Lavorare con TikTok: la partita IVA

Il mondo dei social media ha rivoluzionato il modo in cui molte persone lavorano e generano reddito. Con oltre 19 milioni di utenti mensili in Italia, TikTok rappresenta una piattaforma che offre notevoli opportunità di guadagno per creator, influencer e streamer. Tuttavia, l’aspetto fiscale di questa nuova professione digitale rimane ancora poco chiaro per molti. […] L'articolo Lavorare con TikTok: la partita IVA proviene da Fiscomania.

Mag 12, 2025 - 18:26
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Lavorare con TikTok: la partita IVA

Il mondo dei social media ha rivoluzionato il modo in cui molte persone lavorano e generano reddito. Con oltre 19 milioni di utenti mensili in Italia, TikTok rappresenta una piattaforma che offre notevoli opportunità di guadagno per creator, influencer e streamer. Tuttavia, l’aspetto fiscale di questa nuova professione digitale rimane ancora poco chiaro per molti.

In questo articolo approfondito, analizzeremo tutti gli aspetti fiscali e legali che i tiktoker italiani devono conoscere: quando è necessario aprire una partita IVA, quali codici ATECO utilizzare, i regimi fiscali disponibili, gli obblighi contributivi, e molto altro ancora per essere completamente in regola con le tasse.

Cos’è e come funziona TikTok?

TikTok nasce in Cina nel 2016 con il nome Musical.ly e diventa TikTok nel 2018. Nel 2021, TikTok ha raggiunto più di 1 miliardo di utenti iscritti alla piattaforma in tutto il mondo (TikTok, 2021), di cui 5,4 milioni solo in Italia. L’età media è compresa fra i 16 ed i 28 anni, ma inizialmente è stata utilizzata da tantissimi bambini, il tempo medio di uso del social è di circa 52 minuti al giorno.

Il grande successo di TikTok è quello di poter creare brevi video sincronizzati, potendo aggiungere filtri e effetti unici editandoli direttamente in piattaforma. Inoltre, concede la possibilità di interagire con i propri follower come i social network come Facebook e Instagram.

Per usare TikTok devi scaricare l’applicazione dallo store del tuo smartphone (l’icona è un neon colorato a forma di nota musicale su sfondo nero).

Gli utenti iscritti a TikTok possono caricare video da 15 a 60 secondi ed aggiungere canzoni o altri effetti sonori. Una volta scaricata l’app dall’App Store o dal Play Store vengono subito mostrati i video che durano dai 15 ai 60 secondi.

Come Guadagnare con TikTok

Le possibilità di guadagnare su questa piattaforma sono numerose, in particolar modo, è possibile guadagnare su tiktok:

  • Fondo creator: è un fondo di circa 60 milioni di euro che Tiktok ha messo a disposizione per i Creator in Europa. Per poter monetizzare occorre avere almeno 18 anni, avere almeno 10.000 followers e più di 10.000 visualizzazioni negli ultimi 30 giorni dalla richiesta. Tiktok ha riferito che le visualizzazioni sono in realtà solo una metrica che prendono in considerazione quando distribuiscono i pagamenti. Alcune persone riferiscono che stanno ricevendo 1 centesimo per 1000 visualizzazione;
  • TikTok ti riconoscerà dei guadagni rispetto alle visualizzazioni dei tuoi video che potrai utilizzare come Coin da spendere all’interno della piattaforma oppure potrai riscattare fino ad un massimo di 1.000 euro al giorno;
  • Collaborazioni, nel caso tu abbia molti follower potrai ricevere o proporre offerte ai brand. Tuttavia, per essere presi in considerazione dai brand per ricevere le offerte, devi migliorare i tuoi numeri da un punto di vista qualitativo e quantitativo. Occorre avere tanti follower, è necessario avere tanta interazione. Ogni anno migliaia di brand stipulano accordi con TikToker allo scopo di pubblicizzare i loro prodotti, grazie “all’influenza” che hanno sulla propria utenza.
  • Affiliazioni: tramite il tuo profilo potrai indicare agli utenti dei prodotti che utilizzi nei tuoi video sui quali è prevista una percentuale di compenso per ogni prodotto venduto. L’affiliazione consiste nel pubblicizzare o sponsorizzare una determinata azienda, brand o alcuni prodotti della stessa, che in cambio pagheranno sulla base dei risultati ottenuti;
  • Vendita di prodotti;
  • Live, con TikTok è possibile organizzare live grazie alle quali i creatori di contenuti possono interagire con i propri follower. Per poter svolgere le live è fondamentale possedere almeno 1.000 follower e avere più di 16 anni di età. E’ possibile guadagnare mediante le live grazie al supporto della propria utenza, la quale dimostra il proprio apprezzamento acquistando monete virtuali e doni. Le monete virtuali vengono utilizzate come forma di donazione al Content Creator, in modo tale da dimostrare l’apprezzamento per una live o un video caricato. Ogni sticker o moneta che viene condivisa durante una live, può essere convertito in soldi reali. Su TikTok, grazie alla donazione di monete virtuali durante le live, è possibile guadagnare circa 100 euro per ogni 1500 monete donate dai propri follower.

