Chi è il più forte tra Sinner e Alcaraz? Il responso di Agassi: “Quando Jannik cavalca la palla…”
Chi è il più forte tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz è la domanda più gettonata tra gli appassionati di tennis, a maggior ragione alla vigilia dell’attesissima finale degli Internazionali d’Italia, che andrà in scena domenica 18 maggio (ore 17.00) sulla terra rossa del Foro Italico a Roma. Il quesito scalda gli amanti della disciplina […]

Chi è il più forte tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz è la domanda più gettonata tra gli appassionati di tennis, a maggior ragione alla vigilia dell’attesissima finale degli Internazionali d’Italia, che andrà in scena domenica 18 maggio (ore 17.00) sulla terra rossa del Foro Italico a Roma. Il quesito scalda gli amanti della disciplina e desta sempre particolar interesse anche tra gli addetti ai lavori, oltre che tra i grandi nomi del passato.
Andre Agassi è stato l’ultimo a esprimere il proprio parere ai microfoni di Tennis Channel: “Chi è il più forte fra Sinner e Alcaraz? È una domanda emozionante forse la domanda del momento, visto quello che entrambi stanno facendo e quello che già rappresentano per il mondo dello sport. La gente si chiede chi dei due finirà per essere il migliore, chi avrà una carriera migliore. Qualsiasi cosa possiamo dire sarà più una previsione che la realtà, ma per me la chiave è che Alcaraz è al di sopra di qualsiasi condizione scivolosa che potrebbe incontrare; è lì che risiede la sua grande opportunità di superare Sinner”.
L’otto volte campione Slam ha poi poi proseguito: “Sull’erba, è incredibile come Alcaraz arrivi a ogni palla, come riesca a coprire le palle corte, come si muova con tanta atleticità, con tanta disinvoltura. Immagino che il segreto risieda nelle sue gambe, da cui deriva tutta quella forza. Quando gareggia su queste due superfici, ha questo vantaggio, a patto che sia in salute e abbia un buon feeling con la palla”.
L’ex tennista statunitense si è soffermato sulle qualità di Jannik Sinner: “Quando guardi Sinner giocare sui campi in cemento, hai la sensazione che sappia gestire tutte queste palle. C’è così tanta azione in campo, ma Jannik è in grado di cavalcare la palla, persino superando la rotazione e l’effetto della palla di Carlos. Il modo di colpire di Sinner è punire la palla, ma la punisce sempre con la massima intenzione ed energia. Quando inizia a giocare così, soprattutto sui campi in cemento, come ha fatto agli ultimi US Open, è difficile fermarlo. Adesso dobbiamo vederlo al Roland Garros e a Wimbledon, dove di solito si riduce del 3% su alcuni aspetti, come il ritorno o il movimento in campo, e questo potrebbe essere un fattore decisivo”.