Carlos Sainz Sr potrebbe candidarsi alla presidenza FIA contro Mohammed Ben Sulayem

Carlos Sainz Sr, ex campione del mondo rally e vincitore della Dakar, sta seriamente valutando la possibilità di candidarsi alla presidenza della FIA, sfidando l’attuale presidente Mohammed Ben Sulayem. Fonti vicine al pilota spagnolo indicano che numerose figure influenti del mondo del motorsport lo hanno invitato a prendere parte alla corsa elettorale per la leadership […]

Mag 7, 2025 - 19:01
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Carlos Sainz Sr potrebbe candidarsi alla presidenza FIA contro Mohammed Ben Sulayem

Carlos Sainz Sr, ex campione del mondo rally e vincitore della Dakar, sta seriamente valutando la possibilità di candidarsi alla presidenza della FIA, sfidando l’attuale presidente Mohammed Ben Sulayem. Fonti vicine al pilota spagnolo indicano che numerose figure influenti del mondo del motorsport lo hanno invitato a prendere parte alla corsa elettorale per la leadership dell’organo di governo internazionale dell’automobilismo.

Secondo quanto riportato da Autosport, Sainz – padre del pilota di Formula 1 Carlos Sainz Jr (attualmente alla Williams) – starebbe considerando la candidatura con l’intento di proporre un “programma positivo e costruttivo”, offrendo così un’alternativa concreta ai delegati FIA in vista delle elezioni presidenziali.

Sia Sainz che Ben Sulayem hanno 63 anni ed entrambi provengono dal mondo del rally. Ben Sulayem è stato eletto presidente della FIA nel 2021, succedendo a Jean Todt, che ha ricoperto il ruolo per 12 anni. La prossima Assemblea Generale, durante la quale si terranno le elezioni, si svolgerà il 12 dicembre a Tashkent, in Uzbekistan.

Polemiche e controversie durante la presidenza Ben Sulayem

Il mandato di Ben Sulayem è stato segnato da numerose polemiche e dimissioni di figure chiave all’interno della FIA. Recentemente, il vicepresidente sportivo Robert Reid si è dimesso denunciando “una rottura fondamentale negli standard di governance” e “decisioni critiche prese senza un giusto processo”.

A febbraio, diversi membri della FIA sono stati esclusi da una riunione del Consiglio Mondiale per aver rifiutato di firmare un accordo di non divulgazione. Tra loro anche David Richards, rappresentante del Regno Unito, che ha poi scritto una lettera aperta denunciando la crescente opacità nella governance dell’ente. “Non possiamo permettere che la bussola morale della nostra leadership ignori ogni richiesta di trasparenza e dialogo aperto,” ha dichiarato Richards.

Ben Sulayem ha anche avuto frizioni con i piloti. Ha imposto il divieto di usare parolacce, spingendo i rallysti a boicottare le interviste in inglese e provocando una lettera aperta dei piloti F1 che chiedevano di essere trattati come adulti.

Altre controversie includono un’indagine su presunte interferenze in un risultato di gara (da cui è stato successivamente scagionato), un commento sul valore della F1 che ha causato un’azione legale da parte dei legali del campionato, e la riemersione di vecchie dichiarazioni misogine. Inoltre, alla fine del 2023, la FIA ha avviato un’indagine per conflitto d’interessi contro Toto Wolff e sua moglie Susie – indagine ritirata due giorni dopo grazie al sostegno pubblico unanime degli altri nove team. Ora è in corso un’azione legale contro la FIA per quell’episodio.

Sebbene si fosse ipotizzata una possibile candidatura di Susie Wolff, direttrice di F1 Academy, tali voci sono state smentite. Tuttavia, ci si aspetta che emergano altri candidati per contrastare Ben Sulayem.