Chiesa dei Servi. Un milione e 600mila euro per creare un auditorium
Diventerà una piccola “San Francesco“ con 300 posti a sedere. Comodato d’uso trentennale tra Arcidiocesi e Fondazione Cassa di Risparmio

Lucca, 29 aprile 2025 – Una piccola “San Francesco” con oltre 300 posti a sedere e un’acustica che consentirà di vivere appieno eventi di musica e di cultura. Lucca è conosciuta da tutti come “la città delle cento chiese”, eppure i tempi moderni hanno reso necessario ripensare questi luoghi di culto per convertirli in spazi capaci di ospitare iniziative di pregio e molto partecipate. Proprio per questo, grazie a un contratto di comodato d’uso trentennale tra l’Arcidiocesi e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, tra un paio di anni la Chiesa di Santa Maria de’ Servi avrà una nuova vita, diventando un vero e proprio auditorium musicale.
I lavori, che richiederanno un investimento stimato di circa un milione e 600mila euro da parte della Fondazione, partiranno nei prossimi mesi dopo l’autorizzazione delle autorità competenti. L’atto è stato firmato ieri mattina dall’Arcivescovo Paolo Giulietti, appena rientrato dalla capitale, e dal presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Marcello Bertocchini.
“La Diocesi ha di fronte a sé l’impegno di riqualificare e riutilizzare una parte importante di patrimonio che non è più utile per esigenze di culto – spiega l’arcivescovo Paolo Giulietti – Questo è un progetto che va in questa direzione e che restituisce alla comunità un bene non più utilizzato e lo fa in un settore, come quello delle cultura e della musica, che appartiene alla nostra città. Un’operazione perfetta che vedrà molti vincitori”.
“Si tratta di un intervento impegnativo – ha aggiunto il presidente della Fondazione, Marcello Bertocchini – Deve essere ancora autorizzato dalle autorità competenti, ma diventerà presto uno spazio che andrebbe a colmare una storica esigenza della città, più volte palesata – ha commentato Bertocchini – Se di recente abbiamo presentato progetti di recupero e restauro, come in San Michele e in Sant’Alessandro, oggi all’intervento che preserva il bene vediamo sommato il valore aggiunto di una destinazione d’uso ben definita, che rispetta la storia del luogo e ne esalta una vocazione quasi naturale”.
La chiesa (costruita nel 1200) già da anni ospita eventi culturali di grande richiamo. Tra questi anche numerosi concerti che hanno evidenziato l’ottima resa sonora della struttura rispetto ad altri edifici analoghi. Il soffitto ligneo a cassettoni, opera seicentesca attribuita a Pietro Giambelli, è infatti da sempre ritenuto garanzia di prim’ordine per un’acustica di grande efficienza.
L’edificio, di capienza leggermente inferiore al Teatro del Giglio e a San Francesco, durante grandi eventi come i Comics o Photolux ha già dimostrato la sua funzionalità che adesso troverà piena e nuova espressione grazie agli interventi programmati. La chiesa sarà dotata di una moderna impiantistica e la Fondazione, inoltre, si impegnerà alla sua manutenzione ordinaria per poi coordinarne un programma di iniziative stabile e adeguato all’ambiente.
Giulia Prete