Come evitare controlli del fisco nella dichiarazione dei redditi
La stagione dichiarativa inizia ufficialmente il 30 aprile 2025, con la consultazione dei modelli precompilati online, sul sito dell’Agenzia delle entrate. Ogni anno, l’incubo dei contribuenti che presentando la dichiarazione dei redditi è quello di essere oggetto di controlli del fisco. Bisogna considerare che non è poi così difficile commettere errori di compilazione. Errori che, […] L'articolo Come evitare controlli del fisco nella dichiarazione dei redditi proviene da Fiscomania.

La stagione dichiarativa inizia ufficialmente il 30 aprile 2025, con la consultazione dei modelli precompilati online, sul sito dell’Agenzia delle entrate. Ogni anno, l’incubo dei contribuenti che presentando la dichiarazione dei redditi è quello di essere oggetto di controlli del fisco. Bisogna considerare che non è poi così difficile commettere errori di compilazione. Errori che, in qualche modo, possono modificare il reddito oppure l’imposta dovuta. Anche se di lieve entità, errori o omissioni possono portare ad un accertamento fiscale.
Quali sono le tipologie di controlli del fisco
L’Agenzia delle entrate esegue tre tipologie di controlli nelle dichiarazioni dei redditi. Quelli più diffusi sono automatici e formali. Vi è anche una terza tipologia, meno diffusa, ma altrettanto importante: i controlli di merito.
La maggior parte dei controlli viene effettuato mediante le prime due tipologie. Il contribuente viene informato e invitato a fornire chiarimenti oppure a produrre i documenti. Per esempio, qualora emerga una maggiore imposta rispetto a quella indicata nella dichiarazione, allora nella comunicazione saranno riportate le maggiori somme dovute con le relative sanzioni e interessi.
Controlli automatici
I controlli automatici, accanto a quelli formali, sono i più diffusi. Si applicano a tutte le dichiarazioni presentate e consistono in procedure automatizzate volte al controllo della correttezza della liquidazione di imposte, contributi e rimborsi.
Questo tipo di controlli si basa sui dati desumibili dalle stesse dichiarazioni, i quali vengono incrociati con i dati presenti nell’Anagrafe Tributaria.
Possiamo fare l’esempio di un contribuente che ha percepito un compenso o un reddito senza dichiararlo e per il quale chi lo ha erogato ha agito in qualità di sostituto d’imposta. Avendo operato la ritenuta e riportando l’ammontare del compenso nella Certificazione Unica e nel Modello 770, il percipiente verrà sicuramente scoperto proprio grazie ai controlli automatici.
Controlli formali
I controlli formali vengono eseguiti solo su dichiarazioni dei redditi selezionate e individuate in base a criteri di analisi del rischio. I criteri vengono elaborati dal Ministero delle Finanze e dall’Agenzia delle entrate e si concentrano su determinate categorie di contribuenti.
Si tratta di controlli che si basano su un riscontro dei dati indicati nelle dichiarazioni con quelli risultanti da altre fonti documentali, la maggior parte delle quali sono acquisite in via telematica.
Controlli di merito
I controlli di merito vengono effettuati dall’Agenzia delle entrate coadiuvata dalla Guardia di Finanza. Si effettuano controlli di tipo sostanziale sulle dichiarazioni presentate e sul rispetto della normativa tributaria.
Questa tipologia di controlli si effettuano in una prospettiva di contrasto ad ampio raggio all’evasione fiscale che va al di là dell’esame delle singole dichiarazioni. Infatti, vengono considerati molti aspetti come, per esempio, la falsa residenza all’estero oppure gli investimenti in cripto-valute.
Come evitare i controlli del fisco nella dichiarazione dei redditi
Fino a non molti anni fa, si potevano utilizzare solo i modelli ordinari del 730 o del Modello Redditi per presentare la dichiarazione dei redditi. In questo caso, c’erano molte più probabilità di essere sottoposti a controlli da parte dell’Agenzia delle entrate.
Da qualche anno a questa parte, la situazione è cambiata. Con l’entrata in vigore dei modelli precompilati è possibile evitare i controlli preventivi, ma solo accettando e inviando il modello così come è stata predisposto dall’Agenzia delle entrate.
Proprio per non rischiare di incorrere in controlli preventivi, molti contribuenti optano per l’invio della precompilata, senza apportarvi modifiche o integrazioni, anche quando i dati presenti sono incompleti e non contengono le detrazioni e le deduzioni spettanti.
Per alcuni contribuenti, ovviamente, si tratta di una decisione controproducente e ciò fa comprendere il timore dei controlli del fisco. In molti non sanno, però, che non vengono sottoposti a controlli i contribuenti che decidono di modificare il Modello 730 precompilato e variano dei dati che non determinano un cambiamento del reddito complessivo e dell’imposta dovuta.
Controlli dichiarazione semplificata
Se utilizzi il Modello precompilato senza apportare modifiche puoi evitare i controlli preventivi.
Accettando il modello precompilato senza modificare i dati in possesso dall’amministrazione, si evitano i controlli preventivi, ma non automaticamente anche quelli formali.
Quando si effettuano i controlli preventivi
I controlli preventivi del fisco sulle dichiarazioni dei redditi avvengono entro quattro mesi dal termine ultimo previsto per la presentazione dei modelli dichiarativi.
Ciò non avviene quando si accetta e presente la dichiarazione precompilata, sia del Modello Redditi PF che del Modello 730, senza effettuare modifiche o integrazioni.
Per evitare i controlli preventivi, infatti, ci si può avvalere delle precompilate e semplificate confermando i dati in possesso dell’Agenzia delle entrate. In questo caso, si evitano i controlli preventivi, ma non esonera il contribuente dall’essere sottoposto, eventualmente, ai controlli formali, in caso di discrepanze o elementi di incoerenza.
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