Aglio orsino: questo è il periodo ideale per piantarlo (tutti i trucchi e consigli per coltivarlo e usarlo in cucina)

Tra le specie erbacee spontanee che possiamo trovare in natura ve n’è una perenne dalle mille proprietà. I suoi fiori sembrano piccole stelle bianche e le sue foglie lunghe e carnose possono essere usate per insaporire diverse pietanze. Stiamo parlando dell’aglio orsino, Allium ursinum, una pianta che cresce nei boschi, ma che possiamo coltivare anche in...

Apr 4, 2025 - 11:25
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Aglio orsino: questo è il periodo ideale per piantarlo (tutti i trucchi e consigli per coltivarlo e usarlo in cucina)

Tra le specie erbacee spontanee che possiamo trovare in natura ve n’è una perenne dalle mille proprietà. I suoi fiori sembrano piccole stelle bianche e le sue foglie lunghe e carnose possono essere usate per insaporire diverse pietanze. Stiamo parlando dell’aglio orsino, Allium ursinum, una pianta che cresce nei boschi, ma che possiamo coltivare anche in giardino o sul balcone.

Se la semina richiede naturalmente molta pazienza e i primi risultati si vedono dopo un paio d’anni, possiamo scegliere invece i bulbi e o direttamente le piantine per coltivare il nostro aglio selvatico. I primi vanno piantati in autunno mentre per le piante il periodo migliore è proprio la stagione primaverile.

Non resta che rivolgerci a un vivaio di fiducia e a un negozio specializzato in giardinaggio, acquistare le piantine di aglio orsino e metterle a dimora. Non sradichiamo le piante di aglio orsino dai boschi, lasciamole lì dove sono. Eviteremo anche il rischio di confondere la specie con il mughetto per esempio, le cui foglie sono velenose.

Come coltivare l’aglio orsino

Possiamo coltivare l’aglio orsino in vaso o direttamente nel nostro orto inserendole nel terreno fino al colletto. Usiamo un terriccio molto ricco. Ricordiamoci che questa pianta erbacea non gradisce il sole diretto e darà molte soddisfazioni se le offriamo una posizione con un po’ d’ombra.

Importante è distanziare bene le piantine l’una dall’altra. Facciamole respirare, concedendo loro almeno 10 cm di distanza e assicuriamoci che il terriccio sia sempre leggermente umido, annaffiando all’occorrenza. Occhio però al ristagno d’acqua che può provocare il marciume radicale e far perire le piante.

Raccolta foglie e fiori

Le foglie dell’aglio orsino possono essere raccolte per tutta la stagione anche se sarebbe meglio fare attenzione quando si hanno giovani piantine. L’aglio orsino fiorisce verso la fine della primavera e l’inizio dell’estate, anche i fiori possono essere utilizzati per preparare, ad esempio, tisane dal gusto molto particolare.

Quali problemi può avere l’aglio orsino

Nonostante sia una pianta relativamente resistente, l’aglio orsino può incontrare alcuni problemi durante la coltivazione. L’eccesso di umidità può portare a marciume dei bulbi, soprattutto in terreni pesanti con scarso drenaggio. In questi casi, è consigliabile migliorare il drenaggio del suolo aggiungendo sabbia o ghiaia fine.

Al contrario, periodi prolungati di siccità possono causare l’ingiallimento precoce delle foglie. Le lumache e le chiocciole possono rappresentare un problema, soprattutto per le giovani piantine. Metodi di controllo biologico, come barriere fisiche o trappole per lumache, sono preferibili rispetto all’uso di pesticidi.

È importante sottolineare che l’aglio orsino può essere confuso con piante tossiche come il mughetto (Convallaria majalis) o il colchico (Colchicum autumnale). Prima di raccogliere piante selvatiche, è fondamentale una corretta identificazione basata su caratteristiche distintive come l’odore agliaceo delle foglie quando vengono strofinate.

L’aglio orsino in cucina: usi e ricette

L’aglio orsino rappresenta un tesoro gastronomico primaverile, con un profilo aromatico che ricorda l’aglio comune ma con caratteristiche distintive che lo rendono unico. Il suo sapore è più delicato e fresco, con note leggermente dolci e meno pungenti rispetto all’aglio tradizionale. Questa peculiarità lo rende particolarmente versatile in cucina, adatto sia a piatti in cui si desidera un sentore agliaceo più sottile, sia come protagonista che sa farsi apprezzare senza sovrastare gli altri ingredienti. La brevità della sua stagione, che va generalmente da marzo a giugno, lo rende ancora più prezioso.

Come preparare le foglie fresche

Prima di utilizzare l’aglio orsino in cucina, è necessaria una corretta preparazione. Le foglie vanno accuratamente lavate sotto acqua corrente per rimuovere eventuali residui di terra e piccoli insetti. È consigliabile immergerle brevemente in acqua fredda con un cucchiaio di bicarbonato, risciacquarle abbondantemente e poi asciugarle delicatamente con un canovaccio pulito o carta assorbente. Per preservarne l’aroma, è preferibile tagliare le foglie con un coltello affilato piuttosto che sminuzzarle eccessivamente. A seconda della ricetta, le foglie possono essere utilizzate intere, tagliate a listarelle o finemente tritate. I gambi, sebbene commestibili, sono spesso più fibrosi e possono essere utilizzati per aromatizzare brodi e zuppe, da rimuovere prima di servire.

Come preparare il pesto di aglio orsino

pesto all'aglio orsino

Una delle preparazioni più celebri è senza dubbio il pesto di aglio orsino, una variante primaverile del classico pesto ligure. Per prepararlo, si tritano finemente le foglie fresche di aglio orsino e si pestano in un mortaio con pinoli o noci, formaggio grana grattugiato, un pizzico di sale e olio extravergine d’oliva di qualità. La consistenza può essere regolata aggiungendo gradualmente l’olio fino a ottenere la densità desiderata. Questo pesto può essere utilizzato per condire la pasta, come base per crostini, per insaporire minestre.

Si conserva in frigorifero per alcuni giorni, coperto con un sottile strato di olio per prevenire l’ossidazione, oppure può essere congelato in piccole porzioni per prolungarne la disponibilità oltre la stagione.

Burro e oli aromatizzati

burro all'aglio orsino

Un modo semplice ma efficace per catturare l’aroma dell’aglio orsino è preparare burro o oli aromatizzati. Per il burro, si tritano finemente le foglie fresche e si incorporano in burro ammorbidito a temperatura ambiente, aggiungendo eventualmente scorza di limone grattugiata o erbe aromatiche complementari come timo o maggiorana. Il composto va poi avvolto in carta da forno, formando un cilindro che può essere refrigerato o congelato per un uso successivo. Questo burro aromatico è perfetto per accompagnare le verdure alla griglia, o semplicemente spalmato su una fetta di pane tostato.

Per quanto riguarda l’olio, le foglie vengono leggermente appassite e poi immerse in olio extravergine d’oliva di alta qualità. Dopo alcuni giorni di infusione al buio, l’olio assorbirà gli aromi e potrà essere filtrato e conservato in bottiglie scure, da utilizzare per condire insalate, zuppe o piatti già pronti.

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