Controdazi, nuova maxi-lista Ue: anche su whisky, suv e Boeing
La Commissione europea risponde alle tariffe ‘reciproche’ e sulle auto e annuncia ricorso al Wto contro gli Usa. L'elenco, in consultazione pubblica fino al 10 giugno, include prodotti simbolo dell'export americano. Von der Leyen: “Vogliamo intesa con Usa ma pronti a tutto”

Roma, 8 maggio 2025 - La Commissione Ue ha stilato una nuova maxi-lista di controdazi per rispondere alle tariffe 'reciproche' e sulle auto annunciate dagli Stati Uniti. L'elenco, in consultazione pubblica fino al 10 giugno, include prodotti simbolo dell'export americano: dalle carni bovine e suine al merluzzo dell'Alaska, dai suv e pick-up agli aeromobili legati alla produzione Boeing. Nel mirino anche il bourbon, finora risparmiato. La risposta, da 95 miliardi di euro, scatterà in assenza di un'intesa con Washington. Dopo la consultazione, l'elenco potrà essere rivisto e dovrà essere approvato dai Paesi membri.
L'Ue valuta anche restrizioni su alcune esportazioni verso gli Usa - rottami di acciaio e prodotti chimici - per altri 4,4 miliardi e annuncia che presenterà un ricorso formale all'Organizzazione mondiale del commercio contro gli Stati Uniti, contestando i dazi annunciati da Trump. "L'Ue è fermamente convinta che questi dazi rappresentino una violazione palese delle regole fondamentali del Wto", si legge in una nota della Commissione. "L'obiettivo è riaffermare che le norme concordate a livello internazionale sono importanti e non possono essere ignorate unilateralmente da alcun membro del Wto, compresi gli Usa".
"I dazi stanno già avendo un impatto negativo sulle economie globali. L'Ue rimane pienamente impegnata a trovare soluzioni negoziate con gli Stati Uniti. Riteniamo che si possano concludere buoni accordi a vantaggio dei consumatori e delle imprese su entrambe le sponde dell'Atlantico. Allo stesso tempo, continuiamo a prepararci a tutte le possibilità e la consultazione avviata oggi ci aiuterà a orientarci in questo lavoro necessario", afferma la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.