Quanto si guadagna su TikTok?

Gli influencer con un massimo di 100.000 follower possono guadagnare tra 500 euro e 2.000 euro per i post sponsorizzati nei loro video.

Le variabili da prendere in considerazione sono il numero di follower e il tasso di coinvolgimento. I brand hanno tutto l’interesse di conoscere il tuo numero di follower e il tasso di coinvolgimento dei tuoi video prima di decidere se investire su di te. Per guadagnare davvero su TikTok, devi aumentare il numero di visualizzazioni che ottieni. Maggiori visualizzazioni si traducono in più follower e in un tasso di coinvolgimento più elevato.

Gli influencer, più in generale ed i TikToker vengono pagati di più quando hanno un alto tasso di coinvolgimento.

Guadagnare su TikTok: occorre aprire partita Iva?

La domanda che molti si pongono e se e come devono dichiarare i proventi che percepiscono al Fisco italiano. Quello che c’è da sapere è che al momento in Italia non esiste ancora una vera e propria regolamentazione giuridica o fiscale che definisca come devono essere dichiarati i guadagni on-line.

Per l’Amministrazione finanziaria l’attività di gestione di E-commerce, di affiliazione commerciale o di vendita di post a pagamento, all’interno di un sito web o di un social network è considerata un’attività economica di tipo abituale, pertanto è necessario l’apertura di una partita IVA.

Non sempre è possibile ovviare all’apertura della partita IVA con la prestazione occasionale, difatti, i guadagni legati alle affiliazioni con i brand sponsorizzati la prestazione occasionale non è mai utilizzabile. Se non rispetti queste disposizioni potresti essere passibile di sanzioni amministrative molto pesanti in materia di IVA.

Adempimenti fiscali

Se hai deciso di diventare un TikToker professionista devi sapere quali sono i passi da compiere per essere in regola:

  • Apertura della partita IVA, per l’esercizio di attività di impresa;
  • Iscrizione in Camera di commercio (costo circa 120,00 euro annue);
  • Iscrizione alla Gestione commercianti dell’Inps (€. 4.000 annue, dovuti indipendentemente dai guadagni percepiti);
  • Verificare eventuali obblighi di presentazione della SCIA al Comune ove è situata la sede dell’attività.

Aprire partita IVA come influencer

Innanzitutto, dovrai individuare il Codice Ateco adatto secondo la classificazione dell’ISTAT, di seguito te ne indico alcuni:

  • 73.11.01 – Ideazione di campagne pubblicitarie
  • 73.11.02 – Conduzione di campagne marketing e altri servizi pubblicitari
  • 74.90.99 – Altre attività professionali nca

Successivamente dovrai scegliere il regime fiscale più adatto alla tua situazione.

