Champions, Barcellona-Inter semifinale al cardiopalma. Inzaghi si gioca tutta la stagione

La gara d'andata di stasera sarà decisiva per tentare l'assalto alla finale di Champions ma il Barcellona è in gran forma mentre l'Inter sente le fatiche di una stagione stressante: in 90 minuti tutto può cambiare L'articolo Champions, Barcellona-Inter semifinale al cardiopalma. Inzaghi si gioca tutta la stagione proviene da FIRSTonline.

Apr 30, 2025 - 07:40
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Simone Inzaghi
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Da “ciliegina sulla torta” a “gara salva-stagione” il passo è breve. Nel caso dell’Inter è durato meno di 15 giorni, quelli passati dall’impresa contro il Bayern a oggi. In quella notte del 16 aprile tutto sembrava possibile, visto che i nerazzurri erano primi in campionato con 3 punti di vantaggio sul Napoli, in semifinale di Coppa Italia (contro un Milan, apparentemente, allo sbando) e, appunto, nelle Final Four della Champions League. Poi però sono arrivate le sconfitte con Bologna, Milan e Roma, con la logica conseguenza di perdere la Coppa Italia e complicare maledettamente la corsa scudetto. Inzaghi rischia di passare dal sogno Triplete all’incubo “zero titoli”, ma ha ancora in mano la carta più importante. Vincere la Champions, infatti, trasformerebbe tutto il resto in chiacchiere da bar, ma per farlo serve anzitutto superare l’ostacolo Barcellona, in un doppio confronto che si annuncia davvero infuocato.

Barcellona – Inter (ore 21, Prime Video e Nove)

Per rilanciare la corsa e tenere vivo il sogno Champions, l’Inter ha l’unica certezza di non poter fare a meno dei suoi uomini simbolo. Se l’obiettivo è battere il Barcellona e volare in finale, saranno proprio loro a dover suonare la carica. Occhi puntati, dunque, su Lautaro, Barella e Thuram, ma anche su Acerbi, Bastoni, Dimarco, Calhanoglu e Mkhitaryan: la vecchia guardia al potere, in barba a chi pensava che Inzaghi avesse due squadre da poter ruotare a suo piacimento. Il morale non è ai massimi dopo le ultime sconfitte, ma il gruppo resta solido, compatto, determinato. Ora però servono i fatti, non solo le intenzioni, il che significa tornare ai livelli stellari visti contro il Bayern: prestazioni che hanno alzato l’asticella, anche se poi hanno lasciato qualche strascico nelle gare successive. Barcellona, inoltre, evoca ricordi piuttosto dolci in casa Inter. Tutti ricordano la sfida del 28 aprile 2010, che aprì le porte di un Paradiso chiamato Triplete, ma anche l’ultimo precedente del 12 ottobre 2022 non è affatto male, visto che il 3-3 finale valse la qualificazione agli ottavi. E se torniamo ancora più indietro, proprio qui Lautaro segnò il suo primo gol in Champions il 2 ottobre 2019: un lampo d’orgoglio in una notte complicata, con l’Inter di Conte che incantò per un tempo prima di cedere a un indemoniato Luis Suarez. Ora, il Toro è a caccia della sua 21° prodezza in Champions, la nona in questa edizione. Ben più frizzante il contesto sul fronte Barça, dove dopo il trionfo in Copa del Rey contro il Real, si respira grande entusiasmo. In Catalunya si sogna in grande e la parola “Triplete” rimbalza sempre più forte tra tifosi e media. Da inizio 2025, i blaugrana hanno perso solo una gara (il ritorno col Dortmund, ininfluente dopo il 4-0 dell’andata) guidano la Liga con quattro punti di vantaggio sul Real, oltre ad averlo battuto nella sfida di sabato scorso. Se Flick dovesse davvero arrivare in finale, sarebbe la sua ottava da allenatore. Fino a oggi, ne ha vinte sette su sette. Numeri da brividi, ma l’Inter non ha intenzione di essere la prossima vittima.

Inzaghi: “L’andata può essere decisiva, giocheremo da vera Inter! Massimo rispetto, nessuna paura”

“In quattro anni i ragazzi hanno fatto cose straordinarie e l’ultima settimana non lo cancella – ha sottolineato Inzaghi -. Siamo arrivati fin qui e finora è stata una stagione entusiasmante finora, le ultime tre partite dovevamo fare meglio, ma siamo qui a competere su tutti gli obiettivi, anche quando qualcuno diceva che sarebbe stato difficile arrivare nelle prime quattro in Italia. Non mi sentirete mai parlare male dei ragazzi e della società, con loro e i tifosi siamo riusciti a fare queste cose, siamo oltre le più rosee aspettative. In campionato non dipende più solo da noi, in Champions invece siamo tra le quattro migliori d’Europa. La squadra sta bene, ha voglia e giocherà a testa alta, poi vedremo chi andrà in finale. Il Barça è tra le squadre più organizzate al mondo, è stata costruita nel tempo con tanti giocatori cresciuti nel settore giovanile. Hanno numeri incredibili, hanno vinto due titoli e stanno competendo per altri due. Massimo rispetto, ma nessuna paura, vogliamo giocare queste due gare da vera Inter. Veniamo da due stati d’animo diverso, ma cercheremo di fare una grande gara: l’andata ha sempre un grandissimo peso nella qualificazione”.

Flick: “L’Inter è fortissima in difesa e nelle ripartenze, le ultime gare non contano”

“L’Inter è un avversario molto ostico, con una delle migliori difese d’Europa – il pensiero di Flick -. Ha un centrocampo molto buono e attaccanti forti, inoltre fa transizioni molto pericolose. Sarà una partita difficile e dovremo essere preparati, abbiamo analizzato il loro stile di gioco, occupano il centrocampo con cinque giocatori e dobbiamo gestire questa situazione in qualche modo. Per noi è molto importante tenere il possesso della palla e prendere le decisioni giuste in difesa, dovremo coprire gli spazi, è una cosa fondamentale. Loro vengono da tre sconfitte? Credo che ci sia una grande differenza, sono a due partite da una finale di Champions League, tutti daranno il 100% e il resto non conta. Noi stiamo bene, vincere una finale con il Real Madrid è una cosa molto speciale e, ovviamente, molto emozionante. Però sappiamo di avere l’opportunità di andare in finale di Champions League, la più importante di tutte. Per tutti è un sogno essere qui, dobbiamo rimanere concentrati: ci siamo allenati bene, tutti sono concentrati sull’avversario e su cosa dobbiamo fare. Dobbiamo mostrare la nostra forza e come possiamo giocare”.

Barcellona – Inter, le probabili formazioni

Barcellona (4-2-3-1): Szczesny; Koundé, Cubarsì, Inigo Martinez, Martin; De Jong, Pedri; Yamal, Dani Olmo, Raphinha; Ferran Torres

In panchina: Kochen, Pena, Garcia, Christensen, Fort, Gavi, Araujo, Torre, Ansu Fati, Pau Victor, Fermin Lopez

Allenatore: Flick

Indisponibili: Lewandowski, Balde, Casadò

Squalificati: Nessuno

Inter (3-5-2): Sommer; Bisseck, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro

In panchina: Martinez, Di Gennaro, De Vrij, Berenbruch, Carlos Augusto, Asllani, Darmian, Frattesi, Zielinski, Arnautovic, Taremi

Allenatore: Inzaghi

Indisponibili: Correa (non in lista), Carboni (non in lista), Pavard

Squalificati: Nessuno