Bonus mamme disoccupate: come ottenere l’assegno di maternità comunale
Assegno di maternità concesso dai Comuni e pagato dall'INPS: importi e requisiti 2025, destinatari e modalità di richiesta per il bonus mamme disoccupate.

L’Assegno di maternità concesso dai Comuni (noto anche come Bonus mamme disoccupate) nel 2025 garantisce un importo di 2.037 euro complessivi, erogati in cinque rate da 407,4 euro. Il requisito ISEE per avere diritto alla prestazione (erogata dall’INPS ma facendo domanda al Comune di residenza) è pari a 20.382,90 euro. Si tratta do una prestazione che va richiesta entro sei mesi dalla nascita del bambino o dall’ingresso in famiglia del minore adottato o in affido preadottivo. Vediamo come funziona e come ottenerlo.
Cos’è il Bonus mamme disoccupate?
Concesso ai sensi dell’art. 74 della legge 26 marzo 2001, n. 151, l’Assegno di maternità comunale o Bonus mamme disoccupate (le denominazioni possono variare il base al Comune) è una prestazione di maternità di base, ossia una forma di sussidio destinato ai cittadine prive di copertura previdenziale. In alcuni Comuni può anche essere un assegno con copertura limitata a un preciso importo, fissato a cadenza annuale.
Bonus mamme disoccupate: come funziona l’assegno di maternità?
Tra i sostegni per agevolare le famiglie, l’assegno di maternità è una prestazione assistenziale concessa dai Comuni e pagata dall’INPS, pensata per le neo-madri a basso reddito, presumibilmente senza lavoro (ma non necessariamente). Si tratta quindi di una prestazione assistenziale diversa e distinta dall’assegno statale di maternità (anche se l’importo è lo stesso), previsto dal dlgs 151/2001 (articolo 75), concesso alle madri precarie e da richiedersi direttamente all’INPS invece che al Comune.
Che differenza c’è tra assegno di maternità dello Stato e del Comune?
L’assegno di maternità del Comune spetta alle madri residenti in Italia con requisito ISEE, mentre l’assegno di maternità dello Stato spetta alle mamme con lavori atipici e discontinui, con almeno 3 mesi di contribuzione dai 18 ai 9 mesi prima della nascita o dell’ingresso del minore in famiglia.
Quali sono i requisiti per il bonus mamme dei Comuni?
L’assegno comunale alle madri è destinato a cittadini italiani, comunitari o stranieri in possesso di titolo di soggiorno, in caso di parto, adozione o affidamento preadottivo, se in possesso di specifici requisiti:
- basso reddito e ISEE massimo di 20.221,13 euro;
- mancanza di copertura previdenziale oppure averla entro un determinato importo fissato annualmente;
- mancanza di altro assegno di maternità INPS ai sensi della legge 23 dicembre 1999, n. 488.
L’assegno non è cumulabile con altri trattamenti previdenziali, a meno che non si abbia diritto a percepire dal Comune la quota differenziale.
Come richiedere il sussidio di maternità comunale?
La prestazione di maternità può essere richiesta al Comune entro sei mesi dalla data del parto o dall’ingresso del minore in famiglia. La domanda per accedere all’assegno di maternità (noto anche come “bonus mamme disoccupate”) deve essere presentata al Comune di residenza, che provvede alla verifica della sussistenza dei requisiti richiesti. Il termine ordinario per l’assegnazione degli assegni è di 30 giorni.