Codici principali consigliati

ATECO 73.11.01 – Ideazione di campagne pubblicitarie

Include:

  • Ideazione di campagne online
  • Creazione e diffusione di pubblicità
  • Creazione di stand e strutture espositive
  • Promozione prodotti
  • Distribuzione e consegna di materiale pubblicitario
  • Pubblicità postale

ATECO 73.11.02 – Conduzione di campagne di marketing ed altri servizi pubblicitari

Include:

  • Conduzione delle campagne pubblicitarie
  • Collocazione di pubblicità su giornali, Internet, TV ecc.
  • Conduzione di campagne di marketing
  • Agenzie finalizzate alla ricerca di acquirenti
  • Servizi di gestione dei diritti d’autore
  • Gestione dei diritti connessi alla proprietà industriale

ATECO 74.90.99 – Altre attività professionali NCA (non classificate altrove)

Include:

  • Attività di intermediazione aziendale
  • Attività di intermediazione per l’acquisto e la vendita di licenze
  • Attività di perito, consulente ecc.
  • Attività di gestione dei diritti d’autore

Regime fiscale: quale scegliere

La contabilità semplificata è il regime fiscale ordinario per le imprese minori, che non hanno la possibilità di applicare regimi di vantaggio come il regime forfettario. Si tratta di un regime fiscale applicabile dalle persone fisiche (che esercitano attività di impresa o di lavoro autonomo), dalle società di persone (e assimilate) e dagli enti non commerciali. Il reddito dell’influencer deve essere determinato in base al cosiddetto criterio di cassa, il quale implica che la tassazione dei compensi deve essere effettuata nel periodo di imposta in cui gli stessi sono effettivamente percepiti (o incassati) e la deduzione delle spese in quello in cui sono state effettivamente sostenute o pagate.

compensi corrisposti da sostituti di imposta (società, enti) all’influencer dovranno essere assoggettati alla ritenuta del 20% a titolo di acconto con obbligo di rivalsa. Non si considerano compensi, quindi non concorrono a formare il reddito dell’influencer né andranno esposte in fattura, le spese di viaggio, vitto, alloggio direttamente sostenute dal committente, se relative all’esecuzione di un incarico conferito (art. 54, co. 5, TUIR).

Qualora l’influencer non eserciti in via abituale ma occasionalmente la sua attività ritraendone così redditi diversi derivati da obblighi di fare, non fare e permettere, anche in questo caso si avrà una tassazione al netto e per cassa dei proventi con assoggettamento a ritenuta d’acconto del 20% da parte della società committente.

Regime forfettario

Il regime forfettario, salvo alcune eccezioni, è un regime naturale applicabile agli influencer che percepiscono compensi di ammontare non superiore a 85.000 euro ragguagliati ad anno. Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato, volto ad incentivare l’apertura e la gestione di attività commerciali o professionali di dimensioni minori. Per questo motivo prevede minori adempimenti e oneri da sostenere. Resta comunque salva la facoltà di adottare i regimi fiscali ordinari con applicazione dell’IVA.

Il reddito imponibile è determinato applicando all’ammontare dei compensi percepiti un coefficiente di redditività variabile in base all’attività svolta e risultante dal codice ATECO che contraddistingue l’attività esercitata. Determinato il reddito imponibile, viene applicata un’unica imposta, nella misura del 15%, sostitutiva delle imposte sui redditi, delle addizionali regionali e comunali e dell’Irap ovvero, a talune condizioni, del 5% per le nuove iniziative.

Il regime forfettario prevede alcune semplificazioni ai fini delle imposte dirette sui redditi e dell’Iva. In particolare, è previsto l’esonero dagli obblighi di registrazione e tenuta delle scritture contabili fiscalmente rilevanti, l’esclusione dall’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), non operatività delle ritenute alla fonte, a eccezione di quelle sui redditi di lavoro dipendente e sui redditi a essi assimilati, non sono soggetti alla ritenuta d’acconto in relazione ai ricavi o compensi percepiti.

