Adriano Panatta duro su Coco Gauff: “Tira solo forte senza pensare come il 95% delle giocatrici”

Jasmine Paoli ha fatto la storia del tennis italiano. Il successo agli Internazionali di Roma 2025, in finale contro Cori “Coco” Gauff, ha segnato una pagina fondamentale di questo sport per i nostri colori. Erano, infatti, 40 anni che una azzurra non era profeta in patria. La tennista toscana ha interrotto questo digiuno rifilando un […]

Mag 18, 2025 - 10:12
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Adriano Panatta duro su Coco Gauff: “Tira solo forte senza pensare come il 95% delle giocatrici”

Jasmine Paoli ha fatto la storia del tennis italiano. Il successo agli Internazionali di Roma 2025, in finale contro Cori “Coco” Gauff, ha segnato una pagina fondamentale di questo sport per i nostri colori. Erano, infatti, 40 anni che una azzurra non era profeta in patria. La tennista toscana ha interrotto questo digiuno rifilando un sonoro 64 62 alla statunitense, centrando il suo secondo WTA1000 della carriera, dopo Dubai 2024.

Non è mancato, ovviamente, il commento di Adriano Panatta, uno che del torneo di Roma se ne intende eccome avendolo vinto nel 1976: “Jasmine Paolini è una grandissima giocatrice, non ha un fisico giunonico ma è una valchiria di cuore. Ha vinto con intelligenza” le sue parole rilasciate alla Rai.

Parole al miele, dunque, per la nostra campionessa. Decisamente più dure, invece, nei confronti di Coco Gauff. La numero 3 del mondo riceve una strigliata dall’ex tennista classe 1950: “L’americana ha perso senza intelligenza. Sono tenniste fatte in laboratorio, non cambia mai espressione durante il match. Lei, o chi le sta accanto, non capisce che bisogna cambiare modo di giocare. Una giocatrice di quel livello, numero 3 del mondo e potenzialmente numero 1, dovrebbe cambiare allenatore”.

Adriano Panatta rincara la dose sulla tennista classe 2004: “Gauff, come molte atlete top di oggi, è fatta per giocare sul cemento. Ha fatto una palla corta che non ho visto fare nemmeno al circolo da due signore attempate. Ormai insegnano solo a tirare forte senza pensare. Il 95% delle giocatrici gioca come la Gauff, vince chi sbaglia meno: è una noia mortale. Mi diverto a guardare la Paolini perché pensa e fa giocar male queste giocatrici capaci di giocare solo in una maniera…”.

A proposito dei campi in cemento, il vincitore del Roland Garros 1976 prosegue nella sua arringa“Restassero sul cemento e non venissero qui. Se vuole essere una campionessa vera, una tennista deve saper giocare su qualsiasi superficie. Tra gli uomini, i big vincono dappertutto. Tra le donne allora la classifica è falsa… Facessero un circuito solo cemento per queste tenniste. Giocano tutte nello stesso modo, tirano forte anche in maniera impressionante. A tennis, però, c’è la rete e ci sono le righe: non basta tirare forte, bisogna imparare a giocare a tennis”.