Decreto bollette, ok della Camera Misure per 3 miliardi di euro

Energia. Ora il provvedimento passa all’esame del Senato per la conversione in legge entro il 29 aprile. Tra le novità introdotte le tutele rafforzate per i vulnerabili, la deroga sulle auto aziendali e bonus frigo Via libera della Camera, con 155 voti favorevoli e 101 contrari (cinque gli astenuti) al decreto Bollette che passa ora […] L'articolo Decreto bollette, ok della Camera Misure per 3 miliardi di euro proviene da Iusletter.

Apr 17, 2025 - 22:37
 0
Decreto bollette, ok della Camera Misure per 3 miliardi di euro

Energia. Ora il provvedimento passa all’esame del Senato per la conversione in legge entro il 29 aprile. Tra le novità introdotte le tutele rafforzate per i vulnerabili, la deroga sulle auto aziendali e bonus frigo

Via libera della Camera, con 155 voti favorevoli e 101 contrari (cinque gli astenuti) al decreto Bollette che passa ora al Senato dove dovrà essere convertito in legge entro il 29 aprile. Il provvedimento, che era stato approvato dal governo a fine febbraio con l’obiettivo di alleggerire l’impatto del caro energia su famiglie e imprese, prevede interventi per circa 3 miliardi a partire, come noto, dall’introduzione di un contributo straordinario di 200 euro per le famiglie con un Isee fino a 25mila euro e da un pacchetto di misure (che valgono nel complesso 1,4 miliardi di euro) volte a ridurre il costo delle forniture energetiche per energivori e Pmi.

Nel corso dell’iter parlamentare, però, il decreto si è arricchito di diverse novità (ai 7 articoli originari si sono aggiunte altre 13 norme a seguito delle modifiche introdotte, in sede referente, dalla commissione Attività produttive): dalla proroga dell’attuale regime fiscale per auto aziendali a benzina, diesel o ibride ordinate entro fine 2024 e concesse nel primo semestre del 2025 alla semplificazione dei criteri per l’attuazione del bonus elettrodomestici.

Durante l’esame a Montecitorio, non sono poi mancate modifiche anche al pacchetto “energetico”, a cominciare dal potenziamento delle tutele a favore dei clienti vulnerabili (over 75, titolari di bonus sociale, beneficiari della legge 104 sulle disabilità, utenti di isole minori non interconnesse e di strutture abitative d’emergenza). Per questa categoria di utenti, si prevede, infatti, uno slittamento dell’entrata in vigore del servizio di vulnerabilità non prima della fine del mercato delle tutele graduali (31 marzo 2027). Sempre per i vulnerabili, è stata inoltre introdotta l’impignorabilità degli immobili in caso di mancato pagamento delle bollette condominiali se il debito è inferiore a 5mila euro e se la casa è l’unico immobile di proprietà del debitore.

Tra i correttivi figurano altresì alcune norme che puntano ad accelerare lo sviluppo delle fonti green, sia allargando, tra l’altro, la platea di coloro che potranno attivare le Cer (le comunità energetiche rinnovabili) sia introducendo una serie di modifiche ai procedimenti autorizzativi per la realizzazione o modifica degli impianti rinnovabili. Il tutto attraverso la correzione di alcuni passaggi del Testo unico per le rinnovabili (il decreto legislativo 190/2024): in particolare, si introduce il regime di attività libera per alcuni interventi su impianti idroelettrici con potenza inferiore a 500 kilowatt, purché realizzati su condotte ed edifici esistenti senza modificare la portata, e viene eliminato il riferimento per gli impianti agrivoltaici alla procedura abilitativa semplificata. Inoltre, si inseriscono tra i progetti da considerare prioritari dalla Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale Via-Vas anche quelli sottoposti ad autorizzazione unica di competenza statale per la produzione di energia verde.

Con il via libera al Dl, che prevede anche il riconoscimento ufficiale della figura del consulente per la gestione delle utenze energetiche e di telecomunicazione, viene infine modificato il ritiro dedicato del Gse, vale a dire il meccanismo che regola l’acquisto da parte della controllata del Mef dell’energia elettrica da fonti rinnovabili mediante contratti a lungo termine: il Dl introduce, infatti, la stipula di contratti per differenza a due vie di durata quinquennale tramite procedure concorsuali al ribasso dal lato dell’offerta (cioè dei produttori/gestori). Spetterà al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, sulla base delle regole operative predisposte dallo stesso Gse, definire i criteri. E sempre il Mase potrà stipulare una convenzione con il Gse sui procedimenti autorizzativi per accelerare lo sviluppo degli accumuli: il decreto mette in campo una dote di 750mila euro per il 2025.

L'articolo Decreto bollette, ok della Camera Misure per 3 miliardi di euro proviene da Iusletter.