vita adulta e professionale. L’obiettivo finale è chiaro: abbattere le barriere educative, democratizzare l’accesso agli strumenti di valutazione, riconoscere il valore unico di ogni persona e offrire strumenti efficaci a chi lavora per una scuola più giusta e inclusiva.