Sintetizzando, i principali vantaggi del regime forfettario sono:

  • Applicazione del regime di cassa per la determinazione del reddito;
  • Determinazione dei costi dell’attività con metodo forfettario (indipendentemente dai costi sostenuti);
  • Esclusione dall’ambito di applicazione di:
    • Imposta sul valore aggiunto (IVA);
    • Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA);
    • Ritenute di acconto.
  • Possibilità di applicare (su opzione) la fatturazione elettronica per avere la possibilità di ridurre di un’annualità i tempi di accertamento.

Il reddito di impresa o di lavoro autonomo viene determinato esclusivamente in base al criterio di cassa. Ovvero sulla base dei ricavi o compensi percepiti nel periodo di imposta. A questo reddito è applicato un coefficiente di redditività, che tiene conto delle spese applicate in modo forfettario. Al reddito imponibile così determinato è applicata un imposta sostitutiva del 5% (per i primi cinque anni), che poi a regime passa al 15%. Il pagamento delle imposte avviene con la dichiarazione dei redditi.

Le spese sostenute per l’esercizio dell’attività non possono essere dedotte analiticamente dal reddito. Ad eccezione dei contributi previdenziali versati in ciascun periodo di imposta. Al posto della deduzione analitica dei costi è prevista una deducibilità forfettaria, con una aliquota in percentuale sul reddito che varia a seconda dell’attività esercitata.

requisiti che la Legge chiede di rispettare per l’accesso a questo regime forfettario devono essere verificati da ciascun soggetto. La verifica deve essere effettuata con riferimento all’anno di imposta precedente rispetto a quello per il quale si chiede l’accesso al regime.

Il regime forfettario è fruibile dalle persone fisiche esercenti un’attività d’impresa, di arte o professione. Possono applicare questo regime anche le imprese familiari, purché in possesso dei relativi requisiti.

I requisiti oggettivi di accesso

L’accesso al regime forfettario, nonché il mantenimento dello stesso negli anni successivi, è possibile per i soggetti che possiedono determinati requisiti. Requisiti che possono essere così schematizzati.

Tabella: requisiti di accesso al regime forfettario

Questi requisiti devono essere verificati:

  • Per coloro che sono già in attività sui dati dell’anno precedente;
  • Mentre, per chi intende iniziare una nuova attività, su dati presunti dell’anno in corso.

Per maggiori approfondimenti sui requisiti di accesso ti rimando a questo contributo: “Regime-forfetario: le condizioni di accesso“.

Obblighi previdenziali: INPS e contributi

Oltre agli aspetti fiscali, i tiktoker con partita IVA devono considerare anche gli obblighi previdenziali. La posizione contributiva varia a seconda della natura dell’attività svolta:

Gestione separata INPS

La maggior parte dei tiktoker e influencer rientra in questa categoria, in quanto svolge un’attività professionale senza iscrizione ad albi o ordini professionali. Le caratteristiche principali sono le seguenti:

  • Aliquota contributiva variabile in base alla posizione del contribuente:
    • 26,23% per i soggetti non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria
    • 24% per i soggetti già iscritti ad altre forme previdenziali o pensionati
  • Contributo calcolato sul reddito netto (per il forfettario, sul reddito imponibile)
  • Possibilità di dedurre fino al 100% dei contributi versati
  • Versamenti tramite F24 con le stesse scadenze delle imposte sui redditi

Gestione artigiani e commercianti

Se il tiktoker svolge anche attività di e-commerce o vendita di prodotti fisici, potrebbe rientrare nella gestione artigiani e commercianti dell’INPS. Le principali caratteristiche di questo regime sono:

  • Contributo fisso annuale indipendente dal reddito
  • Contributo percentuale sul reddito eccedente il minimale
  • Obbligo di versamento dei contributi anche in assenza di reddito
  • Aliquota contributiva del 24% circa (può variare)

La scelta della corretta gestione previdenziale è cruciale e dipende dalla prevalenza dell’attività svolta. Un consulente fiscale può fornire indicazioni specifiche in base al caso individuale.

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