Il ritorno di Shablo con ‘Spirito Libero’: quando la trap incontra Stevie Wonder (il suo vero nome e perché è famoso?)
Se seguite la trap italiana, avete sicuramente sentito il suo nome. Shablo è l’uomo dietro alcune delle produzioni più forti degli ultimi anni, colui che ha contribuito a trasformare il genere in un fenomeno di massa. Ma chi è davvero? E perché il suo nome è così influente nel panorama musicale? Nato in Argentina, ma...

Se seguite la trap italiana, avete sicuramente sentito il suo nome. Shablo è l’uomo dietro alcune delle produzioni più forti degli ultimi anni, colui che ha contribuito a trasformare il genere in un fenomeno di massa. Ma chi è davvero? E perché il suo nome è così influente nel panorama musicale?
Nato in Argentina, ma cresciuto in Italia, il vero nome di Shablo è Pablo Miguel Lombroni Capalbo. Fin dagli anni ’90 si è fatto strada come DJ e produttore, portando uno stile innovativo e internazionale nella scena hip-hop italiana.
Non è solo un nome dietro le quinte: Shablo è un vero e proprio punto di riferimento per la musica urban. Oltre a essere un produttore, è un imprenditore che ha saputo creare realtà di successo, dando spazio a talenti come Sfera Ebbasta, Geolier e Gué.
Perché Shablo è così famoso? Dai primi beat alla fondazione di BHMG
Shablo ha iniziato come produttore indipendente, lavorando con artisti della scena underground italiana. Ma il salto di qualità arriva con la fondazione di Roccia Music, il collettivo creato da Marracash, che ha segnato un’epoca nell’hip-hop italiano.
Negli anni ha affinato il suo stile, collaborando con alcuni dei nomi più importanti della scena rap e trap. Ma il vero punto di svolta è arrivato con la Billion Headz Music Group (BHMG), l’etichetta che ha co-fondato insieme a Sfera Ebbasta e Charlie Charles.
BHMG non è solo un’etichetta discografica: è una macchina da hit. Con Shablo alla produzione, hanno visto la luce brani di successo come “M’ Manc” (feat. Geolier e Sfera Ebbasta) e album che hanno dominato le classifiche, come “Famoso” di Sfera Ebbasta.
La sua impronta nella musica italiana: più di un semplice produttore
Il motivo per cui Shablo è così influente è semplice: ha saputo portare la trap italiana a un livello superiore. Ha unito sonorità internazionali con lo stile italiano, creando un sound riconoscibile e di tendenza.
Oltre alla produzione musicale, ha lavorato dietro le quinte come manager e stratega, contribuendo a far crescere artisti e progetti discografici. Il suo talento nel capire cosa funziona sul mercato e anticipare le tendenze lo ha reso uno degli uomini più potenti della musica urban in Italia.
Shablo non è solo un produttore, ma un vero e proprio architetto della scena musicale italiana. Ha costruito carriere, lanciato hit e influenzato il modo in cui il pubblico percepisce la trap e il rap. Se oggi la trap italiana è un genere di punta, lo si deve anche al lavoro di Shablo, un professionista che ha trasformato i beat in business e la musica in un fenomeno culturale.
“Spirito libero” è la nuova street song di Shablo con Guè, Joshua e Tormento: dentro c’è anche Stevie Wonder
“Spirito libero” è il nuovo brano che segna la rinnovata collaborazione tra Shablo, Guè, Joshua e Tormento, già protagonisti sul palco di Sanremo con “La mia parola”. Stavolta, però, il produttore milanese compie un passo ulteriore: non solo mette insieme tre voci simbolo del rap italiano, ma recupera una perla nascosta di Stevie Wonder cantata in italiano e la trasforma nel cuore pulsante di una street song dallo spirito autenticamente black. Il brano, uscito il 9 maggio, rappresenta una dichiarazione d’intenti e un omaggio profondo a una stagione irripetibile della musica.
Il campionamento scelto è tratto da “Non sono un angelo”, adattamento italiano del celebre brano “I’m Wondering” del 1969. Un sample che si incastra perfettamente nel concept musicale e testuale del pezzo, e che Stevie Wonder ha personalmente approvato.
A guidare questo nuovo percorso musicale è una riflessione profonda su ciò che la musica può (e deve) ancora comunicare. In un’intervista, Shablo racconta il bisogno di riappropriarsi del “messaggio”, inteso non come slogan, ma come spinta espressiva che dia senso alla produzione artistica.
Oggi il mercato è dominato dai numeri, ma per me è diventato fondamentale tornare all’origine, al momento in cui mi sono innamorato del rap, della scoperta e della libertà creativa.
