Azimut, “House of Financial Leader”: la storia di Marco Alessio
Paolo Martini, ceo di Azimut Holding, torna con un nuovo appuntamento della sua rubrica social intitolata “House of Financial Leader”, che vede come protagonista della storia Marco Alessio. “C’era un tempo in cui Marco pensava che il suo futuro sarebbero state la filosofia e la storia. Vedeva il mondo come un grande racconto da interpretare. Al momento di scegliere... Leggi tutto

Paolo Martini, ceo di Azimut Holding, torna con un nuovo appuntamento della sua rubrica social intitolata “House of Financial Leader”, che vede come protagonista della storia Marco Alessio.
“C’era un tempo in cui Marco pensava che il suo futuro sarebbero state la filosofia e la storia. Vedeva il mondo come un grande racconto da interpretare. Al momento di scegliere il suo percorso universitario, un documentario sulla dinastia Rothschild gli ha acceso una scintilla diversa: la curiosità verso ciò che muove il mondo oggi – i mercati finanziari, le persone, le loro scelte economiche.
Inizia così un viaggio non meno affascinante: la laurea a pieni voti alla Bocconi, una tesi in strategia aziendale e poi un cammino professionale che lo ha portato dalle sale operative di importanti banche internazionali alla gestione patrimoniale per clienti di altissimo profilo. Ogni scelta è stata mossa da un’urgenza personale: imparare, capire, anticipare i trend rimanendo connesso alle persone.
Perché Marco non ha mai dimenticato ciò che lo aveva affascinato degli studi classici: l’uomo al centro di tutto. E anche nel mondo dei numeri, il suo approccio è sempre rimasto umano, empatico, capace di ascolto. Quando nel 2018 è approdato in Azimut, ha intravisto la possibilità di esprimere finalmente i suoi valori più autentici, l’indipendenza intellettuale e la spinta verso l’innovazione. Qui ha trovato un terreno fertile per rilanciare il servizio di consulenza evoluta sviluppando nuove strategie d’investimento e promuovendo un approccio dinamico e personalizzato.
Ma c’è anche un altro aspetto che definisce Marco: uno schema mentale libero, indipendente, non sempre facile da incasellare. Una vis polemica costruttiva, che nasce dalla voglia di proporre nuove idee e percorrere strade alternative. Una qualità spesso percepita come elemento destabilizzante dalle strutture più tradizionali, ma che è il cuore pulsante della sua visione. Come quando, anni fa, propose la creazione di un hedge fund specializzato sul trading in valute estere: un’idea innovativa che fu respinta, forse perché troppo avanti per i tempi. Eppure la storia gli avrebbe dato ragione. È questa voglia di anticipare i tempi che oggi lo avvicina al progetto TNB, riconoscendovi un contesto dove l’indipendenza di pensiero è una risorsa, non un ostacolo.
Sul campo da basket ha imparato il valore del sacrificio, la forza del gioco di squadra e l’umiltà di affrontare vittorie e sconfitte. Nella musica ha trovato un altro rifugio e un’altra guida: da Mozart e l’opera lirica, al jazz fino alla potenza del rock. E poi c’è Giorgio Gaber, che Marco ammira profondamente: la sua capacità di cogliere le contraddizioni dell’uomo moderno, con ironia e comprensione.
Marco Alessio è, in fondo, un curioso instancabile. Un uomo che ha saputo unire tecnica e intuizione, rigore e umanità. Uno che ha scelto la finanza, sì, ma per parlare con le persone, ascoltarle, aiutarle a orientarsi nel mare complesso dell’economia. Per tutto questo, non può che accettare una sfida così stimolante come quella di TNB”.