Corteo per Ramelli. Saluti romani e cori interrotti da Bella Ciao
Milano, la canzone a tutto volume da una finestra

Si è concluso con il rito del ‘presente’ e il saluto romano il corteo a Milano per il 50esimo anniversario della morte di Sergio Ramelli, lo studente del Fronte della Gioventù ucciso da esponenti di Avanguardia Operaia. Mentre, da un palazzo vicino è risuonata ad alto volume, ‘Bella ciao’, il canto popolare dedicato alla Resistenza. Si sono presentati in duemila al da piazzale Gorini a via Amadeo, dopo essersi radunati in via Ponzio in linee da cinque dietro lo striscione "Onore ai camerati caduti". Poi la chiamata del "presente" in via Paladini e la risposta a braccia tese per ricordare Sergio Ramelli, il 18enne militante del Fronte della Gioventù aggredito sotto casa a colpi di chiave inglese da esponenti di Avanguardia Operaia il 13 marzo 1975 e morto dopo 47 giorni di agonia. Anche quest’anno è andato in scena il saluto romano di massa davanti al murale per Ramelli, al termine del corteo organizzato dai movimenti di estrema destra Lealtà-Azione, CasaPound, Forza Nuova e Rete dei patrioti. In piazza Gianluca Iannone, leader di CasaPound, Francesco Polacchi, responsabile della casa editrice Altaforte, e Roberto Fiore, segretario nazionale di FN. A interrompere per alcuni secondi la preparazione degli schieramenti le note di "Bella Ciao" da un appartamento.