Fed, petrolio e Trump protagonisti dei mercati

L’apertura della settimana vede ancora una generale prudenza sui listini mondiali. Mentre la maggior parte delle borse asiatiche sono chiude per varie festività, le altre rimaste aperte segnalano incertezza e cautela. La questione dazi non solo continua a tenere banco sui mercati internazionali ma sembra ogni giorno arricchirsi di nuovi particolari, nessuno dei quali utile per tentare di ordinare il caos creatosi dopo le innumerevoli dichiarazioni del tycoon. Economia 3 Aprile 2025 “Trump pensa più che altro di giocare a scacchi” Pizzati, professore di Economia all'University of Southern California offre una panoramica più ampia 3 Aprile 2025 vino dazi donald trump Guarda ora L’ultima in ordine di tempo coinvolge Hollywood. Infatti il presidente USA sembra intenzionato a imporre dazi anche sull’industria del cinema e sui film in arrivo dagli altri paesi come scritto su suo social Truth. «Autorizzo il Dipartimento del Commercio e il Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti ad avviare immediatamente il processo per l’istituzione di una tariffa del 100% su tutti i film che arrivano nel nostro Paese e che sono prodotti in paesi stranieri» aggiungendo «L’industria cinematografica americana sta morendo molto rapidamente. Altri Paesi stanno offrendo ogni sorta di incentivo per attirare i nostri registi e i nostri studios». Economia 30 Aprile 2025 Le guidance non perdonano. Dalle banche alle auto, tutti temono i dazi Le trimestrali che stanno arrivando dimostrano che l’ottimismo resta cauto soprattutto sul futuro, ancora incerto 30 Aprile 2025 donald trump dazi tariffe Guarda ora Inoltre in un’intervista alla NBC News ha confermato la sua politica dei dazi difendendola dalle varie accuse di destabilizzazione dei mercati. Trump ha anche respinto le preoccupazioni secondo cui i dazi avrebbero potuto causare carenze di approvvigionamento minimizzando anche la possibilità di impatti negativi a lungo termine dei suoi dazi sull’economia statunitense.

Mag 5, 2025 - 10:54
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Fed, petrolio e Trump protagonisti dei mercati

L’apertura della settimana vede ancora una generale prudenza sui listini mondiali. Mentre la maggior parte delle borse asiatiche sono chiude per varie festività, le altre rimaste aperte segnalano incertezza e cautela. La questione dazi non solo continua a tenere banco sui mercati internazionali ma sembra ogni giorno arricchirsi di nuovi particolari, nessuno dei quali utile per tentare di ordinare il caos creatosi dopo le innumerevoli dichiarazioni del tycoon.

Economia
3 Aprile 2025
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L’ultima in ordine di tempo coinvolge Hollywood. Infatti il presidente USA sembra intenzionato a imporre dazi anche sull’industria del cinema e sui film in arrivo dagli altri paesi come scritto su suo social Truth.

«Autorizzo il Dipartimento del Commercio e il Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti ad avviare immediatamente il processo per l’istituzione di una tariffa del 100% su tutti i film che arrivano nel nostro Paese e che sono prodotti in paesi stranieri» aggiungendo «L’industria cinematografica americana sta morendo molto rapidamente. Altri Paesi stanno offrendo ogni sorta di incentivo per attirare i nostri registi e i nostri studios».

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30 Aprile 2025
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Inoltre in un’intervista alla NBC News ha confermato la sua politica dei dazi difendendola dalle varie accuse di destabilizzazione dei mercati. Trump ha anche respinto le preoccupazioni secondo cui i dazi avrebbero potuto causare carenze di approvvigionamento minimizzando anche la possibilità di impatti negativi a lungo termine dei suoi dazi sull’economia statunitense.

Report & analisi
18 Aprile 2025
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Intanto gli sguardi degli analisti saranno puntati sulla prossima riunione della Federal Reserve in agenda mercoledì. Le previsioni escludono un taglio dei tassi ma le parole del governatore della banca centrale USA assumeranno un peso rilevante all’interno della recente diatriba nata con il presidente USA che invoca a gran voce una politica monetaria accomodante e ampi tagli sul costo del denaro. In attesa delle decisioni della Fed il dollaro resta debole sull’euro mentre anche il bitcoin è in calo dell’1,1% a 94.615 dollari.

Economia
5 Aprile 2025
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Fari puntati anche sul settore petrolifero per più di un motivo. Il primo sarebbero le indiscrezioni secondo le quakli Shell potrebbe essere sul punto di acquisire Bp. Il secondo, invece, vede protagonista l’OPEC i cui membri avrebbero raggiunto un accordo per aumentare a giugno la produzione. Una decisione, questa, che ha portato ad un calo deciso delle quotazioni sul barile. Ma il calo potrebbe essere una caratteristica che accompagnerà il barile nei prossimi mesi secondo quanto delineato da Goldman Sachs. Gli analisti della banca d’affari, infatti, prevedono che quest’anno i prezzi del greggio e del Brent raggiungeranno rispettivamente una media di 59 e 63 dollari al barile.

Economia
12 Marzo 2025
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Nello specifico l’OPEC+ ha deciso di aumentare la produzione per il secondo mense consecutivo con un rialzo di 411.000 barili al giorno a giugno nonostante i timori di una possibile recessione in arrivo dettata dalle politiche protezioniste dell’amministrazione repubblicana che, secondo le proiezioni, rallenterà la domanda. Da qui il calo del 4% registrato nella giornata di ieri con il greggio statunitense sceso del 4,27%, a 55,80 dollari al barile poco dopo l’apertura delle contrattazioni mentre il Brent ha segnato un calo del 3,9%, a 58,90 dollari al barile. La scorsa settimana i colossi petroliferi Chevron ed Exxon hanno annunciato utili per il primo trimestre in calo rispetto allo stesso periodo del 2024 a causa del calo dei prezzi del petrolio.

Economia
31 Marzo 2025
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Guardando al panorama internazionale si segnala un crollo delle azioni australiane dopo la rielezione del primo ministro Anthony Albanese. Una conferma sulla continuità politica in un contesto di incertezza sulle prospettive macroeconomiche globali.

Il weekend, però, è stato contrassegnato da un’altra notizia che, sebbene prevedibile, ha comunque sorpreso gli analisti: sabato Warren Buffett ha annunciato il suo addio ai vertici del consiglio di amministrazione della Berkshire Hathaway a fine anno. A sostituirlo come CEO sarà Greg Abel. L’“Oracolo di Omaha” ha dichiarato che continuerà a “restare” per dare una mano, ma l’ultima parola sulle operazioni aziendali e sull’impiego del capitale spetterà ad Abel, 62 anni, attualmente vicepresidente delle attività non assicurative di Berkshire.

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