Cassinetta di Lugagnano, in bici da Milano a visitare le ville di delizia nobiliari (e non solo)
Inserito tra i Borghi più belli d’Italia, Cassinetta di Lugagnano, a circa 25 chilometri da Milano, è un borgo che conserva intatto il fascino delle sue origini nobiliari. Ecco cosa vedere, tra architettura e natura

Cassinetta di Lugagnano, a circa 25 chilometri da Milano e facilmente raggiungibile dal capoluogo lombardo sia in auto che in bicicletta seguendo il percorso lungo il Naviglio Grande, è un borgo che conserva intatto il fascino delle sue origini nobiliari. Inserito tra i Borghi più belli d’Italia, la visita a Cassinetta di Lugagnano è poco impegnativa ma assolutamente piacevole.
Le ville di delizia, dimore nobiliari
Cassinetta di Lugagnano è un piccolo borgo che custodisce un tesoro architettonico raro e molto curioso: un gruppo compatto e ben conservato di ville di delizia, dimore nobiliari costruite tra il XVII e il XIX secolo, che si affacciano con eleganza sulle sponde del Naviglio Grande. Erano le residenze estive dell’aristocrazia milanese, che qui trovava ristoro dalla città, in un paesaggio di acqua, campi coltivati e giardini ordinati. A rendere unico il borgo è il fatto che queste ville siano ancora oggi immerse in un contesto rurale integro, salvaguardato anche da un piano regolatore che impedisce nuove edificazioni.
Tra le ville più significative spicca Villa Visconti Castiglione Maineri, costruita alla fine del Settecento. Si riconosce per la facciata sobria e per il grande parco che si sviluppa su due livelli: uno all’italiana, con siepi geometriche e vialetti simmetrici, e uno all’inglese, più libero e romantico. All’interno si trovano affreschi di scuola lombarda e una piccola cappella con decorazioni del pittore Giovanni Antonio Ferrario. La villa, pur essendo proprietà privata, viene aperta in alcune occasioni per eventi culturali o visite guidate.

Poco distante si incontra Villa Negri, una delle prime dimore che si scorgono arrivando dal Naviglio. Costruita nel 1761, ha una struttura compatta e lineare, con un bel giardino che si affaccia sull’alzaia. La semplicità dell’architettura nasconde ambienti interni riccamente decorati, ancora parzialmente conservati. Oggi la villa è utilizzata anche per iniziative culturali locali.
Un’altra presenza importante è Villa Cattaneo-Krentzlin, riconoscibile per la sua torretta e le decorazioni in cotto. Si trova sulla riva sinistra del Naviglio ed è protetta da un elegante muro di cinta. L’impianto originario è del XVIII secolo, ma fu ampliato e rimaneggiato in epoca successiva. La villa conserva ancora un vasto giardino all’inglese e un ingresso monumentale che si affaccia sul canale, da cui un tempo si raggiungeva Milano via barca.
Sulla riva destra si affaccia invece Villa Birago Clari Monzini, forse la più antica e maestosa del borgo. L’elemento più suggestivo è la grande scalinata a doppia rampa che scende direttamente verso l’acqua, creando un effetto scenografico. All’interno si trovano sale decorate e ambienti che riflettono lo stile neoclassico tipico della villeggiatura ottocentesca. La villa è ancora abitata e apre solo in rare occasioni, ma resta uno dei simboli più fotografati di Cassinetta.
Non va dimenticata Villa Trivulzio, situata nella frazione di Lugagnano. Appartenuta alla storica famiglia milanese, ha una struttura imponente e un tempo era circondata da un vasto podere agricolo. Anche questa villa conserva elementi decorativi di pregio, in particolare nei soffitti lignei e nelle antiche cucine.
