Come investire 1000 euro?
Hai 1000 euro da investire e vuoi capire come farlo nel modo giusto, fin da subito?Non serve essere esperti o milionari per cominciare: anche piccole cifre possono crescere nel tempo, se investite con criterio. Ma attenzione: sbagliare approccio all’inizio può rallentare (o bloccare) completamente i tuoi progressi. Se non hai voglia di leggere articoli complicati […] L'articolo Come investire 1000 euro? proviene da IoInvesto SCF.

Hai 1000 euro da investire e vuoi capire come farlo nel modo giusto, fin da subito?
Non serve essere esperti o milionari per cominciare: anche piccole cifre possono crescere nel tempo, se investite con criterio. Ma attenzione: sbagliare approccio all’inizio può rallentare (o bloccare) completamente i tuoi progressi.
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Come investire 1000 euro?
Investire denaro è un’attività non semplice, soprattutto in periodi di crisi economica, come l’attuale. Quando poi il denaro a disposizione non è molto, riuscire a farlo con profitto diventa ancora più complicato. Anche perché l’investimento in strumenti finanziari non è una questione di fortuna. Anzi, chi pensa che basti la stessa, per far fruttare i propri soldi, compie un errore madornale, tale da potersi rapidamente trasformare in un vero e proprio boomerang. L’investimento, infatti, va ponderato con molta attenzione e, soprattutto, facendo in modo da stendere una sorta di rete di protezione intorno ad esso. Partire alla ventura senza una strategia accorta e piani alternativi, non rappresenta un buon viatico, quando si impiega il proprio denaro. Le criticità sono infatti molte e tali da rendere molto complicato avere un ritorno soddisfacente.
Mille euro bastano per un investimento?
Quando si parla di investimenti, molti pensano erroneamente che servano molti soldi. Non è esattamente così, anzi, chi nel 2010 o negli anni immediatamente successivi ha deciso di investire poche centinaia di dollari in Bitcoin oggi è probabilmente milionario. Naturalmente, non tutti i giorni capitano occasioni come quella rappresentata dall’icona crittografica inventata da Satoshi Nakamoto. Anzi, per dirla tutta siamo nel campo delle eccezioni, tali da capitare una volta al massimo. Eppure, anche per chi non ha cifre particolarmente significative, ad esempio mille euro, le possibilità di vedere fruttare i soldi investiti esiste e può essere sfruttata con una strategia adeguata. La condizione di partenza, però, è rappresentata dalla consapevolezza. Se si pensa di vedere mille euro trasformarsi in una cifra con altri zeri si è sicuramente fuori strada. Occorre infatti ragionare nel lungo periodo, per poter avere un ritorno importante dal capitale investito, nel caso di importi modesti. Magari, avendo cura di mettere in campo soluzioni personalizzate.
Investire 1000 euro in criptovalute
Le criptovalute sono ormai un fenomeno di grande rilievo. Basta vedere l’interesse che è stato suscitato presso l’opinione pubblica dal quarto halving di Bitcoin, per capire questo dato di fatto. Quando si parla di criptovalute, si pensa erroneamente che occorrano cifre di grande rilievo per investirci sopra. Un errore di prospettiva indotto dalla capitalizzazione di mercato di alcuni dei maggiori asset digitali, la quale viaggia spesso su decine e decine di miliardi di euro. Pochi sanno, però, che agli albori del fenomeno bastavano pochi euro per acquistare molti Bitcoin. Chi lo ha fatto oggi è praticamente miliardario e ringrazia ancora l’intuizione avuta all’epoca. Ora, però, è molto difficile ripetere un colpo di fortuna simile, trattandosi ormai di un mercato consolidato. Al tempo stesso, è comunque possibile investire in criptovalute cifre non proprio rilevanti, per guadagnare in maniera significativa. Lo dimostra un semplice dato: i wallet di Bitcoin che contengono circa mille dollari di valore al loro interno sono svariati milioni e disseminati in ogni angolo del globo. Quindi, investire una cifra di questo genere in asset digitali per guadagnare bene, è assolutamente possibile. Prima di farlo, però, occorre decidere il modo di farlo. Ci sono infatti più opportunità a disposizione di chi intenda affrontare la strada dell’innovazione finanziaria, una diversa dall’altra.
