Vini europei sempre più contaminati da Pfas: un nuovo studio lancia l’allarme (che riguarda anche l’Italia)

Un recente studio condotto dal Pesticide Action Network Europe (PAN Europe) ha acceso i riflettori su un contaminante nascosto nei nostri calici di vino: l’acido trifluoroacetico (TFA), che appartiene alla famiglia delle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), la cui presenza è legata all’uso di pesticidi contenenti questi composti chimici. Tra i campioni analizzati figurano purtroppo anche vini italiani....

Apr 24, 2025 - 10:25
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Vini europei sempre più contaminati da Pfas: un nuovo studio lancia l’allarme (che riguarda anche l’Italia)

Un recente studio condotto dal Pesticide Action Network Europe (PAN Europe) ha acceso i riflettori su un contaminante nascosto nei nostri calici di vino: l’acido trifluoroacetico (TFA), che appartiene alla famiglia delle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), la cui presenza è legata all’uso di pesticidi contenenti questi composti chimici. Tra i campioni analizzati figurano purtroppo anche vini italiani.

Lo studio, intitolato “Message from the Bottle – The Rapid Rise of TFA Contamination Across the EU“, è stato condotto in collaborazione con numerose organizzazioni ambientali di 11 paesi europei. I ricercatori hanno analizzato 49 vini – 10 d’annata e 39 recenti – provenienti da Austria, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Lussemburgo e Spagna.

I risultati

Il TFA è stato rilevato in tutti i vini recenti analizzati, con una concentrazione mediana di 110 microgrammi per litro (µg/l) e picchi fino a 320 µg/l – livelli cento volte superiori a quelli medi rilevati in acque potabili e superficiali. In netto contrasto, nessun TFA è stato trovato nei vini precedenti al 1988, evidenziando che la contaminazione è un fenomeno recente e in forte crescita dal 2010.

Inoltre, le analisi hanno rilevato fino a 8 diversi pesticidi (e loro metaboliti) nel 94% dei vini convenzionali. Due fungicidi PFAS – fluopyram e fluopicolide – sono tra i principali indiziati.

E i vini biologici? Anche se mostrano meno residui, tutti contenevano comunque TFA, sebbene con livelli tendenzialmente più bassi.

Come già detto, i risultati riguardano anche vini prodotti in Italia, selezionati come parte del campione analizzato da PAN Europe. Questo dato evidenzia che la contaminazione da TFA non è limitata a determinate regioni o pratiche agricole, ma riflette un problema sistemico e transfrontaliero. In particolare, i vini italiani non si discostano dai trend europei: quelli recenti mostrano la presenza di TFA, mentre quelli d’annata ne sono privi.

Cos’è il TFA e perché è pericoloso

Il TFA (acido trifluoroacetico) è un sottoprodotto che deriva dalla degradazione dei PFAS (sostanze perfluoroalchiliche), usati in pesticidi, refrigeranti e altri composti industriali. Definito un “inquinante eterno”, il TFA si accumula nell’ambiente e nelle colture agricole, entrando nella catena alimentare.

A lungo ritenuto innocuo, il TFA è stato rivalutato dopo che uno studio del 2021, commissionato dai produttori di pesticidi, ha rivelato gravi malformazioni fetali negli animali esposti alla sostanza. Oggi è sospettato di rappresentare un rischio concreto per la salute riproduttiva umana e di contribuire alla contaminazione del ciclo dell’acqua e della biosfera.

Il parere degli esperti: “Un allarme per la salute e l’ambiente”

Helmut Burtscher-Schaden, chimico ambientale di GLOBAL 2000 e promotore dello studio, sottolinea che i dati sono “allarmanti sotto due aspetti”: l’accumulo di TFA nelle piante e la crescita esponenziale della contaminazione negli ultimi quindici anni. A suo parere, “stiamo ingerendo una quantità di TFA significativamente maggiore rispetto a quanto si pensasse”.

Anche Michael Müller, professore di Chimica Farmaceutica all’Università di Friburgo, avverte che si tratta di un campanello d’allarme: “La contaminazione da TFA nei prodotti agricoli è ampia e crescente. Le fonti principali sono i pesticidi PFAS e i gas fluorurati, ed è necessario un intervento urgente”.

Secondo l’Agenzia tedesca per l’ambiente, l’agricoltura è la principale fonte di TFA: il 76% della contaminazione proviene dai pesticidi PFAS, seguiti da piogge contaminate da gas fluorurati (17%) e da scarichi di impianti e letame (6% in totale).

Nel 2017, l’unica indagine ufficiale UE sul TFA nei cibi mostrava livelli medi nei vini pari a 50 µg/l. Oggi, la concentrazione mediana è più che raddoppiata.

Le richieste di PAN Europe: “Basta pesticidi PFAS”

Per Salome Roynel, responsabile delle politiche di PAN Europe:

la risposta deve essere immediata: vietare tutti i pesticidi PFAS e i gas fluorurati che rilasciano TFA nell’ambiente.

L’organizzazione chiede all’Unione Europea di agire già a maggio, quando si voterà per il bando del pesticida PFAS flutolanil, noto emettitore di TFA.

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