MotoGP 25 Recensione: il capitolo più completo di sempre?

Puntuale come ogni anno, con MotoGP 25, il nuovo capitolo della serie targata Milestone è pronta a fare il suo debutto sul mercato, in una stagione primaverile a dir poco rovente. Questo capitolo promette di portarsi dietro un bel po’ di novità, alcune più importanti e impattanti di altre, chiamate a confermare l’ottimo percorso di […] L'articolo MotoGP 25 Recensione: il capitolo più completo di sempre? proviene da Vgmag.it.

Apr 30, 2025 - 07:42
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MotoGP 25 Recensione: il capitolo più completo di sempre?
motogp 25

Puntuale come ogni anno, con MotoGP 25, il nuovo capitolo della serie targata Milestone è pronta a fare il suo debutto sul mercato, in una stagione primaverile a dir poco rovente. Questo capitolo promette di portarsi dietro un bel po’ di novità, alcune più importanti e impattanti di altre, chiamate a confermare l’ottimo percorso di crescita che l’azienda milanese sta compiendo sulla sua serie di punta. MotoGP 25 è uno dei titoli più completi mai creati dal team di sviluppo, tanto per quanto concerne le modalità di gioco e l’esperienza ludica, in generale, quanto per la quantità di moto, tracciati e piloti su licenza ufficiale. Il punto più atteso era sicuramente la “nuova” Carriera, che strizza parecchio a quella di F1, che sembra avere delle ottime potenzialità (pur con diverse mancanze) e, soprattutto, sembra essere il potenziale baluardo di tutti i giocatori principalmente interessati al comparto single player del gioco.

La nuova Carriera promette di garantire un’ottima longevità al gioco, senza dimenticare la solita presenza di numerose modalità, online e offline, di corredo, pensate per tutte le tipologie di appassionati. Milestone, però, ha fatto un grandissimo lavoro anche sul gameplay, ritenuto da molti l’anello debole della produzione e da altri il fiore all’occhiello principale. Quest’anno, il team di sviluppo ha saputo creare un’ecosistema stratificato, personalizzabile e (quasi) totalmente scalabile, pensato per andare in contro alle esigenze di tutte le tipologie di giocatori. Ma bando alle ciance: i semafori stanno per spegnersi. E ora di partire!

motogp 25
Pronti a scendere in pista?

MotoGP 25: si torna in pista con stile e ambizione!

Come già detto, MotoGP 25 può contare sulla licenza quasi totale del campionato di riferimento, cosa che garantisce al titolo una spinta in più, sia sotto il profilo dei contenuti sia dell’offerta ludica. Con l’edizione di quest’anno, Milestone non delude: 78 piloti, 39 team, tutti i costruttori ufficiali di MotoGP, Moto2 e Moto3, e 22 tracciati, con il ritorno di Brno e l’inedito Ballotin Park. Questi tasselli possono sembrare anche scontati ma, invece, rappresentano anche un po’ la faccia di un brand in continua ascesa e sempre più solido in un mercato si di nicchia, ma che si estende sempre di più, strizzando parecchio l’occhio anche ai meno esperti del genere. È un po’ proprio questo uno dei punti focali della produzione: parlare a sempre più gente, rendersi più desiderabile, espandere i propri orizzonti, e l’obiettivo complessivo sembra essere stato centrato, almeno in buona parte.

MotoGP 25 strabocca di contenuti, che spaziano dalle corse singole sino ai campionati, dalla Carriera fino agli immancabili match multigiocatore, sia online sia offline con schermo condiviso, senza dimenticare l’ottimo tutorial che prova a spiegare per bene un nuovo sistema di guida decisamente più morbido e accessibile (ma non per tutti). Per completare il pacchetto, MotoGP 25 offre anche una modalità Race Off, che consente ai giocatori di cimentarsi con diverse tipologie di moto su tracciati e situazioni decisamente differenti. Seppur ancora (forse anche giustamente) marginale e con poche possibilità in termini longevità, quest’aggiunta è decisamente interessante e dona a tutto l’ecosistema ludico una maggiore adattabilità e una ventata d’aria fresca che non gusta veramente mai. Completando il discorso sulle modalità, va detto che ho potuto testare poco (per ovvie ragioni) il comparto online, ma da quello che ho visto siamo di fronte a qualcosa che fa il suo, seppur con dinamiche che andrebbero un attimino svecchiate.

