Anders Arborelius, un Papa convertito al cattolicesimo
AGI - Un Papa convertito al cattolicesimo dopo essere stato luterano e per di più proveniente da un paese del Nord Europa dove i cattolici sono minoranza, quindi un grande esperto di ecumenismo? Lo svedese Anders Arborelius, monaco carmelitano, cioè di un ordine dedito principalmente alla spiritualità, è stato membro della chiesa luterana e si è convertito a 20 anni al cattolicesimo. Un'altra particolarità del porporato scandinavo: è stato il primo cardinale svedese della Storia, dai tempi della riforma luterana, e primo cardinale dei Paesi nordici europei. Figura unica nella storia recente della Chiesa Cattolica Il cardinale Anders Arborelius, vescovo di Stoccolma quasi a fine mandato avendo raggiunto i 75 anni, rappresenta una figura unica nella storia recente della Chiesa Cattolica: primo vescovo cattolico di origine svedese dai tempi della Riforma luterana e primo cardinale proveniente dai Paesi nordici europei. Uomo di profonda spiritualità e dal tratto mite e dialogante, ha saputo incarnare la missione pastorale in un contesto secolarizzato, tenendo viva la luce del Vangelo nel cuore del Nord Europa. Biografia e conversione Nato il 24 settembre 1949 a Sorengo, in Svizzera, da genitori svedesi, è cresciuto a Lund, in Svezia. Battezzato nella comunità luterana, da giovane non si mostrava particolarmente coinvolto nella vita religiosa. Tuttavia, il contatto con la tradizione cattolica ha risvegliato in lui una profonda attrazione spirituale, che lo ha condotto alla conversione al cattolicesimo nel 1969, a vent'anni. Due anni più tardi entra nell'Ordine dei Carmelitani Scalzi, affascinato dalla spiritualità di santa Teresa di Lisieux (santa Teresina di Gesù Bambino), scoperta attraverso la lettura della "Storia di un'anima". I voti perpetui li pronuncia a Bruges, in Belgio, dove studia teologia. Successivamente perfeziona la sua formazione alla Pontificia Facoltà Teologica Teresianum di Roma. Ordinato sacerdote a Malmo l'8 settembre 1979, ha vissuto a lungo nel convento carmelitano di Norraby, nel sud della Svezia. Nomina a Vescovo di Stoccolma Il 17 novembre 1998 è nominato Vescovo di Stoccolma da Giovanni Paolo II. Riceve l'ordinazione episcopale il 29 dicembre dello stesso anno nella cattedrale di Sant'Enrico da monsignor Hubertus Brandenburg, che già lo aveva ordinato sacerdote. Come motto episcopale sceglie "In laudem gloriae" - "A lode della sua gloria" - a indicare la centralità della lode a Dio come fondamento del cammino cristiano. Dal 2005 al 2015 è presidente della Conferenza Episcopale della Scandinavia, di cui oggi è vicepresidente. Ha svolto anche ruoli di rilievo nei dicasteri vaticani, come membro della presidenza del Pontificio Consiglio per la Famiglia e consultore del Pontificio Consiglio per i Laici. Impegno pastorale Il suo impegno pastorale si estende su tutto il territorio svedese, che Arborelius definisce "il Paese più secolarizzato d'Europa", ma in cui la Chiesa "cresce grazie all'immigrazione e alle conversioni". Il cardinale di Stoccolma ha promosso un'accoglienza generosa verso i migranti e una costante attenzione alle situazioni di povertà, come dimostra la sua partecipazione nel 2015 al documentario "The Indian Priest", incentrato sull'opera missionaria del carmelitano Raphael Curian. Una delle sue priorità è stata finora quella di costruire una Chiesa viva in una realtà minoritaria, capace di annunciare il Vangelo e accompagnare i fedeli nel cammino verso la santità, valorizzando al tempo stesso l'apertura spirituale della società svedese. Visita di Papa Francesco in Svezia Fondamentale, in questo senso, è stato l'evento della visita di Papa Francesco in Svezia il 31 ottobre e il 1 novembre 2016, in occasione della commemorazione dei 500 anni della Riforma luterana, che ha rappresentato un momento di svolta nel dialogo ecumenico. Arborelius è una figura di