Meno tasse e più incentivi per rilanciare occupazione e produttività
Le osservazioni dei Consulenti del Lavoro in audizione sul DFP 2025 in tema di incentivi, sostegno all’occupazione e riduzione della pressione fiscale.

Dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro sono arrivate diverse proposte in tema di occupazione e rilancio della produttività, esposte nel corso dell’audizione davanti alle Commissioni congiunte Bilancio di Senato e Camera in merito al Documento di Finanza Pubblica (DFP) 2025.
Le osservazioni si focalizzano su alcuni ambiti specifici, come il rafforzamento del potere d’acquisto di lavoratori e famiglie, la riduzione del cuneo fiscale, il potenziamento delle competenze professionali e la crescita del capitale umano, ma anche le prospettive del mercato del lavoro e, più in generale, le misure di sostegno dell’occupazione.
In tema di produttività e potere d’acquisto delle retribuzioni dei lavoratori, ad esempio, si ritiene necessario garantire ai lavoratori dipendenti maggiori opportunità di accrescere il proprio reddito:
Questo passaggio può avvenire principalmente in sede di contrattazione collettiva, attraverso l’introduzione di nuovi strumenti contrattuali che permettano di premiare il merito e la produttività, considerando il valore aggiunto generato dal lavoratore e la sua capacità di contribuire agli obiettivi aziendali.
Per quanto riguarda il cuneo fiscale, invece, è considerato prioritario limitare la pressione fiscale sugli elementi del salario legati alla produzione. L’impatto della progressiva riduzione delle tasse sul lavoro, tuttavia, non deve limitarsi alla sola dinamica dei costi ma spingersi verso il rafforzamento delle competenze e della qualificazione del capitale umano.
Per quanto riguarda le misure a sostegno dell’occupazione, infine, in audizione i Consulenti del Lavoro hanno chiesto al Governo di valutare la possibilità di rivedere la parte di politica occupazionale sugli incentivi alle assunzioni che utilizza la leva fiscale al posto di quella contributiva.
Si ritiene, infatti, che le risorse destinate ad interventi quali ad esempio la maggiorazione della deduzione del costo del lavoro ai fini fiscali per le assunzioni ad incremento della forza occupazionale, consentano un migliore risultato ove destinate ad agevolazioni che vadano a ridurre il carico contributivo mensile a carico delle imprese.