Race off è un’aggiunta interessante

Una carriera sempre più completa

Sul piano delle modalità, però, è chiaro che il focus dell’esperienza è tutto riversato nella nuova Carriera. Milestone ha lavorato parecchio per rendere l’esperienza di gioco più immersiva, più longeva e soprattutto più coinvolgente, affidandosi a trovare non per forza sempre originali ma che, a conti fatti, hanno saputo mostra di avere un buon potenziale. Un po’ come accade da qualche anno con F1, Milestone ha deciso di creare un percorso simile anche per MotoGp 25, mettendo in piedi una Carriera “interattiva” che si basa anche su ciò che accade al di fuori dalla pista, e sulla libertà data al giocatore nel creare un alter ego con una personalità e un modo di vivere la competizione sempre autentico e personale. Gran parte di questa tipologia di esperienza si basa sui turning points, ossia punti di svolta legati agli obiettivi raggiunti in gara, che vanno ad affiancarsi all’immancabile sistema di rivalità e relazioni con gli altri piloti del proprio campionato, con la premessa che, però, quest’anno tutti questi aspetti sono stati fortemente ampliati per risultare più centrali e meno “asserviti” a ciò che accade poi in pista pad alla mano.

Per intenderci, ho avuto la sensazione che veramente ogni scelta può influenzare rivalità, contratti, status sociale e via dicendo, soprattutto se si va a prendere in esempio il lavoro più delicato per un pilota: lo sviluppo della moto coi meccanici. Quest’anno Moto GP 25 offre un nuovo Sistema di Sviluppo Moto, progettato per simulare il lavoro tecnico che avviene dietro le quinte. Dopo ogni gara è possibile interagire con i propri ingegneri per commentare le prestazioni e, ovviamente, le risposte date hanno il potere di andare a influenzare il focus dei nuovi lavori, permettendo così al giocatore di avere un controllo maggiore per quanto riguarda la moderazione della propria compagna di viaggio. Certo, è tutto molto semplice e intuitivo e non stiamo parlando di nulla di rivoluzionario, ma a conti fatti è un’aggiunta interessante perché garantisce nuovi stimoli a ogni gara e ogni weekend. Anche la più marcata gestione delle rivalità, con obiettivi dinamici e stagionali legati alle proprie scelte, ha il merito di dare una spinta diversa all’esperienza, che diventa così più interattiva e meno ripetitiva. Come ho già detto, però, non si tratta veramente di aggiunte rivoluzionarie o clamorose, ma è giusto ammeterei che svolgono bene il proprio compito.

I tutorial sono fondamentali!

Un sistema di guida (finalmente) per tutti i gusti

Un altro dei capisaldi dell’esperienza di MotoGP 25 è senza dubbio quella legata al gameplay, da sempre croce e delizia della serie e, se vogliamo, del lavoro dell’azienda milanese in senso più lato. Milestone ha sempre saputo distinguersi per la sua grande dedizione, per voler puntare sempre al top senza rinunciare alle proprie idee, che spesso hanno significato la messa in piedi di produzioni con un livello di sfida forse eccessivo, almeno per la grande maggioranza dei giocatori che si approcciano ai titoli dell’azienda per passione verso il mondo delle moto e, ovviamente, della MotoGP. Io stesso sono stato un grande fan della serie RIDE, ma ho finito per allontanarmi proprio a causa di un livello di ingresso sempre più elevato che, lo ammetto, ha finito con lo scoraggiarmi. Per tal motivo, sono rimasto molto colpito dalla scelta di Milestone di fare un piccolissimo “passo indietro” con MotoGP 25, con la creazione di un modello di guida decisamente più personalizzabile e pensato per tutti i gusti. Il team milanese non ha rinunciato per nulla alla volontà di creare un gioco molto tecnico, che si basa parecchio sulla bravura dei giocatori e sulla conoscenza che questi hanno del materiale di riferimento, ma hanno anche compreso che questa fetta di utenza non rappresenta la maggioranza, ragion per cui si è optato per spaccare, fondamentalmente, in due il gameplay, separando fortemente due tipologie di gioco molto differenti, ma che lavorano insieme alla causa, con ottimi risultati.

