City, un’altra clamorosa sconfitta: il Crystal Palace vince la Fa Cup, primo titolo in 120 anni di storia
Il gol di un ragazzo nato a Greenwich, area a Sud-Est di Londra famosa per il meridiano longitudine 0, ha consegnato al Crystal Palace il primo titolo di 120 anni di storia: la vecchia Coppa d’Inghilterra, il più antico trofeo del mondo con ben 144 edizioni. Eberechi Oluchi Eze, 26 anni, figlio di immigrati nigeriani, […] L'articolo City, un’altra clamorosa sconfitta: il Crystal Palace vince la Fa Cup, primo titolo in 120 anni di storia proviene da Il Fatto Quotidiano.

Il gol di un ragazzo nato a Greenwich, area a Sud-Est di Londra famosa per il meridiano longitudine 0, ha consegnato al Crystal Palace il primo titolo di 120 anni di storia: la vecchia Coppa d’Inghilterra, il più antico trofeo del mondo con ben 144 edizioni. Eberechi Oluchi Eze, 26 anni, figlio di immigrati nigeriani, ha piazzato al 16’ il tiro che nella finale di Wembley, di fronte a 84.163 spettatori, ha infranto il sogno del Manchester City di chiudere un’annata difficile con il successo in FA Cup. Niente da fare: zero totale e tristissimo, come nel 2016-2017, stagione di esordio di Pep Guardiola alla guida dei Citizens.
Il City ha avuto nel finale del primo tempo l’occasione per pareggiare, ma il rigore calciato dall’attaccante egiziano Omar Marmoush, dopo il gran rifiuto di Erling Haaland di presentarsi sul dischetto, è stato respinto da Dean Henderson. Nella ripresa, il Palace ha trovato il 2-0 con Munoz, ma il Var ha certificato una posizione di fuorigioco e la rete è stata annullata. L’episodio avrebbe potuto dare un nuovo slancio al Manchester City, ma la banda di Guardiola è finita nella rete del Palace: difesa compatta e ripartenze. Era questo il piano studiato dal tecnico austriaco Oliver Glasner, 50 anni, sbarcato a Londra il 19 febbraio 2024 per guidare le Aquile e al secondo acuto in carriera, dopo il trionfo in Europa League con l’Eintracht Francoforte nel 2022. Guardiola non ha azzeccato le contromosse e alla fine la sua frustrazione si è manifestata nella contestazione per la mancata espulsione di Henderson per un fallo di mano fuori area. La decisione di non punire il portiere è stata certificata dal Var, ma al netto di tutto, il City ha deluso.
Il Crystal Palace è la nona squadra londinese a conquistare la Coppa d’Inghilterra. Il suo nome si aggiunge a quelli di Arsenal (14 successi), Chelsea (8), Tottenham (8), Wanderers (5), West Ham (3), Royal Engineers (1), Clapham Rovers (1) e Wimbledon (1). Ha avuto una storia tormentata, con diversi campionati nelle categorie inferiori e crisi finanziarie, l’ultima delle quali ha avuto un esito positivo nel 2010, grazie all’operazione che ha portato l’imprenditore britannico Steve Parish ad acquisire il club come front man di un consorzio. Nel 2013, la risalita in Premier League, con l’1-0 sul Watford nella finale playoff di Championship. Dal 2015, il progressivo consolidamento societario, con l’ingresso di uomini d’affari statunitensi, l’ultimo dei quali, John Textor, ha rilevato nel 2023 il 45% del pacchetto azionario, con un investimento di oltre cento milioni di euro.
Il trionfo in FA Cup consentirà al Palace di partecipare alle coppe europee per la prima volta nella sua storia e questo potrebbe accelerare i progetti della ristrutturazione dello stadio Selhurst Park, dal 1924 casa delle Aquile. L’impianto si trova nella zona Sud-Est di Londra. Le origini del club, raccontate dal nome, risalgono all’edificio espositivo realizzato in un primo momento a Hyde Park e poi ricostruito in un’area del sud di Londra, dove furono costruiti vari impianti sportivi. La Crystal Palace Company, proprietaria dell’edificio espositivo, aveva fondato il Crystal Palace Club nel 1857 per giocare a cricket, prima di dedicarsi al calcio. Il soprannome-simbolo delle Aquile è stato invece ispirato dal Benfica di Eusebio. Dal 2010, nelle partite casalinghe si esibiscono, prima del match e durante l’intervallo, le ragazze “cheerleaders”. Il Palace è l’unica squadra inglese a organizzare questo show, copione consolidato del football americano.
La festa del popolo delle Aquile ha travolto la solennità di Wembley. Eze, appassionato giocatore di scacchi, si è consegnato alla storia del Palace con il gol decisivo: “Superare la squadra che da anni è la migliore al mondo è incredibile. Solo Dio poteva aiutarci a compiere questa impresa”. Più terreno, nelle frecciatine ai contestatori, il presidente Steve Parish: “Questo successo è per tutti coloro che mi hanno incoraggiato quando le cose andavano male, per tutte le persone che non si limitano a criticarmi, per tutte le persone che ci credono. Il nostro allenatore è stato la carta vincente: ha trascinato tutti con il suo entusiasmo”. Fatalista Pep Guardiola: “Se non segni, non vinci. Abbiamo giocato bene, meglio rispetto alla finale di FA Cup persa un anno fa con il Manchester United, ma il calcio è questo. Complimenti al Palace”.
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