Se hai letto fin qui e ancora pensi che investire sia troppo complicato o rischioso, non preoccuparti: non devi fare tutto autonomamente, ed è proprio per questo che esistiamo noi.
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Come investire 1000 euro nel trading di criptovalute?
Il primo modo di investire nel settore delle criptovalute è rappresentato dall’acquisto diretto della criptovaluta che interessa. Per farlo ci si deve innanzitutto dotare di un wallet, un portafogli elettronico deputato a conservare i token. Una volta compiuta tale operazione, si può scegliere tra due soluzioni:
- l’apertura di un conto presso un exchange centralizzato, ad esempio Binance. In questo caso, però, occorre lasciare le chiavi private del wallet alla struttura prescelta, coi rischi che ne conseguono;
- l’utilizzo di un exchange decentralizzato, il quale non richiede alcuna iscrizione e, di conseguenza il rilascio alla piattaforma delle chiavi private. Basta infatti collegare il proprio portafogli elettronico al DEX (acronimo di Decentralized Exchange), per iniziare a commerciare peer-to-peer (P2P). In tal modo è possibile evitare ogni rischio derivante dal fallimento della piattaforma.
Investire nei CFD sulle criptovalute: conviene o no?
Un secondo modo in grado di rispondere al quesito su come investire mille euro al mese, è dato dai CFD, ovvero i Contract for Difference. Si tratta in pratica di derivati, ovvero strumenti i quali vanno a riflettere fedelmente il prezzo di un asset sottostante. In pratica, chi opta per i CFD non acquista direttamente il bene, ma opera una previsione sul suo prezzo. Il vantaggio di questo investimento, ove rapportato alle criptovalute, è del tutto evidente: non detenendo il bene, non è necessario dotarsi di un wallet. Si evita non solo la spesa ad esso collegata, ma anche le preoccupazioni derivanti dalla necessità di proteggerlo da eventuali attacchi di pirateria informatica. Attacchi i quali sono sempre più frequenti e insidiosi. Per condurre questo genere di investimento, occorre soltanto iscriversi ad una piattaforma di trading online. Una volta condotta questa operazione preliminare, non resta che operare la propria previsione, con un ulteriore vantaggio. Se con l’acquisto diretto si guadagna solo da un aumento della quotazione dell’asset, coi CFD lo si può fare anche nel caso questo scenda, a patto di indovinare la direzionalità del mutamento di prezzo.
Investire negli ETF di Bitcoin: di cosa si tratta?
Infine, è possibile investire mille euro negli ETF (Exchange Traded Funds) di Bitcoin. Un settore in cui dal passato 10 gennaio si sono aggiunti i fondi spot, che stanno letteralmente dominando il mercato, coi loro acquisti quotidiani. In questo caso, l’investitore non deve preoccuparsi di detenere e proteggere il token. Le società che offrono tale opportunità, infatti, provvedono in tal senso, sgravando gli iscritti al fondo da ogni preoccupazione. Considerato come ormai da mesi il prezzo di Bitcoin sia in costante crescita, se si fa eccezione alla stasi degli ultimi giorni, si tratta di una opportunità effettivamente notevole. A renderla tale anche le previsioni che continuano a circolare su un prossimo boom del token. Esplosione la quale sarebbe favorita dalle nuove condizioni di mercato proposte dal concatenarsi tra l’appena avvenuto halving e alcuni fattori destinati a pesare sullo stesso.
Investire 1000 euro nello staking di criptovalute: cosa occorre fare?
