Apple fa felice Trump: 500 miliardi di investimenti negli USA
La casa di Cupertino ha annunciato un piano di investimenti da 20 mila assunzioni che riporterà parte della sua produzione negli Stati Uniti.

Investimento da 500 miliardi di dollari e 20 mila assunzioni annunciati da Apple, scelta da molti indicata come conseguenza delle politiche di Donald Trump di spingere le aziende statunitense a riportare in patria le loro produzioni attualmente all’estero.
L’annuncio della casa di Cupertino è arrivato oggi nel corso della giornata e arriva dopo che lo stesso Trump aveva anticipato le mosse dell’azienda nel corso di un raduno con i governatori, affermando che lo stesso amministratore delegato di Apple, Tim Cook, gli aveva promesso lo spostamento della produzione dal Messico agli Stati Uniti.
Nei 500 miliardi sono previsti include migliaia di fornitori in tutti i 50 stati, l’occupazione diretta, l’infrastruttura e i datacenter di Apple Intelligence, le strutture aziendali e le produzioni di Apple TV+ in 20 stati.
"Siamo ottimisti sul futuro dell'innovazione americana e siamo orgogliosi di basarci sui nostri investimenti statunitensi di lunga data con questo impegno per il futuro del nostro paese", scrive Cook nella nota.
"Dal raddoppio del nostro Advanced Manufacturing Fund alla creazione di tecnologia avanzata in Texas, siamo entusiasti di espandere il nostro supporto alla produzione americana e continueremo a lavorare con persone e aziende in tutto il paese per contribuire a scrivere uno straordinario nuovo capitolo nella storia dell'innovazione americana", ha aggiunto il manager.
Si tratta del “maggior impegno di spesa di sempre”, sottolineano da Apple, che comprende la creazione di un nuovo stabilimento di produzione a Houston per la fabbricazione di server a supporto di Apple Intelligence.
La società raddoppierà da 5 a 10 miliardi il suo US Advance Manufacturing Fund, creerà un’accademia nel Michigan per formare la prossima generazione di costruttori statunitensi e “aumenterà i suoi investimenti in ricerca e sviluppo negli USA per supportare campi all’avanguardia come l’ingegneria del silicio”.
L’aumento del fondo comprende “un impegno multimiliardario” per produrre silicio avanzato nella struttura Fab 21 di TSMC in Arizona, per il quale Apple rappresenta il cliente principale, mentre attualmente i chip vengono prodotti soprattutto a Taiwan o in altre fabbriche asiatiche.
L'analista di Wedbush Dan Ives, che ha un rating outperform e un obiettivo di prezzo di 325 dollari sulle azioni Apple (oggi scambiate a 243 dollari), ha definito la decisione “intelligente arrivata al momento giusto".
"Riteniamo che questa sia stata una mossa strategica da parte di Cook & Co. per continuare a diversificare la sua strategia di produzione sia negli Stati Uniti che a livello globale, giocando anche bene con il tema di investimento statunitense di Trump, dato il Progetto Stargate da 500 miliardi annunciato all'inizio di quest'anno", spiega l’analista.
"Cook continua a dimostrare di essere un politico al 10% e un CEO al 90%, e in momenti come questo utilizzerà i suoi forti legami a livello globale per assicurarsi che le acque siano più tranquille per Cupertino nonostante l'agitazione del mercato attorno alle iniziative di crescita di Apple con Trump che si dirige verso la minaccia dei dazi", conclude Ives.