Con MotoGP 25, infatti, Milestone ha inserito ben due modalità di guida: l’Arcade Game Experience, pensata per chi cerca immediatezza e accessibilità senza rinunciare all’atmosfera MotoGP, e la Pro Game Experience, ideale per i puristi della simulazione. Dopo aver fatto un bel po’ di giri posso garantirvi che la differenza tra le due modalità è veramente lampante e garantisce a chi, come me, desiderava avere tra le mani un prodotto meno spietato ma non per forza di cose troppo semplice per ritornare con più gioia sulle piste virtuali. Al netto degli aiuti, chiaramente molto maggiori e presenti nella modalità Arcade, l’anima di Milestone non si svende. Il gioco rimane difficile, la guida è ancora complessa, ma è decisamente un altro livello rispetto alla modalità Pro e, soprattutto, da la sensazione di poter essere padroneggiata con meno sforzi e con tempi meno importanti, ideale per chi ha anche meno tempo e vuole divertirsi nel tempo libero. Ovviamente, ogni aspetto della guida può essere personalizzato e plasmato a proprio piacimento, con effetti immediati su quella che è l’esperienza di gioco su pista. Il sistema di guida super scalabile di MotoGP 25 è palpabile ed è una validissima aggiunta a tutto il pacchetto, anche perché la modalità Pro è veramente molto interessante, ma è decisamente fuori portata per chi, come me, non riesce a dedicare troppo tempo a un singolo titolo. Ho apprezzato tantissimo anche il feeling delle due modalità sulle varie moto. Con MotoGP 25 ho avuto la sensazione di avvertire con ancora più chiarezza la differenza tra guidare una MotoGp e una Moto2, e sono sicuro che questo nuovo modello di guida possa rappresentare un ottimo punto di partenza per il futuro, per quanto sono convinto che alcune spigolosità vadano ancora limate.

Lo sviluppo della moto è parte integrante dell’esperienza.

Comparto audiovisivo e novità tecniche e strutturali di ottimo livello

Sul piano tecnico, il lavoro svolto da Milestone è sicuramente di buon livello, seppur non clamoroso. Il passo avanti sui modelli dei piloti e delle moto è sensibile, specialmente se si analizzano più nello specifico elementi quali la gestione dei riflessi e della resa dell’illuminazione, ma anche la più “semplice” densità poligonale. Su PC con una configurazione di fascia medio-alta, versione da me testata in fase di recensione, MotoGP 25 sfoggia un look decisamente accattivante, grazie anche a una draw distance sicuramente più intelligente e una cura più definita dei modelli poligonali dei piloti e delle vetture. Permangono però le solite incertezze per quanto riguarda la credibilità e la gestione dei modelli degli elementi di contorno, che risultano sempre “plasticosi” e poco credibili.

Anche il lavoro fatto sul sound design è sicuramente un ottimo punto di partenza per il futuro. Per la prima volta, le registrazioni audio sono state effettuate direttamente in pista, durante i weekend ufficiali, grazie alla collaborazione con i team MotoGP. Questo ha permesso di creare un livello di immersione decisamente più autentico e credibile, che va ad affiancarsi a una veste audiovisiva già di per sé molto autentica, grazie anche alla licenza totale della MotoGP, con tanto di telecronaca, affidata alla voce immortale di Guida Meda.


MotoGP 25 è, senza dubbio, un vero e proprio must have per gli appassionati del genere e della MotoGP in particolare. Milestone ha saputo confezionare una vera e propria matrioska di contenuti, tanto variegati quanto ricchi, pensati per andare in contro alle esigenze di tutte le tipologie di videogiocatori. Dal gameplay stesso fino alle modalità, c’è veramente tanta carne al fuoco e, sebbene anche alcune cose vanno ancora limate e rodate, il passo avanti rispetto al capitolo dell’anno scorso è sensibile e si percepisce sin dalla prima derapata su un asfalto sempre più rovente ma accogliente.


 

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