Accanto a queste spiccano anche altre dimore meno note ma interessanti, come Villa Mörlin-Visconti, costruita in posizione dominante con una facciata sobria e uno scalone interno monumentale; Villa Frotta Eusebio, con il suo parco alberato che si estende verso i campi; e Villa Mantegazza Macinaghi, del 1580 che vanta elementi decorativi in stile liberty.
La bellezza di queste ville non è solo architettonica, ma anche paesaggistica: tutte sono immerse in giardini, siepi, filari di pioppi e viali alberati che dialogano con il Naviglio e con il paesaggio agricolo che le circonda. Per chi visita il borgo a piedi o in bicicletta, è possibile scoprirle una a una lungo l’alzaia, seguendo il ritmo lento del canale.
In alcune occasioni dell’anno, in particolare durante le giornate FAI o eventi dedicati alla riscoperta del patrimonio rurale lombardo, molte ville vengono aperte al pubblico con visite guidate. Esistono anche percorsi tematici curati da guide locali che raccontano non solo l’architettura, ma anche le vicende familiari, le curiosità e gli aneddoti legati alla vita nelle ville tra Settecento e Novecento. Quasi tutte le ville sono a disposizione come location per matrimoni e eventi privati.
Le chiese di Cassinetta di Lugagnano
La Chiesa di Santa Maria Nascente e Sant’Antonio Abate, eretta nel 1435 per volere di Maffiolo Birago, è la parrocchiale del borgo. Rimaneggiata nel Settecento, presenta una pianta poligonale irregolare con muri perimetrali in mattoni pieni. Il corpo principale è coperto da volte in muratura in parte a botte e in parte a botte lunettate. Il campanile ha solai lignei a orditura semplice. La copertura è a falde con la parte absidale a padiglione. Le cappelle laterali hanno copertura ad una falda. La struttura è a capriate lignee e il manto è in coppi di laterizio. All’interno si trova un busto in legno dipinto raffigurante San Carlo Borromeo, che la tradizione vorrebbe essere stato eseguito “dal vivo” durante la visita del cardinale al borgo.
Merita una menzione anche l’Oratorio di San Giuseppe, affacciato sull’alzaia del Naviglio Grande, e costruito nella prima metà del XVIII secolo dall’architetto Carlo Federico Castiglioni come cappella privata della sua villa. La facciata della chiesa è in stile barocco lombardo, contraddistinta da due ordini da lesene doppie coronate da capitelli corinzi.
Natura e relax lungo il Naviglio
Cassinetta di Lugagnano è immersa in un paesaggio fluviale di grande fascino, tutelato dal Parco Lombardo della Valle del Ticino. L’ambiente naturale è uno dei punti di forza del borgo e si presta a essere esplorato con lentezza, a piedi o in bicicletta, grazie a una fitta rete di percorsi ciclopedonali che costeggiano il Naviglio Grande. Il tratto dell’alzaia che attraversa Cassinetta è pianeggiante, ben tenuto e facilmente percorribile anche da famiglie con bambine e bambini.
L’itinerario più frequentato collega il borgo a Robecco sul Naviglio, ma prosegue senza interruzioni fino ad Abbiategrasso e, in direzione opposta, fino a Gaggiano e Milano (ci sono piccole aree di sosta e fontanelle lungo il tragitto).
Durante la primavera e l’estate, è possibile scoprire il territorio anche dall’acqua: alcune associazioni locali organizzano brevi escursioni in battello sul Naviglio, per una prospettiva diversa sulle ville e sui paesaggi. In genere si parte da Cassinetta o da Robecco e si possono essere abbinate a visite guidate o degustazioni in cascine e agriturismi della zona.
Per chi preferisce il verde, il Parco Sandro Pertini, noto anche come Parco De André, si affaccia sul canale e dispone di ampie zone ombreggiate, panchine, spazi per il gioco e un piccolo percorso vita. È facilmente accessibile, anche per chi si muove con passeggini o sedie a rotelle. Nelle vicinanze, non mancano agriturismi, bar e ristoranti per un pranzo tipico o una merenda all’aperto.