Vinitaly. Eccellenze d’Italia nel bicchiere
Ai titoli di coda conteranno i numeri ed è comprensibile che succeda al termine di una manifestazione che nelle ultime...

Ai titoli di coda conteranno i numeri ed è comprensibile che succeda al termine di una manifestazione che nelle ultime edizioni ha calamitato qualcosa come 4mila espositori e non meno di 130mila visitatori (30mila dall’estero). Ma al prossimo Vinitaly peseranno più di sempre anche le parole, l’arte di leggere la realtà globale con pragmatismo e lungimiranza. E la diplomazia che tradizionalmente si stabilisce tra questa grande Babele del vino italico e i buyer che arrivano da tutto il mondo, nel preciso momento in cui proprio lui, il mondo, sta vivendo con malcelata preoccupazione la minaccia dei dazi annunciati dalla Casa Bianca. Tant’è. La 57esima edizione del Salone Internazionale dei Vini e dei Distillati che andrà in scena a FieraVerona tra il 6 e il 9 aprile si annuncia speciale e ricca di incontri B2B, di degustazioni esclusive, di walk around tasting, di workshop. E di focus sulle nuove tendenze all’interno della filiera vitivinicola, rese più evidenti dall’energia e dalla visione open mind coltivate da una generazione di produttori, per età e per formazione, più sensibile a temi di forte attualità come la digitalizzazione, sostenibilità e l’innovazione. Una cosa è certa.
Non mancheranno le sorprese tra i 18 Padiglioni su cui può contare questa autentica bussola del vino italiano che lo scorso anno aveva dato vita a qualcosa come 20mila appuntamenti business, vero e proprio incubatore di idee, trasformazioni e novità promosso e presentato su scala globale attraverso una fitta serie di appuntamenti promozionali che in questi mesi hanno toccato i punti cardinali del pianta e sono andati a sollecitare mercati consolidati ma anche mercati dal potenziale inespresso.
Doveroso accennare alla recentissima tappa a New Delhi che è servita a riportare nei radar del Made in Italy enologico un Paese come l’India in crescita esponenziale a livello economico. Tra le tante novità di quest’anno, lo spazio dedicato ai vini cosiddetti ’NoLo’, dealcolati o a basso contenuto alcolico. Analoga attenzione per i vini biologici e biodinamici ospitati in un’apposita sezione. Per non parlare della collaborazione con Raw Wine, la comunità dei produttori di vino naturale. E se a prendersi la vetrina saranno masterclass e degustazioni esclusive dei vini più prestigiosi, italiani e internazionali, i riflettori saranno puntati anche sulle conferenze con esperti tarate su ’mercati ed export’. Senza scordare il contorno, ovvero Verona che verrà coinvolta con il FuoriSalone ’Vinitaly and the City’ e che presterà piazze, strade e locali ad una sorta di festival diffuso aperto a tutti. A chi ama il vino. O vuole iniziare ad amarlo.