Bari, pestaggio davanti al figlio: tre arresti, uno è il padre del bambino. È accusato di una precedente aggressione

L’inchiesta della Digos sul pestaggio avvenuto domenica fuori dallo stadio San Nicola di Bari produce già i primi tre arresti, tutte per il reato di rissa pluriaggravata. La violenza è stata ripresa in un video diventato virale, che mostra l’aggressione brutale ai danni di un uomo sotto gli occhi di suo figlio, che scoppia in […] L'articolo Bari, pestaggio davanti al figlio: tre arresti, uno è il padre del bambino. È accusato di una precedente aggressione proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mag 6, 2025 - 17:13
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Bari, pestaggio davanti al figlio: tre arresti, uno è il padre del bambino. È accusato di una precedente aggressione

L’inchiesta della Digos sul pestaggio avvenuto domenica fuori dallo stadio San Nicola di Bari produce già i primi tre arresti, tutte per il reato di rissa pluriaggravata. La violenza è stata ripresa in un video diventato virale, che mostra l’aggressione brutale ai danni di un uomo sotto gli occhi di suo figlio, che scoppia in un pianto disperato prima di essere portato via da alcuni presenti. Uno dei tre arrestati, tutti originari di Toritto (33, 41 e 49 anni), è proprio il padre del bambino: l’uomo è accusato di una precedente aggressione che sarebbe stata all’origine del successivo pestaggio.

Secondo una prima ricostruzione, il padre è stato picchiato mentre tentava di rientrare nello stadio per prendere lo zainetto lasciato in tribuna. Qualcos’altro però potrebbe essere la ragione dell’aggressione. Il tutto è avvenuto durante il match contro il Pisa e la protesta della Curva Nord del Bari contro la società, ma il pestaggio sarebbe estraneo alle dinamiche del tifo organizzato, come ha spiegato l’avvocato Claudio Solazzo, difensore del padre. Anche la stessa Curva Nord in un comunicato aveva condannato l’episodio, sostenendo la totale estraneità ai fatti. “Si tratta di questioni personali”, ha detto il legale a Repubblica. I due presunti responsabili del pestaggio sono stati identificati. La polizia però sta indagando anche su un’altra aggressione ai danni di un’intera famiglia, filmata e avvenuta sotto gli occhi di un minorenne all’interno dello stadio San Nicola.

La nota della Questura di Bari ricostruisce quanto accaduto domenica pomeriggio: “La tifoseria organizzata barese, nell’ambito di una contestazione da diverso tempo in atto nei confronti della presidenza della società, dopo aver avuto regolarmente accesso all’interno dell’impianto sportivo, ha raggiunto gli spalti della curva nord superiore senza vessilli e bandiere, esponendo solo uno striscione. Alle 15.25, in maniera coordinata e programmata, gli appartenenti ai principali gruppi ultras hanno abbandonato lo stadio e circa 300 di loro si sono radunati nello spazio adibito a parcheggio antistante la curva nord. A seguire, la maggior parte degli ultras ha raggiunto il parcheggio antistante la tribuna d’onore, posizionandosi innanzi al varco di accesso numero 1 ove è stata inscenata una ulteriore contestazione“. Parallelamente, “nell’area di parcheggio della curva nord, si è registrato un violento tafferuglio tra più soggetti, sedato solo dall’intervento di alcune pattuglie della Polizia di Stato, che identificano uno dei protagonisti. Le immagini diffuse dai canali social riprendono una violenta aggressione subita da un soggetto che in quel momento si trova vicino ad un bambino in lacrime. Si tratta purtuttavia solo di immagini che riprendono solo una parte degli accadimenti“.

Gli uomini della Digos infatti hanno analizzato le immagini registrate dalle telecamere a circuito chiuso dello stadio San Nicola, utili per “ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e, allo stato, identificare compiutamente tre dei responsabili”. Pochi minuti prima del pestaggio, spiega la Questura, “avviene una lite che vede coinvolti due dei tre odierni arrestati – la presunta vittima dell’aggressione, padre del minore ed un altro tifoso -. Nell’occasione è proprio il primo che sferra un micidiale colpo al viso del rivale, che crolla in terra, mentre il primo continua a colpirlo fino a quando non intervengono i presenti, arrestandone la violenza. È l’episodio che scatena poi altri due eventi. Circa un paio di minuti dopo, infatti, l’aggressore, che nel frattempo si è spostato di alcuni metri, viene circondato da un gruppetto di almeno quattro persone ed a sua volta fatto bersaglio di calci e pugni. Questa seconda fase, che avviene dietro un automezzo ivi parcheggiato, dura pochi secondi. Subita dopo la vittima si divincola dai suoi assalitori (è questo il momento ripreso dalla parte iniziale del video amatoriale diffuso dai social) e si avvicina al figlio minore che assiste alla scena. Viene quindi nuovamente aggredito, in sequenza, da altre due persone. Uno di questi è colui che ha subito il primo colpo al viso, che ne frattempo si è rialzato. A seguire v’è l’arrivo degli agenti di Polizia che interrompono l’aggressione e fermano e identificano uno dei protagonisti”.

Questa è la ricostruzione emersa dalle indagini. La nota della Questura sottolinea poi l’aspetto più triste di questa vicenda: “A tutti gli episodi di violenza ha assistito inerme il minore“.

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