Von der Leyen in Plenaria al Pe sul RearmEu: “è l’ora del coraggio. Investimenti cruciali”

«La pace nella nostra Unione non può più essere data per scontata. Siamo di fronte una crisi della sicurezza europea. Ma sappiamo che è nelle crisi che l’Europa è sempre stata costruita. Quindi, questo è il momento della pace attraverso la forza. È il momento di una difesa comune. Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi sarà necessario più coraggio. E altre scelte difficili ci attendono. Il tempo delle illusioni è finito». Così la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, intervenendo in Plenaria al Pe sul RearmEu. Attualita' 4 Marzo 2025 Von der Leyen presenta il piano Rearm Europe da 800 miliardi Kiev è sotto choc dopo la decisione di Donald Trump di congelare gli aiuti militari a Kiev. Anche l'Ungheria è… 4 Marzo 2025 von der leyen difesa europea Rearm Europe Guarda ora «Vogliamo tirare fuori ogni singola leva finanziaria che abbiamo, per rafforzare e accelerare la nostra produzione di difesa. Con il piano Rearm Europe possiamo mobilitare fino a 800 miliardi di euro – ha ribadito. – Vorrei iniziare con il motivo per cui è fondamentale mobilitare i bilanci nazionali. Oggi spendiamo poco meno del 2% del nostro Pil per la difesa. Tutte le analisi concordano sul fatto che dobbiamo muovere più del 3%. L’intero bilancio europeo raggiunge solo l’1% del nostro Pil. È quindi ovvio che la maggior parte di nuovi investimenti può provenire solo dagli Stati membri. Ecco perché stiamo attivando la clausola di salvaguardia nazionale. Si tratta di un nuovo strumento creato solo l’anno scorso. E noi proponiamo di attivarlo in modo controllato, limitato nel tempo e coordinato, per tutti gli Stati membri. Questo può trasformare i nostri bilanci della difesa in modo rapido ed efficace. Gli Stati membri potrebbero mobilitare fino a 650 miliardi di euro nei prossimi quattro anni, aggiungendo l’1,5% del PIL ai loro bilanci della difesa in quattro anni”, ha sottolineato. “In secondo luogo, il Consiglio europeo ha approvato la nostra proposta di un nuovo strumento finanziario. Lo abbiamo chiamato Safe. Security Action for Europe. Offriamo agli Stati membri fino a 150 miliardi di euro in prestiti – per investire seguendo alcuni principi di base. Potrebbero concentrarsi su alcuni domini di capacità strategica selezionati, dalla dalla difesa aerea ai droni, dagli strumenti strategici al cyber, per citarne alcuni, in modo da massimizzare l’impatto dei nostri investimenti. Questi prestiti dovrebbero finanziare gli acquisti presso i produttori europei, per contribuire al rilancio della nostra industria della difesa». Rearm Europe prevede anche misure per mobilitare gli investimenti privati, con la Banca europea per gli investimenti e l’imminente Unione del risparmio e degli investimenti. «Permettetemi di aggiungere che he tutto ciò avrà ricadute positive anche per la nostra economia e la nostra competitività – ha sottolineato. – Tutti vorremmo vivere in tempi più tranquilli. Ma sono fiduciosa che, se liberiamo la nostra potenza industriale, possiamo ripristinare la deterrenza contro coloro che cercano di danneggiarci. È tempo di costruire un’Unione Europea di Difesa che garantisca la pace nel nostro continente attraverso l’unità e la forza». Il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti ha espresso all’Ecofin la posizione prudente del governo italiano sul piano di riarmo presentato dalla Commissione europea. «Dobbiamo fare un approfondimento sulla strategia seguito da un piano di attuazione. Dobbiamo ragionare sulla possibilita’ di convertire le industrie esistenti e sviluppare, allo stesso tempo, nuove capacità e capacità tecnologiche.

Mar 11, 2025 - 12:33
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Von der Leyen in Plenaria al Pe sul RearmEu: “è l’ora del coraggio. Investimenti cruciali”

«La pace nella nostra Unione non può più essere data per scontata. Siamo di fronte una crisi della sicurezza europea. Ma sappiamo che è nelle crisi che l’Europa è sempre stata costruita. Quindi, questo è il momento della pace attraverso la forza. È il momento di una difesa comune. Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi sarà necessario più coraggio. E altre scelte difficili ci attendono. Il tempo delle illusioni è finito». Così la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, intervenendo in Plenaria al Pe sul RearmEu.

Attualita'
4 Marzo 2025
Guarda ora

«Vogliamo tirare fuori ogni singola leva finanziaria che abbiamo, per rafforzare e accelerare la nostra produzione di difesa. Con il piano Rearm Europe possiamo mobilitare fino a 800 miliardi di euro – ha ribadito. – Vorrei iniziare con il motivo per cui è fondamentale mobilitare i bilanci nazionali. Oggi spendiamo poco meno del 2% del nostro Pil per la difesa. Tutte le analisi concordano sul fatto che dobbiamo muovere più del 3%. L’intero bilancio europeo raggiunge solo l’1% del nostro Pil. È quindi ovvio che la maggior parte di nuovi investimenti può provenire solo dagli Stati membri. Ecco perché stiamo attivando la clausola di salvaguardia nazionale. Si tratta di un nuovo strumento creato solo l’anno scorso. E noi proponiamo di attivarlo in modo controllato, limitato nel tempo e coordinato, per tutti gli Stati membri. Questo può trasformare i nostri bilanci della difesa in modo rapido ed efficace. Gli Stati membri potrebbero mobilitare fino a 650 miliardi di euro nei prossimi quattro anni, aggiungendo l’1,5% del PIL ai loro bilanci della difesa in quattro anni”, ha sottolineato. “In secondo luogo, il Consiglio europeo ha approvato la nostra proposta di un nuovo strumento finanziario. Lo abbiamo chiamato Safe. Security Action for Europe. Offriamo agli Stati membri fino a 150 miliardi di euro in prestiti – per investire seguendo alcuni principi di base. Potrebbero concentrarsi su alcuni domini di capacità strategica selezionati, dalla dalla difesa aerea ai droni, dagli strumenti strategici al cyber, per citarne alcuni, in modo da massimizzare l’impatto dei nostri investimenti. Questi prestiti dovrebbero finanziare gli acquisti presso i produttori europei, per contribuire al rilancio della nostra industria della difesa».

Rearm Europe prevede anche misure per mobilitare gli investimenti privati, con la Banca europea per gli investimenti e l’imminente Unione del risparmio e degli investimenti. «Permettetemi di aggiungere che he tutto ciò avrà ricadute positive anche per la nostra economia e la nostra competitività – ha sottolineato. – Tutti vorremmo vivere in tempi più tranquilli. Ma sono fiduciosa che, se liberiamo la nostra potenza industriale, possiamo ripristinare la deterrenza contro coloro che cercano di danneggiarci. È tempo di costruire un’Unione Europea di Difesa che garantisca la pace nel nostro continente attraverso l’unità e la forza».

Il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti ha espresso all’Ecofin la posizione prudente del governo italiano sul piano di riarmo presentato dalla Commissione europea. «Dobbiamo fare un approfondimento sulla strategia seguito da un piano di attuazione. Dobbiamo ragionare sulla possibilita’ di convertire le industrie esistenti e sviluppare, allo stesso tempo, nuove capacità e capacità tecnologiche. Solo a quel punto le esigenze di finanziamento saranno chiaramente definite. L’Italia farà la sua parte, prima però occorre definire ciò che è necessario», ha sottolineato.

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