Marte antico: un mondo che sfidava il freddo Il
Pianeta Rosso, oggi arido e inospitale, potrebbe essere stato un tempo sorprendentemente simile alla
Terra, almeno secondo quanto rivelato da recenti ricerche del
California Institute of Technology e dell’
Università del Colorado a Boulder. Gli
scienziati sostengono infatti che circa
4 miliardi di anni fa, durante l’epoca
Noachiana,
Marte fosse caratterizzato da un
clima caldo e umido, capace di generare
piogge e persino
nevicate. La scoperta si basa sull’osservazione di
valli fluviali,
sistemi di canali e
antichi bacini lacustri ancora oggi visibili sulla superficie marziana. Queste strutture geologiche ricordano fortemente quelle terrestri, come dimostrano le analogie tra le immagini satellitari del
Cratere Jezero su Marte e quelle di regioni come lo
Utah negli
Stati Uniti.
Modelli climatici a confronto: caldo umido contro gelo secco Amanda Steckel e il suo team hanno utilizzato un sofisticato
modello climatico originariamente progettato per la
Terra, adattandolo alle condizioni del giovane
Marte. Le simulazioni hanno esplorato due scenari distinti: uno in cui
piogge diffuse modellavano il paesaggio, e un altro in cui il
scioglimento parziale di enormi calotte di
ghiaccio creava i sistemi vallivi. Il modello del
clima caldo e umido si è rivelato più convincente, in quanto spiegava meglio la distribuzione irregolare e sparsa delle
valli marziane, che si estendono dalle
regioni basse fino a oltre
3.350 metri di altitudine. Al contrario, lo scenario del
scioglimento glaciale prevedeva formazioni vallive localizzate soltanto vicino ai margini delle antiche calotte.
Brian Hynek, del
Laboratory for Atmospheric and Space Physics, ha sottolineato che la presenza di
massicci depositi di massi nel
Cratere Jezero implica l’esistenza di potenti fiumi, che avrebbero richiesto
metri d’acqua corrente, un ulteriore indizio a favore dell’ipotesi di un
Marte piovoso.
Un antico Marte più simile alla Terra di quanto si pensasse I risultati suggeriscono che, nonostante le
basse temperature previste dai modelli atmosferici classici,
Marte possedeva condizioni climatiche abbastanza calde da supportare
precipitazioni liquide e solide. Resta però il grande enigma:
come il Pianeta Rosso sia riuscito a mantenere temperature sufficientemente elevate per consentire la presenza stabile di
acqua liquida. Secondo Hynek, studiare
Marte permette anche di ottenere preziose informazioni sulla
prima Terra, dato che il paesaggio marziano è rimasto in gran parte
immutato da oltre
3,5 miliardi di anni. Questo fa di
Marte una sorta di
capsula del tempo planetaria, offrendo un raro sguardo retrospettivo su come poteva apparire il nostro pianeta agli albori della sua storia.
Come Marte potrebbe aver avuto pioggia e neve nonostante il gelo