XPeng Iron: ecco perché questo robot fa già paura a Tesla

XPeng Iron non è solo un robot: è un assistente personale con potenza di calcolo da supercomputer che lancia una vera sfida nel settore. L'articolo XPeng Iron: ecco perché questo robot fa già paura a Tesla è tratto da Futuro Prossimo.

Apr 17, 2025 - 22:43
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XPeng Iron: ecco perché questo robot fa già paura a Tesla

La corsa ai robot umanoidi si sta facendo sempre più serrata, e la Cina ha appena alzato la posta. Mentre Tesla continua a promettere rivoluzioni con il suo Optimus (che ancora stenta a camminare senza inciampare), XPENG ha silenziosamente messo in campo una creatura che potrebbe ridefinire il nostro rapporto con le macchine. Il robot umanoide XPeng Iron, recentemente aggiornato, non è solo un esercizio di stile: alto 1,73 metri e pesante 70 chilogrammi, ha proporzioni umane quasi perfette, incluse mani con rapporto 1:1 e 22 gradi di libertà.

Ma è sotto la sua pelle sintetica che si nasconde la vera svolta: un chip con una potenza di elaborazione che farebbe impallidire il vostro computer. Ah. Dimenticavo: è già al lavoro nelle fabbriche di XPENG.

XPeng Iron, un cervello robotico che “pensa” un po’ come noi

Non stiamo parlando, si sarà capito, del solito robot industriale programmato per ripetere sempre gli stessi movimenti. Iron è dotato del chip proprietario “Turing AI” e del sistema software “Tianji AIOS” che insieme forniscono un’intelligenza di alto livello per percezione, movimento e interazione. La potenza di elaborazione di 3.000 TOPS (trilioni di operazioni al secondo) non è un numero buttato lì a caso: permette a XPeng Iron di elaborare modelli AI con 30 miliardi di parametri e completare oltre 2.700 verifiche funzionali in appena 40 giorni, tre volte più velocemente dello standard industriale.

È come avere un supercomputer racchiuso in un corpo umanoide. E questo gli permette di pensare, adattarsi e rispondere a una varietà di compiti con flessibilità e capacità decisionale simile a quella umana.

Gli occhi che vedono tutto

Un cervello potente non serve a molto senza sensi affinati. E qui entra in gioco il sistema visivo “Eagle Eye” di Iron, alimentato da telecamere avanzate che garantiscono una precisa consapevolezza dell’ambiente e capacità decisionali.

Presenta anche un sistema di visione AI a 720° che si trova anche nella tecnologia di guida autonoma di XPENG.

Questa visione a tutto tondo, combinata con la destrezza fornita dalle mani robotiche personalizzate ad alto grado di libertà, permette a XPeng Iron di muoversi e interagire con l’ambiente in modo sorprendentemente naturale e fluido.

Un assistente personale, non solo un operaio

Ciò che rende Iron particolarmente interessante (e inquietante per i concorrenti) è la visione di XPENG sul suo futuro. L’azienda non vede Iron semplicemente come un operaio robotico per le sue linee di produzione; lo immagina come un assistente personale capace di gestire compiti amministrativi e servizio clienti in spazi commerciali, uffici e persino nelle nostre case.

È qui che la sfida a Tesla diventa esplicita. Mentre l’azienda di Musk continua a focalizzarsi principalmente sulle applicazioni industriali per il suo Optimus, XPENG sta già pensando a come portare Iron nelle nostre vite quotidiane.

Non mancano le critiche, con alcuni osservatori che notano somiglianze tra il design di Iron e quello di altre piattaforme robotiche esistenti. Mettiamola così: se le imitazioni sono la più sincera forma di adulazione, forse dovremmo vedere queste somiglianze come un tentativo di standardizzare un’industria ancora agli albori.

La vera domanda, piuttosto, è: siamo pronti ad accogliere questi assistenti metallici nelle nostre case? XPENG sembra pensare di sì, e sta facendo di tutto per assicurarsi che Iron sia il primo a varcare quella soglia.

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