Aeroporto più caro al mondo, per acquistare l’acqua servono 9 euro

Prezzi da capogiro all’aeroporto di Istanbul: acqua a 9 e croissant alla cifra impressione di 17 euro. La società di gestione si difende, ma i conti non convincono i viaggiatori

Apr 22, 2025 - 18:50
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Aeroporto più caro al mondo, per acquistare l’acqua servono 9 euro

Un croissant a 17 euro, una bottiglietta d’acqua a 9, una lasagna da 90 grammi venduta a 24,5 euro. Non è il menu di un resort di lusso, ma la realtà quotidiana all’interno dell’aeroporto internazionale di Istanbul, che si è guadagnato il titolo (non ufficiale) di aeroporto più caro del mondo.

A documentarlo è un recente reportage che ha passato in rassegna i listini dei locali interni all’hub turco, tra i più trafficati al mondo con oltre 220mila passeggeri al giorno. Tra caffè a 5,5 euro e insalate da oltre 15, il conto può salire rapidamente. Ma la società di gestione, la IGA, difende la propria strategia tariffaria: “I prezzi sono in linea con gli altri grandi aeroporti internazionali”, dichiara.

Prezzi da record

Secondo quanto racconta il giornalista Leonard Berberi, inviato a Istanbul, alcuni prodotti raggiungono cifre a dir poco sorprendenti. Un semplice croissant salato può arrivare a costare 17,5 euro, mentre una birra locale, la tipica Efes, si paga 17,5 euro sei volte il prezzo medio nei bar del centro città.

A fare notizia è stata soprattutto una porzione di lasagna da 90 grammi, venduta a 24,5 euro, descritta come “più simile a un pezzo di mattone che a un pasto”. Fuori dall’aeroporto, però, i prezzi sono radicalmente diversi: la stessa birra nel centro di Istanbul costa appena 1,5 euro.

Prezzi cibi e bevande all’aeroporto di Istanbul:

  • croissant (formaggio o carne) a 14,50 – 17,50 euro;
  • insalata di pollo all’italiana a 17,50 euro;
  • lasagna (90 grammi) a 24,50 euro;
  • banana singola a 6 euro;
  • caffè espresso a 6 euro;
  • cappuccino a 9 euro;
  • succo d’arancia fresco a 8 euro;
  • bottiglietta d’acqua da 0,5L (Evian) a 6 euro;
  • birra Efes da 500 ml a 17,50​ euro.

Come si è difesa IGA?

La società IGA, che gestisce lo scalo, ha risposto alle polemiche affermando che la politica dei prezzi è allineata con altri aeroporti di fascia alta come Amsterdam, Francoforte, Londra Heathrow, Dubai e Copenaghen (diversa dalla lista dei migliori aeroporti). Il prezzo, spiegano, “riflette anche l’esperienza complessiva e il valore aggiunto” della sosta in aeroporto.

Alla richiesta di chiarimenti sui margini di guadagno, però, IGA ha opposto un secco no: “Per ragioni di riservatezza commerciale, non siamo in grado di divulgarli”. Una risposta che alimenta, a ragione, i dubbi sull’effettiva trasparenza del modello economico adottato.

Il confronto con gli altri hub internazionali

L’aeroporto internazionale di Istanbul si è guadagnato la fama (non ufficiale) di più caro al mondo, ma non è l’unico ad applicare listini da capogiro per i viaggiatori in transito. Prezzi elevati sono infatti comuni anche in altri grandi hub internazionali, come Heathrow (Londra) e Dulles (Washington D.C.), dove mangiare o bere può costare quanto in un ristorante di fascia alta.

Secondo recenti analisi, per esempio, in alcuni terminal di Heathrow un panino semplice può superare le 10 sterline, mentre una bottiglietta d’acqua da 50 cl può sfiorare i 4 euro.

A Dulles, aeroporto tra i più costosi degli Stati Uniti secondo alcune classifiche non ufficiali, i prezzi elevati sono spesso segnalati da viaggiatori e frequent flyer americani, anche per beni di prima necessità come snack, bibite e pasti veloci. Tuttavia, Istanbul batte tutti su ampiezza del divario.