Aprire Partita IVA Amministratore di condominio
Se desideri diventare amministratore di condominio, uno dei primi passi fondamentali è aprire una Partita IVA. Dal 2012, con l’introduzione della Riforma del Condominio, per gestire più di quattro unità immobiliari è obbligatorio operare con una propria Partita IVA.In questo articolo vedremo: come aprire la Partita IVA Amministratori di condominio, il codice ATECO da utilizzare, […] L'articolo Aprire Partita IVA Amministratore di condominio proviene da Il Commercialista Online.

Se desideri diventare amministratore di condominio, uno dei primi passi fondamentali è aprire una Partita IVA. Dal 2012, con l’introduzione della Riforma del Condominio, per gestire più di quattro unità immobiliari è obbligatorio operare con una propria Partita IVA.
In questo articolo vedremo: come aprire la Partita IVA Amministratori di condominio, il codice ATECO da utilizzare, i costi e le tasse da considerare.
Come aprire Partita IVA Amministratore di condominio?
Per aprire la Partita IVA dovrai compilare e trasmettere all’Agenzia delle Entrate il modello AA9/12, specificando i tuoi dati personali, l’attività svolta e il regime fiscale scelto.
L’attività di amministratore di condominio rientra tra le professioni senza albo, quindi non è necessaria l’iscrizione a un Ordine. Tuttavia, è consigliabile seguire un corso di formazione specifico per acquisire le competenze necessarie alla gestione di immobili e condomini.
Inoltre, essendo un libero professionista, dovrai iscriverti alla Gestione Separata INPS, che prevede il pagamento di contributi previdenziali.
Quale Codice Ateco scegliere?
L’amministratore di condominio deve indicare il seguente Codice Ateco:
68.32.00 – Amministrazione di condomini e gestione di beni immobili per conto terzi
Questo codice classifica l’attività di gestione di immobili e condomini e consente di operare regolarmente sotto il profilo fiscale e contributivo.
Costi per aprire Partita IVA come amministratore di condominio
L’apertura della Partita IVA in sé è gratuita, ma dovrai considerare i seguenti costi:
- Contributi INPS
iscrizione alla Gestione Separata INPS con un’aliquota del 26,07% sul reddito imponibile - Imposte
dipendono dal regime fiscale scelto:- Regime Forfettario: imposta sostitutiva al 5% per i primi 5 anni (se ne hai diritto), poi al 15%
- Regime Semplificato: tassazione con IRPEF, addizionali e altre imposte
- Commercialista
sebbene sia possibile gestire autonomamente la Partita IVA, è consigliabile affidarsi a un esperto contabile per evitare errori fiscali e contributivi.
Quale regime fiscale scegliere?
Una delle decisioni più importanti riguarda il regime fiscale. Ecco le differenze principali:
Regime Forfettario
- Limite di fatturato: massimo 85.000 euro annui
- Imposta sostitutiva: 5% per i primi 5 anni (se si rispettano i requisiti), poi 15%
- Coefficiente di redditività: 86%
- Esenzione IVA: non si applica IVA in fattura
- No ritenuta d’acconto
- No obbligo di spesometro
Vantaggi: tassazione ridotta e minori adempimenti burocratici
Svantaggi: non è possibile dedurre i costi reali sostenuti per l’attività
Regime Semplificato
- Limite di fatturato: massimo 500.000 euro per servizi, 800.000 euro per altre attività
- Tassazione IRPEF progressiva (23%-43%)
- Applicazione IVA in fattura
- Ritenuta d’acconto del 20% applicata dai clienti
- Obbligo di spesometro
Vantaggi: possibilità di dedurre tutte le spese aziendali
Svantaggi: maggiori adempimenti fiscali e aliquote più alte rispetto al forfettario
Tasse e contributi per amministratori di condominio
Un amministratore di condominio paga due tipologie di tasse:
- Imposta sostitutiva o IRPEF, in base al regime fiscale scelto
- Contributi INPS, calcolati sul reddito imponibile
Esempio di tassazione in Regime Forfettario
Se fatturi 30.000 euro all’anno:
- Reddito imponibile: 30.000 x 86% = 25.800 euro
- Imposta sostitutiva (15%): 3.870 euro
- Contributi INPS (26,07%): 6.726 euro
Scadenze fiscali principali
- 30 giugno: saldo tasse e primo acconto
- 30 novembre: secondo acconto tasse
Quando conviene il Regime Forfettario?
Il Regime Forfettario conviene se:
- Hai spese contenute, poiché non puoi dedurle
- Il tuo fatturato è inferiore a 85.000 euro
- Vuoi semplificare la gestione fiscale ed evitare la ritenuta d’acconto
ATTENZIONE: se hai spese elevate per la tua attività, il Regime Semplificato potrebbe risultare più vantaggioso, perché ti permette di dedurre tutti i costi reali.
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