Codice della Strada, quest’estate moriremo di caldo | Divieto assoluto di aria condizionata: sarà come come respirare in un forno
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Divieto assoluto di aria condizionata: se sei in strada con la tua auto preparati; sembrerà di respirare in un forno!
Quando le temperature raggiungono livelli soffocanti e le giornate diventano sempre più torride, le nostre abitudini si adattano incredibilmente a un clima sempre meno tollerante.
Alcuni ricorrono a ventagli improvvisati, altri si rifugiano in casa lontano dal sole cocente; mentre molti, anche solo per un sospiro di sollievo, accendono l’aria condizionata nella propria auto.
Tuttavia, non tutti i comportamenti, anche quelli innocui, sono in linea con le normative vigenti. Spesso, questi nascondono implicazioni più complesse, rischiando di incorrere in sanzioni previste dal Codice della Strada.
È proprio nei momenti in cui ci si sente più al sicuro che si possono compiere errori clamorosi, talvolta dannosi per l’ambiente e per il portafoglio, ahinoi. Per questo motivo, è fondamentale comprendere chiaramente cosa è realmente permesso e cosa non lo è.
La normativa sull’uso dell’aria condizionata in auto
Come riportato da Rattix, il Codice della Strada vieta espressamente l’utilizzo dell’aria condizionata nei veicoli in sosta con il motore acceso. Questo divieto è giustificato dall’elevato impatto ambientale delle emissioni di CO2 prodotte dai motori, specialmente quelli più datati. Secondo l’articolo 157, comma 7-bis, del Codice, mantenere il motore acceso per far funzionare il climatizzatore è considerato un’infrazione, e le multe possono arrivare fino a 444 euro.
Distinguere tra sosta, fermata e arresto del veicolo è quindi fondamentale. Solo nel caso di sosta, ovvero quando l’auto rimane ferma per un periodo prolungato e il conducente può allontanarsi, è vietato tenere il climatizzatore acceso. Tuttavia, durante una fermata o un arresto – come quando si attende al semaforo o si fa salire un passeggero – è possibile utilizzare l’aria condizionata. In tali situazioni, mantenere acceso il motore non costituisce violazione, a patto che la sosta non si protragga oltre il necessario.
Importanza della manutenzione
Oltre a un uso corretto, Rattix sottolinea l’importanza della manutenzione dell’impianto di climatizzazione. Filtri sporchi o impianti non igienizzati possono favorire la proliferazione di muffe e batteri, provocando cattivi odori e rischi per la salute. È consigliabile sostituire il filtro dell’abitacolo ogni 15. 000 chilometri o annualmente e ricaricare il sistema ogni 60. 000 chilometri o ogni due anni. I costi medi variano tra 80 e 100 euro, a cui si aggiungono circa 30-40 euro per la sostituzione del filtro.
In conclusione, attenersi alle norme sull’uso dell’aria condizionata in automobile rappresenta un gesto di responsabilità sia nei confronti dell’ambiente sia verso se stessi. Comprendere i limiti stabiliti dalla legge consente di evitare pesanti multe, offrendo al contempo un contributo alla riduzione dell’inquinamento urbano, nonostante l’afa.
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