Codici ATECO 2025: i chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate su tutte le novità
lentepubblica.it L’Agenzia delle Entrate ha diffuso la risoluzione 24/2025, fornendo chiarimenti importanti sull’introduzione dei nuovi codici relativi alla classificazione delle attività economiche ATECO 2025, predisposta dall’ISTAT. Questo aggiornamento, ufficializzato con la pubblicazione del comunicato Istat sulla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 27 dicembre 2024, è entrato in vigore il 1° gennaio di quest’anno e ha sostituito […] The post Codici ATECO 2025: i chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate su tutte le novità appeared first on lentepubblica.it.

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L’Agenzia delle Entrate ha diffuso la risoluzione 24/2025, fornendo chiarimenti importanti sull’introduzione dei nuovi codici relativi alla classificazione delle attività economiche ATECO 2025, predisposta dall’ISTAT.
Questo aggiornamento, ufficializzato con la pubblicazione del comunicato Istat sulla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 27 dicembre 2024, è entrato in vigore il 1° gennaio di quest’anno e ha sostituito la precedente versione ATECO 2007 (ultimo aggiornamento 2022).
Dal punto di vista pratico, l’effettiva operatività del nuovo sistema è partita dal 1° aprile 2025, coinvolgendo sia i contribuenti sia le pubbliche amministrazioni che impiegano la classificazione per le proprie finalità istituzionali.
Una nuova classificazione che ha stimolato molta curiosità anche per aver incluso i servizi di “escort” a partire dall’anno in corso: maggiori informazioni in questo articolo.
Che cosa si intende per “Codici ATECO”?
I codici ATECO (dove “ATECO” sta per ATtività ECOnomiche) sono dei codici alfanumerici usati in Italia per identificare in modo univoco il tipo di attività economica svolta da imprese, lavoratori autonomi o enti.
Ogni codice corrisponde a una specifica attività — ad esempio, la produzione di software, la gestione di un ristorante, l’attività di consulenza finanziaria, ecc.
La classificazione ATECO viene elaborata dall’ISTAT (l’Istituto Nazionale di Statistica) e serve a diversi scopi:
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Statistici: per raccogliere e analizzare dati economici a livello nazionale.
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Fiscali e amministrativi: per la registrazione delle imprese presso l’Agenzia delle Entrate, l’INPS, le Camere di Commercio e altri enti pubblici.
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Normativi: per l’applicazione di regimi fiscali specifici, agevolazioni, contributi o adempimenti particolari in base all’attività svolta.
Come funziona un codice ATECO?
Il codice ATECO è composto da numeri (e talvolta da lettere) che descrivono l’attività in maniera gerarchica, dal generale al particolare.
Ad esempio:
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56 → Servizi di ristorazione
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56.10 → Ristoranti e attività di ristorazione mobile
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56.10.11 → Ristorazione con somministrazione
Più il codice è lungo, più descrive in modo dettagliato l’attività.
Quando viene usato?
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Quando si apre una partita IVA.
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Quando si registra un’impresa al Registro delle Imprese.
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Quando si devono presentare dichiarazioni fiscali o comunicazioni ufficiali.
Perché a volte viene aggiornato?
Le classificazioni economiche cambiano nel tempo, per riflettere nuove attività che nascono o per rendere più precisa la descrizione di quelle esistenti. L’ATECO 2025, di cui parlavi, è l’ultimo aggiornamento di questa classificazione.
Codici ATECO 2025: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate su tutte le novità
Per adattarsi alla nuova codifica, l’Agenzia delle Entrate ha aggiornato i sistemi di acquisizione dei dati anagrafici e i modelli dichiarativi. Gli interessati possono verificare il proprio codice attività registrato presso l’Anagrafe Tributaria accedendo alla propria area riservata sul sito dell’Agenzia, nella sezione “Cassetto fiscale – Consultazioni – Anagrafica“. L’accesso è possibile tramite SPID, Carta Nazionale dei Servizi (CNS), Carta d’Identità Elettronica (CIE) oppure, per i titolari di partita IVA, mediante le credenziali Entratel o Fisconline.
Dal 1° aprile 2025, chi è coinvolto nell’aggiornamento dei codici deve impiegare i nuovi riferimenti in tutti gli atti e dichiarazioni indirizzati all’Agenzia delle Entrate. Non è invece necessario presentare una dichiarazione di variazione dei dati solo per effetto dell’adozione della nuova classificazione, come previsto dagli articoli 35 e 35-ter del DPR 633/1972 e dall’articolo 7, comma 8, del DPR 605/1973.
Tuttavia, quando si presenterà una dichiarazione di variazione – sia per obblighi normativi generali sia per disposizioni specifiche – i contribuenti dovranno aggiornare i codici attività in linea con l’ATECO 2025.
Se l’azienda è iscritta al Registro delle Imprese, la variazione dovrà essere comunicata attraverso la procedura “ComUnica” disponibile presso Unioncamere; negli altri casi, si dovranno utilizzare i modelli disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Per ulteriori approfondimenti sulla nuova classificazione è possibile consultare il portale ufficiale dell’Istat all’indirizzo https://imprese.istat.it.
Il testo della risoluzione
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