Se inizialmente l’investimento in criptovalute avveniva acquistandole e detenendole, oppure puntando sui derivati, nel corso degli ultimi anni si è andata affermando una ulteriore modalità di investimento. Stiamo parlando dello staking, una prospettiva resa possibile dalla necessità di sicurezza delle blockchain che hanno optato per il mining Proof-of-Stake, in particolare Ethereum. Di cosa si tratta? Senza scendere in particolari tecnici i quali potrebbero risultare complicati da digerire per chi non conosce la tecnologia su cui si fondano le criptovalute, possiamo dire che per staking si intende il deposito di token su una determinata catena. Chi aderisce a questa opportunità deve tenere fermi i propri asset digitali per un determinato periodo di tempo, venendo ricompensato per l’operazione effettuata. Lo stoccaggio delle monete virtuali, quindi, ricorda molto da vicino il funzionamento dei conti deposito bancari tradizionali. Il depositante, infatti, si ritaglia la possibilità di poter godere su una rendita passiva, la quale può raggiungere in alcuni casi percentuali a doppia cifra. Prima di optare per lo staking, però, occorre anche mettere sull’altro piatto della bilancia un possibile svantaggio. Nel periodo in cui i token sono bloccati sulla blockchain prescelta, la loro quotazione può subire modifiche di non poco conto. Nel caso in cui la variazione sia in positivo, l’interessato ne trae un ulteriore vantaggio. In quello contrario, però, quanto guadagnato dal blocco può essere perso in termini di variazione di prezzo, dando all’operazione una connotazione negativa.
Come investire 1000 euro in banca
Quello in valuta virtuale è da considerare un investimento ad elevato livello di rischio. Il mercato in questione, infatti, è caratterizzato da un elevato livello di rischio. Non tutti, però, sono disposti a correre pericoli eccessivi pur di vedere remunerato il proprio investimento. Per chi non se la sente, quindi, è necessario rivolgersi a operazioni in grado di attenuare o addirittura annullare tale rischio. Lo strumento ideale in tal senso può rivelarsi un deposito bancario. In particolare, l’ormai popolare conto deposito, il quale è sempre molto apprezzato per due particolari caratteristiche:
- il rendimento prospettato, che è più elevato rispetto a quello che caratterizza il deposito bancario tradizionale;
- la garanzia offerta dal fondo interbancario. In pratica, anche in caso di fallimento dell’istituto con cui è stato aperto il conto deposito, l’interessato rientra in possesso dei suoi soldi sino a 100 mila euro.
A fronte di questi vantaggi, occorre però considerare un limite dei conti deposito: i rendimenti prospettati sono ormai inferiori all’inflazione. Il pericolo è quindi di vedere eroso il reale valore dei soldi messi sul conto, con il trascorrere del tempo.
Investire 1000 euro in oro
Per chi si chiede dove investire 1000€ senza correre eccessivi rischi, ma con notevoli possibilità di ottenere un buon ritorno dall’operazione, un’altra possibile risposta è data dall’oro. Notoriamente, questo metallo prezioso è considerato alla stregua di un bene rifugio. Ovvero, di un asset in grado di resistere e conservare il proprio valore anche nei momenti in cui la situazione economica volge al peggio. Basta in effetti vedere come sta andando la sua quotazione dopo l’evoluzione della guerra in Medio Oriente, per comprendere tale assunto. Per capire l’opportunità di un investimento di questo genere, si può fare ricorso a risorse gratuite presenti online. Al tempo stesso, occorre sottolineare una caratteristica dell’oro, il suo essere un bene finito. A renderlo tale il fatto che i giacimenti presenti sul pianeta si stanno progressivamente esaurendo. Stando alle ultime rilevazioni, a meno di nuovi ritrovamenti il metallo potrebbe esaurirsi entro una quindicina di anni. Da quel momento, le scorte esistenti sono destinate a crescere in termini di prezzo. Un dato di fatto che dovrebbe essere senz’altro preso in considerazione da chi punta a investimenti redditizi, ma anche in grado di non riservare rischi eccessivi. Ove si entri nell’ottica di idee di investirci, occorre però anche scegliere il modo di farlo. In particolare, tra i seguenti:
- l’acquisto di oro fisico, che obbliga però alla sua conservazione in un luogo sicuro;
- quello di lingotti o monete, il quale presenta le stesse necessità;
- l’investimento in ETF, che si tramuta nel vantaggio di non dover conservare l’oro fisico, il quale è detenuto dalla società con cui si stila il contratto.
Prima di scegliere la direzione da intraprendere, quindi, è d’obbligo cercare di capire i vantaggi e gli svantaggi che ognuna di queste opzioni presenta.