primo piano nell'ambito dell'ecumenismo. Ha promosso la partecipazione di tutte le confessioni cristiane - dai pentecostali all'antica Chiesa assira - nel Consiglio ecumenico svedese. Frutto visibile di questo impegno è stato il viaggio comune compiuto in Vaticano il 14 giugno 2023 da una delegazione mista di cattolici e luterani per incontrare il Santo Padre. Nomina a cardinale Papa Francesco lo ha creato cardinale nel Concistoro del 28 giugno 2017, assegnandogli il Titolo di Santa Maria degli Angeli. La sua nomina ha testimoniato un forte segno di attenzione da parte della Chiesa universale verso le periferie geografiche e spirituali, e un riconoscimento della testimonianza discreta ma incisiva di un pastore che, con lo stile del Carmelo, ha saputo coniugare silenzio e parola, preghiera e azione, fedeltà e apertura. Evangelizzazione e ruolo degli immigrati Arborelius rappresenta di fatto un punto di riferimento per una Chiesa chiamata a vivere con mitezza e coraggio nelle pieghe della modernità, senza mai perdere la rotta della gloria di Dio. In un'intervista recente, Arborelius ha sottolineato l'importanza dell'evangeli

AGI - Un Papa convertito al cattolicesimo dopo essere stato luterano e per di più proveniente da un paese del Nord Europa dove i cattolici sono minoranza, quindi un grande esperto di ecumenismo? Lo svedese Anders Arborelius, monaco carmelitano, cioè di un ordine dedito principalmente alla spiritualità, è stato membro della chiesa luterana e si è convertito a 20 anni al cattolicesimo. Un'altra particolarità del porporato scandinavo: è stato il primo cardinale svedese della Storia, dai tempi della riforma luterana, e primo cardinale dei Paesi nordici europei.
Figura unica nella storia recente della Chiesa Cattolica
Il cardinale Anders Arborelius, vescovo di Stoccolma quasi a fine mandato avendo raggiunto i 75 anni, rappresenta una figura unica nella storia recente della Chiesa Cattolica: primo vescovo cattolico di origine svedese dai tempi della Riforma luterana e primo cardinale proveniente dai Paesi nordici europei. Uomo di profonda spiritualità e dal tratto mite e dialogante, ha saputo incarnare la missione pastorale in un contesto secolarizzato, tenendo viva la luce del Vangelo nel cuore del Nord Europa.
Biografia e conversione
Nato il 24 settembre 1949 a Sorengo, in Svizzera, da genitori svedesi, è cresciuto a Lund, in Svezia. Battezzato nella comunità luterana, da giovane non si mostrava particolarmente coinvolto nella vita religiosa. Tuttavia, il contatto con la tradizione cattolica ha risvegliato in lui una profonda attrazione spirituale, che lo ha condotto alla conversione al cattolicesimo nel 1969, a vent'anni. Due anni più tardi entra nell'Ordine dei Carmelitani Scalzi, affascinato dalla spiritualità di santa Teresa di Lisieux (santa Teresina di Gesù Bambino), scoperta attraverso la lettura della "Storia di un'anima". I voti perpetui li pronuncia a Bruges, in Belgio, dove studia teologia. Successivamente perfeziona la sua formazione alla Pontificia Facoltà Teologica Teresianum di Roma. Ordinato sacerdote a Malmo l'8 settembre 1979, ha vissuto a lungo nel convento carmelitano di Norraby, nel sud della Svezia.
Nomina a Vescovo di Stoccolma
Il 17 novembre 1998 è nominato Vescovo di Stoccolma da Giovanni Paolo II. Riceve l'ordinazione episcopale il 29 dicembre dello stesso anno nella cattedrale di Sant'Enrico da monsignor Hubertus Brandenburg, che già lo aveva ordinato sacerdote. Come motto episcopale sceglie "In laudem gloriae" - "A lode della sua gloria" - a indicare la centralità della lode a Dio come fondamento del cammino cristiano. Dal 2005 al 2015 è presidente della Conferenza Episcopale della Scandinavia, di cui oggi è vicepresidente. Ha svolto anche ruoli di rilievo nei dicasteri vaticani, come membro della presidenza del Pontificio Consiglio per la Famiglia e consultore del Pontificio Consiglio per i Laici.
