Dalla carenza di alloggi all’ansia: i programmi delle liste per le elezioni universitarie studentesche

Urne aperte per gli studenti di UniFi: mercoledì 14 e giovedì 15 maggio 2025 i ragazzi andranno alle urne per il rinnovo dei rappresentanti negli organi centrali e periferici

Mag 5, 2025 - 10:59
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Dalla carenza di alloggi all’ansia: i programmi delle liste per le elezioni universitarie studentesche

Firenze, 5 maggio 2025 – C’è chi invoca il ‘diritto alla movida’, chi chiede più punti pranzi attrezzati e chi propone di abolire il ‘linguaggio inclusivo’ nelle comunicazioni istituzionali. L’Università di Firenze si prepara alle elezioni studentesche: mercoledì 14 e giovedì 15 maggio 2025 i ragazzi andranno alle urne per il rinnovo dei rappresentanti negli organi centrali e periferici dell’Ateneo. Si vota dalle 9 alle 18, ma niente code ai seggi: le urne saranno virtuali, accessibili tramite la piattaforma online Eligo, utilizzando le credenziali universitarie.

In palio ci sono ruoli strategici: i rappresentanti eletti siederanno nel Senato Accademico, nel Consiglio di Amministrazione e nel Nucleo di Valutazione, ma anche nei Consigli di Dipartimento, di Scuola, di Corso di Studio e delle Scuole di Specializzazione. Possono partecipare al voto tutti gli studenti regolarmente iscritti all’anno accademico 2024-2025 e in regola con il pagamento della prima rata (o esonerati).

Le liste in corsa

A sfidarsi saranno sei liste, con idee e stili molto diversi ma con lo stesso obiettivo: rappresentare le esigenze e le istanze degli studenti in una fase complessa e piena di sfide, tra carenza di alloggi, stress accademico e trasformazioni profonde della vita universitaria. Eccole: Udu Firenze-Sinistra Universitaria, Obiettivo Studenti-Lista Aperta, Csx-Firenze, Fronte della gioventù comunista, Azione universitaria, Studenti di sinistra.

I programmi

Udu Firenze – Sinistra Universitaria porta avanti un programma incentrato sul benessere psicologico e la salute. Chiede presidi psicologici e sportelli antiviolenza in ogni plesso, corsi per i docenti sulla salute mentale e un impegno concreto contro i disturbi alimentari. Non mancano proposte pratiche: distribuzione gratuita di assorbenti e contraccettivi, più spazi studio e il rafforzamento dei trasporti pubblici. Ecco poi Obiettivo Studenti (Lista Aperta), che punta su un approccio pragmatico: mense più flessibili (pagamento solo per ciò che si consuma), microonde nei plessi per chi porta il pranzo da casa, riqualificazione degli spazi studio, prese elettriche e wi-fi funzionanti. Ma anche sport universitario, tirocini di qualità e un porta-pranzo sostenibile per le matricole. L’idea è quella di un’università “su misura” per chi la vive ogni giorno. Da parte sua, Csx invoca il diritto alla movida, inteso come “diritto alla condivisione, alla socialità, allo stare insieme la sera” e chiede anche una guardia medica per i fuorisede. Ancora, i candidati della lista promettono di battersi per avere più studentati pubblici e per l’abolizione dell’obbligo di frequenza, sommata all’obbligatorietà di sette appelli per corso. Questo per venire maggiormente incontro alle esigenze degli studenti.

Per quanto riguarda gli Studenti di Sinistra, nel loro programma si parla di benessere psicologico, con la proposta di dar vita ad un supporto gratuito e continuativo per far fronte ai crescenti stati di ansia e di fallimento purtroppo sempre più frequenti anche tra i giovanissimi. Ancora, gli SdS chiedono che scuola, università, sanità e trasporti siano gratuiti. “Solo così si parla di diritti”, sostengono. Tra le proposte, poi, il superamento del modello “di tirocinio inteso come sfruttamento” in modo da ridare dignità alla formazione pratica, la promozione dell’uso e della gestione autonoma degli spazi universitari e l’obbligatorietà di corsi di aggiornamento per i docenti sui metodi inclusivi. Ma gli SdS si spingono anche oltre, ribadendo il loro no all’ampliamento dell’aeroporto di Peretola e alle collaborazioni dell’ateneo “con entità coinvolte nel genocidio palestinese”.

Da parte sua, Azione Universitaria punta ad un modello alternativo di università, con le borse di studio che tornino ad essere “anche di merito, e non solo legate al reddito” e con un maggior collegamento tra percorso di studi e mondo del lavoro. Tra le richieste, poi, anche quella di abbonamenti agevolati per studenti pendolari. Non solo. La lista di centro-destra chiede anche di tenere fuori dalle aule “le follie legate all’ideologia gender” e dice basta “all’uso di simboli come schwa e asterischi nelle comunicazioni ufficiali”. Stop, dunque, al cosiddetto linguaggio inclusivo. Fronte della Gioventù Comunista, infine, si distingue per il suo programma dichiaratamente anticapitalista. Denuncia la mercificazione dell’istruzione, l’ingresso delle aziende nella didattica e la precarizzazione del lavoro accademico. Propone un’università popolare, con borse di studio vere, trasporti gratuiti e l’abolizione del numero chiuso.