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Come investire 1000 euro al mese in azioni
Un altro modo per investire 1000 euro con una fondata speranza di rendimenti elevati è poi rappresentato dal trading azionario. In effetti, nel corso degli ultimi anni alcuni titoli hanno dato vita ad una fortissima crescita. Basta in effetti dare uno sguardo a quanto accaduto durante i primi mesi dell’anno in corso nell’indice FTSE MIB, per capire le opportunità offerte da questo genere di investimento. La graduatoria in questione è infatti guidata da Unipol (+63,96%), Bper Banca (+59,98%), Saipem (+49,68%), Iveco Group (+48,92%), Leonardo (+47,91%) e Banca Monte Paschi Siena (+47,16%). Quello azionario, però, è un genere di investimento molto rischioso, come tutti quelli su asset finanziari. Non a caso a guadagnarci sopra sono in pochi, mentre la maggior parte di chi lo pratica è destinato a finire nel cosiddetto Parco Buoi, ovvero il novero di coloro che perdono una parte più o meno rilevante dei propri soldi. A dimostrare l’assunto è sempre l’FTSE MIB, ove troviamo nello stesso periodo le perdite fatte registrare da NEXI (-24,67%), Telecom Italia (-23,37%), Stmicroelectronics (15,91%), Inwit (-12,16%), Interpump Group (-11,59%) ed ERG (-11,54%). I dati in questione fanno capire da un lato le opportunità offerte dal trading azionario, ma dall’altro le insidie che si presentano a chi non è dotato di competenze adeguate. Molti ritengono che questo genere di investimento si fondi sulla fortuna, ma non è assolutamente così. In particolare, prima di optare per un settore così volatile, serve un periodo di studio. Necessario per approntare una vera e propria rete di salvataggio intorno al denaro investito. Molti non lo fanno e l’esito è ineluttabilmente negativo.
Come investire 1000 euro al mese nel social trading
Investire in prodotti finanziari, come abbiamo già sottolineato, è quindi da considerare un’attività caratterizzata da notevoli rischi. Proprio per cercare di andare incontro alle esigenze di sicurezza di molti trader al dettaglio, perciò, alcune piattaforme di trading online hanno deciso di mettere in campo strumenti in grado di attenuare tali pericoli. Stiamo parlando del social trading, una modalità di investimento la quale, come del resto indicato dal nome, è in pratica mutuata dal mondo dei social media. Il principio che lo ispira, infatti, è quello della condivisione. Oggetto della stessa sono le operazioni che vengono messe in campo da trader esperti, certificati dalla piattaforma che propone tale modus operandi. In pratica, chi aderisce alle proposte degli operatori in questione, si ritaglia la possibilità di copiarle per filo e per segno. Il vantaggio di questo modo di procedere è abbastanza evidente. È infatti possibile scegliere i trader di lungo corso, in base alla percentuale di operazioni d’investimento positive condotte a termine (il dato viene evidenziato sulla stessa piattaforma), per avere in pratica maggiori opportunità di non perdere i propri soldi. Un pericolo che riguarda in particolare i neofiti, dotati di un minor bagaglio di competenze e meno avvezzi ad un’attività la quale richiede sangue freddo e capacità di analisi non indifferenti. La più nota tra le piattaforme che propongono il social trading è eToro, il broker israeliano che può essere considerato il capostipite di questo particolare settore. Non a caso sono ormai svariati milioni i trader di ogni parte del globo che hanno optato per la sua proposta.
Come investire 1000 euro nel prestiti P2P
In Italia, e non solo, notoriamente il settore creditizio presenta criteri molto restrittivi per la concessione di prestiti. Il motivo è molto semplice: molti di coloro che prendono finanziamenti non li restituiscono. Un trend che spinge le società finanziarie e le banche a prendere precauzioni tese a non avere un numero troppo elevato di crediti incagliati. Basta in effetti vedere le statistiche relative a coloro che sono considerati cattivi creditori, e per tale motivo esclusi dal credito, per capire meglio tale realtà. Una situazione che si verifica soprattutto in corrispondenza dei momenti di difficoltà economica, quando i criteri di accesso al credito vengono ulteriormente inaspriti. Molte di queste persone, di conseguenza, sono costrette a cercare soluzioni alternative. Tra quelle che si sono affermate nel corso degli ultimi anni c’è anche il social lending, ovvero i prestiti tra persone (P2P). A condurli sono società specializzate in questo genere di operazioni, che fungono da intermediario tra chi cerca denaro e chi lo offre. Il vantaggio è per entrambi i soggetti coinvolti nella trattativa. In particolare:
- chi presta i soldi lo fa ritagliandosi un interesse di rilievo, che si aggiunge alla totale restituzione del capitale prestato;
- chi li ottiene può farlo a condizioni spesso più vantaggiose di quelle richieste sul mercato creditizio tradizionale.
