CondivApe: l’Apecar solidale inventato da un 16enne (chiunque può prendere o lasciare qualcosa)

A Torino, in corso Tassoni, proprio di fronte al Liceo Classico Cavour, c’è un’iniziativa speciale che unisce solidarietà e condivisione: il CondividApe. Questo particolare Apecar rosso non è un semplice mezzo di trasporto, ma un punto di scambio libero dove chiunque può prendere o lasciare qualcosa in base alle proprie necessità. L’idea nasce dall’impegno di...

Apr 2, 2025 - 13:37
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CondivApe: l’Apecar solidale inventato da un 16enne (chiunque può prendere o lasciare qualcosa)

A Torino, in corso Tassoni, proprio di fronte al Liceo Classico Cavour, c’è un’iniziativa speciale che unisce solidarietà e condivisione: il CondividApe. Questo particolare Apecar rosso non è un semplice mezzo di trasporto, ma un punto di scambio libero dove chiunque può prendere o lasciare qualcosa in base alle proprie necessità.

L’idea nasce dall’impegno di Leonardo Figello, un sedicenne che, da oltre un anno, parcheggia ogni mattina il suo Apecar per offrire alla comunità un piccolo spazio di aiuto reciproco. Sul cassone del mezzo si trovano due casse di legno che svolgono funzioni diverse ma ugualmente preziose.

Una cassa per i libri, un’altra per beni di prima necessità

La prima è dedicata ai libri: chiunque può prendere un volume da leggere e, se lo desidera, lasciarne un altro in cambio. Un’iniziativa ispirata al bookcrossing che mira a diffondere la cultura e il piacere della lettura tra i passanti e gli studenti della zona.

La seconda cassa ha invece un ruolo ancora più concreto e solidale. Qui vengono depositati beni di prima necessità, come generi alimentari non deperibili (pasta, farina, zucchero, sale) e indumenti utili per affrontare il freddo, come guanti, sciarpe e coperte.

Il principio che anima il CondividApe è chiaro: chi ha bisogno può servirsi liberamente, mentre chi ha la possibilità di donare può contribuire con generosità. Il messaggio scritto sul retro del veicolo spiega perfettamente lo spirito dell’iniziativa: “Serviti pure se hai bisogno, altrimenti, se puoi, lascia qualcosa“.

Ogni giorno, i passanti trovano nuovi oggetti e generi alimentari lasciati da persone anonime, in un continuo scambio che rafforza il senso di comunità. Chi lascia qualcosa sa che il suo gesto potrà fare la differenza per qualcuno in difficoltà, mentre chi si serve può farlo senza imbarazzo, contando sulla discrezione e sulla spontaneità del progetto.

Prima ancora usava uno zaino per dare cibo e oggetti alle persone bisognose

Il progetto di Leonardo, tuttavia, ha radici più lontane: prima ancora di avere il suo Apecar, era solito portare con sé nello zaino cibo e oggetti da distribuire alle persone bisognose che incontrava lungo il tragitto per la scuola. Con l’arrivo dell’ape, il suo “zainetto” si è ingrandito, diventando un punto di riferimento per chiunque voglia contribuire o abbia bisogno di aiuto.

Leonardo, aiuto catechista e boy scout, ha sempre avuto il desiderio di aiutare gli altri. Ha iniziato con un semplice cestino e un cartello, ma dopo vari tentativi ha deciso di aggiungere anche lo scambio di libri, che non solo attira più persone ma rappresenta anche un nutrimento per l’anima. Gli piace immaginare la cassa dell’ape come un alveare e le persone che contribuiscono sono le api.

Il CondividApe è un esempio di come anche un’idea semplice possa trasformarsi in un grande aiuto per il quartiere. Il progetto ha trovato una forte risonanza tra i cittadini di Torino, dimostrando che la condivisione e la solidarietà possono nascere anche dai gesti più piccoli. In un mondo che spesso corre veloce, fermarsi un attimo per dare o ricevere un aiuto può fare la differenza. E in corso Tassoni, grazie al CondividApe, questo accade ogni giorno.

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