116 anni fa nasceva il Giro d’Italia. Partenza da Milano, Luigi Ganna il primo vincitore

Oggi, 13 maggio, la carovana del Giro d’Italia torna nel Bel Paese, dopo le prime tre giornate affrontate in territorio albanese. La quarta frazione da Alberobello (Pietramadre) a Lecce di 189 km sarà la prima in territorio nostrano, ma questo è un giorno particolare anche per un altro motivo. Esattamente 116 anni fa la Corsa […]

Mag 13, 2025 - 08:37
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116 anni fa nasceva il Giro d’Italia. Partenza da Milano, Luigi Ganna il primo vincitore

Oggi, 13 maggio, la carovana del Giro d’Italia torna nel Bel Paese, dopo le prime tre giornate affrontate in territorio albanese. La quarta frazione da Alberobello (Pietramadre) a Lecce di 189 km sarà la prima in territorio nostrano, ma questo è un giorno particolare anche per un altro motivo.

Esattamente 116 anni fa la Corsa Rosa nasceva ed è un atto dovuto ricostruire quello che ha rappresentato il Giro da quel 13 maggio del 1909. Un percorso molto diverso da quello dell’attualità. Lo Stivale fu affrontato in otto tappe, cosa ben diversa dalle 21 in tempi moderni. Frazioni dalla lunghezza infinita. La partenza fu da Piazzale Loreto a Milano e l’arrivo a Bologna, ben 397 km da affrontare, col vincitore della singola giornata che fu Dario Beni.

Tutto ebbe inizio in una nottata e il Giro d’Italia coinvolse anche Chieti, Napoli, Roma, Firenze, Genova e Torino. Il totale dei km percorsi fu di 2.447,9. La distanza però considerevole richiedeva ai corridori uno/due giorni di riposo per riprendere fiato e ripartire.

Ed ecco che appare quasi ironico constatare che la tappa più breve dell’edizione 1 fu quella finale da Torino a Milano, vinta sempre da Beni (206 km). In altre, invece, si superarono abbondantemente i 300 km: al di là della tappa inaugurale, la Bologna-Chieti di 378.5 km, la Roma-Firenze di 346.5 km e la Genova-Torino di 354.9 km.

Non sorprende quindi che dei 127 partecipanti, soltanto 49 completarono la corsa. La vittoria finale andò a Luigi Ganna, già vittorioso della Milano-Sanremo in quell’annata, rappresentando la squadra Atala. Alle sue spalle si classificarono Carlo Galetti (Rudge Whitwort) e Giovanni Rossignoli (Bianchi). La graduatoria complessiva era la risultante dei piazzamenti nelle singole tappe e non frutto del tempo totale di percorrenza. Se fosse stato applicato quest’ultimo criterio, avrebbe vinto in maniera netta Rossignoli.

Da sottolineare che non ci sia alcun legame di parentela tra Luigi Ganna e Filippo Ganna, attuale campione del ciclismo nazionale. Luigi Ganna, dunque, che poté fregiarsi del simbolo del primato per via delle sue affermazioni nella quarta, quinta e settima frazione.