Alessandro Miressi: “Lavoro per non essere cotto negli ultimi 10 metri. Fiducia importante in staffetta”
Nuova puntata di Swim Zone, approfondimento dedicato al nuoto in onda sul canale Youtube di OA Sport e condotta da Aglaia Pezzato ed Enrico Spada. Ospite d’eccezione è stato Alessandro Miressi, colonna portante della 4×100 stile libero azzurra, che si è un po’ raccontato ai nostri microfoni, pensando a quello che potrà essere il suo […]

Nuova puntata di Swim Zone, approfondimento dedicato al nuoto in onda sul canale Youtube di OA Sport e condotta da Aglaia Pezzato ed Enrico Spada. Ospite d’eccezione è stato Alessandro Miressi, colonna portante della 4×100 stile libero azzurra, che si è un po’ raccontato ai nostri microfoni, pensando a quello che potrà essere il suo percorso, senza però dimenticare da dove si è partiti.
“Mi sto allenando e prenderò parte a un collegiale a Soma Bay con il gruppo di velocisti gestito da Claudio Rossetto. Non è facile mentalmente gestire questa fase senza gare, ma agli Assoluti di Riccione non manca poi così tanto“, ha ammesso Miressi.
Il velocista piemontese è sicuramente tra i punti di forza di una staffetta 4×100 sl che da Tokyo 2021 sta mantenendo un livello di competitività notevolissimo: “Siamo un gruppo molto unito, dopo quanto accaduto a Tokyo abbiamo avuto maggiori consapevolezze, desiderosi di rivivere certe sensazioni. Ovviamente, nei singoli siamo forti, ma anche la fiducia che c’è tra noi è importante“, ha svelato l’azzurro.
Entrando maggiormente nel dettaglio: “Una buona relazione tra gli staffettisti può anche dare un pizzico di serenità in più nel momento in cui quando gareggi sai che se commetti un errore c’è un tuo compagno che può in qualche modo tamponare. Più di una volta in apertura di staffetta non ho aperto bene e allora i ragazzi sono stati bravi a metterci una pezza“.
Un ruolo particolare quel primo frazionista in staffetta, anche se Miressi ha avuto modo anche di cimentarsi in chiusura: “Sono due situazioni diverse. Come detto, se in prima frazione commetti un minimo errore, puoi mettere in difficoltà un tuo compagno che nuota in mezzo alle onde. La chiusura, invece, è qualcosa di stimolante, specialmente quando sono in ballo le medaglie e allora si tira fuori anche quello che non c’è“.
Si è approfondito anche il tema sul gruppo di lavoro a Torino, che si è allargato sempre di più: “Un gruppo molto forte sicuramente, che sta crescente. Antonio (Satta, ndr) riesce poi a gestire le diversità tecniche e caratteriali che ci sono tra noi. E’ molto bravo soprattutto dal punto di vista umano“:
A proposito di umanità, Miressi ha rivelato: “Sicuramente quando gareggio e non ottengo quello che voglio, dal punto di vista cronometrico ad esempio, sono molto severo come me stesso. Pretendo sempre di alzare l’asticella e per questo talvolta mi perdo. È un errore che ho fatto alcune volte in passato e su quest’aspetto devo migliorare“.
Mirex protagonista di una gara come i 100 stile libero che di anno in anno si è arricchita di volti nuovi: “Pan e Popovici hanno fatto cose stellari, ma anche immediatamente di loro si sono aggiunti altri e quindi il livello è molto alto. Ormai non si può fare come in passato, quando si poteva fare un passaggio controllato e un ritorno molto veloce. Tutti vanno forte fin da subito e in progressione. Per cui bisogna lavorare per essere veloce nella prima vasca, consumando il meno possibile, e poi partire con la progressione. Rianalizzando le mie gare io tendo troppo a strappare nel secondo 25, rischiando di essere cotto negli ultimi 10 metri. Un altro aspetto su cui sto lavorando“.
E in vista dei prossimi impegni: “Questa stagione me la sto vivendo tranquillamente, non penso che tra tre anni ci saranno le Olimpiadi Los Angeles, ma ragiono stagione dopo stagione. Quest’anno l’obiettivo sono i Mondiali a Singapore ed è lì che voglio andar forte“.
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