Occorre anche sottolineare che il rischio per il prestatore è ridotto dal fatto che proprio la piattaforma si assume il compito di procedere all’accertamento del merito creditizio e della capacità finanziaria del richiedente. Nel caso in cui entrambe le condizioni preliminari siano soddisfatte, si può procedere speditamente verso la conclusione dell’operazione. In tal modo si riducono i rischi connessi ad un prestito diretto tra persone. La riduzione del rischio si accompagna poi a rendimenti i quali possono rivelarsi molto interessanti. Non stupisce, di conseguenza, l’affermazione di questo genere di attività creditizia anche nel nostro Paese.
Investire 1000 euro in un micro business
Infine, un altro modo di investire cifre non proprio consistenti che si sta affermando in maniera sempre più evidente, anche per la facilità delle operazioni da condurre in tale ottica. Il riferimento è al micro business fondato sulla compravendita di prodotti tecnologici (o anche di altro genere). Di cosa si tratta? In pratica, chi si dedica a questo genere di commercio, si iscrive ad un sito specializzato nell’organizzare a favore dei propri utenti aste online incentrate su determinati prodotti. Un ambito in cui spicca, ad esempio, Bidoo. Si tratta delle cosiddette aste al centesimo, in cui i partecipanti possono rilanciare ogni volta per importi pari a 0,01 euro. Chi riesce a prevalere, non di rado si assicura l’acquisto di prodotti di qualità non trascurabile, a prezzi estremamente convenienti. Una volta condotta in porto questa prima operazione, i prodotti acquisiti devono naturalmente essere rivenduti, ad un prezzo maggiorato, avendo però cura di mantenerlo su livelli concorrenziali. Questa seconda operazione può avere come teatro i siti specializzati in vendite e annunci, a partire naturalmente da eBay. Si tratta di una nuova modalità di investimento che sta facendo sempre più proseliti, anche nel nostro Paese. Una tendenza favorita dal fatto che per iniziare non servono capitali ingenti. Per chi è intenzionato a investire mille euro, può quindi rivelarsi una opzione estremamente favorevole. Soprattutto se si è dotati delle necessarie doti di perseveranza.
Cosa sapere per investire 1000 euro? Domande frequenti
Come investire 1000 euro in modo sicuro?
Investire 1000 euro in modo sicuro richiede una strategia prudente, che bilanci la sicurezza del capitale con una crescita moderata. Potresti considerare:
1. Conti di deposito o conti di risparmio ad alto rendimento: i conti di deposito offrono un rendimento sicuro e garantito. Anche se i tassi di interesse non sono elevati, sono un’opzione perfetta se vuoi preservare il capitale senza rischi significativi.
2. Buoni fruttiferi postali: i buoni fruttiferi postali sono emessi dallo Stato italiano, quindi molto sicuri. Il rendimento non è altissimo, ma offrono una tassazione agevolata e la possibilità di prelievo anticipato senza penali, rendendoli flessibili e affidabili.
3. Fondi obbligazionari a basso rischio: se vuoi ottenere un po’ più di rendimento, i fondi obbligazionari a basso rischio, come quelli che investono in titoli di Stato o obbligazioni di aziende molto solide, possono essere una buona scelta. Anche qui il rischio è contenuto, ma con potenziali rendimenti leggermente superiori rispetto ai conti di risparmio.
4. Investimento in ETF obbligazionari: gli ETF (Exchange Traded Funds) obbligazionari che seguono indici di obbligazioni governative o corporate di alta qualità possono rappresentare una soluzione interessante. Hanno costi bassi e offrono una diversificazione che può ridurre ulteriormente il rischio.
5. Certificati di deposito: i certificati di deposito (CD) sono un’altra opzione sicura, offerta principalmente dalle banche. Bloccano il denaro per un certo periodo, ma in cambio offrono un rendimento fisso garantito.
Informazioni importanti:
- Conti deposito
- Buoni fruttiferi
- Fondi obbligazionari
- ETF
- Certificati di deposito
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