È da questa esigenza che nasce il suo nuovo progetto. Non solo un brano, ma un manifesto. “Spirito libero” si inserisce perfettamente in questa visione, come seguito naturale di “La mia parola”: se a Sanremo l’intento era quello di definire una direzione, qui si allarga l’orizzonte, si scardinano i limiti, si eludono i confini della “street” per portare il rap in territori nuovi, contaminati dal soul e dal jazz.
Shablo non nasconde l’influenza che Stevie Wonder ha avuto nella sua formazione, come racconta lui stesso:
Il primo disco che comprai fu Talking Book nel 1972. Lo vidi in Argentina, fu uno dei concerti più belli della mia vita. La sua musica è in grado di mettere d’accordo chiunque. Rappresenta una spiritualità, una profondità, che oggi si è persa. Ecco perché omaggiarlo ha per me un significato fortissimo.
Il testo di “Spirito libero”
Sai che non sono un angelo (Oh no) (Un angelo)
Non sono un angelo (Ah-ah, ah-ah)
Io sono qui sulla Terra a costo
Di rischiare per la mia soul
Baby, un angelo (Oh no) (Un angelo)
Non sono un angelo (Ah-ah, ah-ah)
È così, non ci posso fare molto
E qui nessun altro può (Uff, yeah, uff, ah)
[Strofa 1: Guè]
Baby, lo sai che non sono un angelo (Oh no)
Sono un bastardo postato all’angolo (Ah-ah)
Ma per ogni donna io so che piangerò
Ho pianto pure per la tua (Ahah)
In stanza la aiuto a slacciare il sandalo (Uff, oh)
Sono un savage, sono un vandalo (Uff, ah, uff, ah)
One for the money, two for the show
Il diavolo vuole comprarmi l’anima, che scandalo
[Strofa 2: Tormento]
Uh, Dio ti ha fatta perfetta
Bad bitch gangsta da perdere la testa (Damn)
Sangue freddo, gioco a carte scoperte
Calda come l’inferno, senza più certezze (Seh)
La vita lascia ferite aperte
Un bisturi che affonda come burro sulla pelle (Oh my God)
La nostra storia è un best seller (Seh)
Ma il mio cuore è ghiacciato, Rockefeller
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Salmo
[Ritornello: Joshua & Tormento]
Non sono un angelo (No, no)
Non sono un angelo (Nah)
Io sono qui sulla Terra a costo
Di rischiare per la mia soul (Seh, seh)
Baby, un angelo (Un angelo)
Non sono un angelo (Yeah)
È così, non ci posso fare molto
E qui nessun altro può (Ahah) (Eheheh) (Seh)
[Strofa 3: Tormento & Guè]
Oh my God, scacciato dal paradiso
Come Lucifero sono spirito libero (Lo sai)
Ho lasciato andare tutti i dubbi e gli ostacoli (Seh) (Uh)
Mai più colpevole, non credo più ai miracoli (Nah, nah)
Perse le ali, caduto all’inferno (Damn)
Pulp Fiction, Samuel L. Jackson (Uah) (Uoh)
Curve pericolose, pelle color sabbia (Uah)
Baci al veleno le tue labbra (Yes, yo)
[Strofa 4: Guè]
Parlo al contrario, leggo la tua mente
Già lo sapevi, baby, l’inferno è più divertente (Uh)
Lancia le mani in aria, Day-Date
Facciamo un party da farci invidiare dagli dei
Nella city sono sere calde
Noi dannati, già bannati dalle sfere alte (Yeah)
Dell’angelo sai che ho solo la G
Ma dammi un’occasione, ora sono fuori di qui
[Pre-Ritornello: Joshua & Guè]
E dimmi dove vai, se qui non c’è rimasto niente (Oh no)
Adesso che cerchi delle ali che io non ho (Ah-ah)
E tanto poi lo so che cosa fai se non ci credi più (Non ci credi, no)
Insegui le clouds con gli dei come un angelo (Let’s go) (Let’s go)
[Ritornello: Joshua]
Non sono un angelo (No, no)
Non sono un angelo (Nah)
Io sono qui sulla Terra a costo
Di rischiare per la mia soul (Seh, seh)
Baby, un angelo (Un angelo)
Non sono un angelo (Yeah)
È così, non ci posso fare molto
E qui nessun altro può (Ahah, seh)
[Outro: Joshua]
Un angelo (Nah)
I can’t stop loving you
I can’t stop loving you, baby (Seh, seh)
Un angelo (Yeah)
No, no, no, no, no (Ahah, seh)
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