Impegno pastorale
Il suo impegno pastorale si estende su tutto il territorio svedese, che Arborelius definisce "il Paese più secolarizzato d'Europa", ma in cui la Chiesa "cresce grazie all'immigrazione e alle conversioni". Il cardinale di Stoccolma ha promosso un'accoglienza generosa verso i migranti e una costante attenzione alle situazioni di povertà, come dimostra la sua partecipazione nel 2015 al documentario "The Indian Priest", incentrato sull'opera missionaria del carmelitano Raphael Curian. Una delle sue priorità è stata finora quella di costruire una Chiesa viva in una realtà minoritaria, capace di annunciare il Vangelo e accompagnare i fedeli nel cammino verso la santità, valorizzando al tempo stesso l'apertura spirituale della società svedese.
Visita di Papa Francesco in Svezia
Fondamentale, in questo senso, è stato l'evento della visita di Papa Francesco in Svezia il 31 ottobre e il 1 novembre 2016, in occasione della commemorazione dei 500 anni della Riforma luterana, che ha rappresentato un momento di svolta nel dialogo ecumenico. Arborelius è una figura di primo piano nell'ambito dell'ecumenismo. Ha promosso la partecipazione di tutte le confessioni cristiane - dai pentecostali all'antica Chiesa assira - nel Consiglio ecumenico svedese. Frutto visibile di questo impegno è stato il viaggio comune compiuto in Vaticano il 14 giugno 2023 da una delegazione mista di cattolici e luterani per incontrare il Santo Padre.
Nomina a cardinale
Papa Francesco lo ha creato cardinale nel Concistoro del 28 giugno 2017, assegnandogli il Titolo di Santa Maria degli Angeli. La sua nomina ha testimoniato un forte segno di attenzione da parte della Chiesa universale verso le periferie geografiche e spirituali, e un riconoscimento della testimonianza discreta ma incisiva di un pastore che, con lo stile del Carmelo, ha saputo coniugare silenzio e parola, preghiera e azione, fedeltà e apertura.
Evangelizzazione e ruolo degli immigrati
Arborelius rappresenta di fatto un punto di riferimento per una Chiesa chiamata a vivere con mitezza e coraggio nelle pieghe della modernità, senza mai perdere la rotta della gloria di Dio. In un'intervista recente, Arborelius ha sottolineato l'importanza dell'evangelizzazione come priorità per la Chiesa, specialmente in Europa: "L'evangelizzazione è una questione chiave, particolarmente necessaria in Europa, dove la Chiesa deve trovare il modo di portare il Vangelo in un ambiente secolare e materialista". Il cardinale carmelitano ha anche osservato che la Chiesa in Svezia è composta da una combinazione di convertiti svedesi e immigrati, riflettendo una realtà cosmopolita che rappresenta in miniatura la Chiesa globale".
Tensioni legate all'immigrazione
E parlando delle tensioni legate all'immigrazione in Svezia, Arborelius ha espresso preoccupazione per l'aumento del nazionalismo e della xenofobia: "In Occidente, incluso in Svezia, stiamo assistendo a un revival nazionalista, con alcuni che desiderano allontanare gli immigrati. Ho parlato con alcuni immigrati africani che hanno paura e non si sentono benvenuti". Per Arborelius è di grande importanza il ruolo degli immigrati nella società svedese, soprattutto in settori, come l'assistenza agli anziani, che dipendono fortemente dalla loro presenza.
Futuro della Chiesa e scelta del prossimo Papa
E prima di rinchiudersi nel Conclave, Arborelius ha affermato, riguardo al futuro della Chiesa e alla scelta del prossimo Papa: "Molte persone sentono che, anche nel mondo politico, abbiamo bisogno di qualcuno con coscienza, qualcuno che non cerchi solo accordi. Se vogliamo un mondo con pace e giustizia, abbiamo bisogno di una guida". Nella stessa intervista ha anche condiviso la sua esperienza personale come convertito e carmelitano, sottolineando come queste caratteristiche lo rendano un "outsider" nel Collegio dei Cardinali, ma anche un esempio della diversità e della periferia che Papa Francesco ha voluto valorizzare.