La Cina annuncerà i suoi obiettivi climatici prima della Cop 30

La Cina continuerà a impegnarsi nelle politiche per il clima. Prima della Cop 30, la prossima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà in Brasile a novembre (nella città amazzonica di Belém), Pechino comunicherà i suoi obiettivi al 2035 che copriranno tutti i gas serra e tutti i settori economici. L’annuncio è […] The post La Cina annuncerà i suoi obiettivi climatici prima della Cop 30 first appeared on QualEnergia.it.

Apr 28, 2025 - 10:27
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La Cina annuncerà i suoi obiettivi climatici prima della Cop 30

La Cina continuerà a impegnarsi nelle politiche per il clima.

Prima della Cop 30, la prossima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà in Brasile a novembre (nella città amazzonica di Belém), Pechino comunicherà i suoi obiettivi al 2035 che copriranno tutti i gas serra e tutti i settori economici.

L’annuncio è stato fatto il 23 aprile dal presidente cinese Xi Jinping, in un discorso in collegamento video alla riunione Onu dei leader mondiali sul clima e sulla giusta transizione energetica. Lo riporta l’agenzia cinese Xinhua.

Come ha commentato su LinkedIn, Belinda Schäpe, analista del think tank finlandese Crea (Centre for Research on Energy and Clean Air), è la prima volta che Xi conferma direttamente in pubblico questo percorso che il Paese intende seguire per ridurre le emissioni.

Finora, spiega Schäpe, “non c’era stata alcuna conferma se l’obiettivo della Cina di raggiungere il picco delle emissioni prima del 2030 e poi la neutralità carbonica entro il 2060 copra tutti i gas serra”. Inoltre, questo implica “che il target cinese per il 2035 potrebbe essere accompagnato da obiettivi settoriali specifici, che porrebbero le basi per la riduzione delle emissioni dopo il picco”.

In altre dichiarazioni riportate dall’agenzia Reuters, il presidente cinese ha affermato che “sebbene alcuni grandi Paesi siano propensi all’unilateralismo e al protezionismo, che hanno portato a gravi ripercussioni sulle regole e sull’ordine internazionale, la storia procederà sempre a zig-zag”.

Il riferimento, con ogni evidenza, è alla guerra commerciale dei dazi portata avanti dagli Stati Uniti (si veda anche Rinnovabili e mobilità elettrica, il declino Usa nell’era Trump).

“Quanto più turbolenta e caotica” è la situazione geopolitica globale, “tanto più saldamente dobbiamo sostenere il sistema internazionale con le Nazioni Unite al centro”, ha aggiunto Xi Jinping.

Gli impegni climatici della Cina saranno inclusi nel suo piano NDC (Nationally Determined Contributions) con i contributi determinati a livello nazionale per affrontare le sfide energetiche e ambientali.

I Paesi avrebbero dovuto definire tali piani al 2035 entro febbraio di quest’anno, ma in pochi li hanno già resi pubblici.

Pechino intanto sta installando sempre più fonti rinnovabili: in particolare, quasi 40 GW di fotovoltaico nei primi due mesi del 2025, +8% su base annua, secondo le ultime statistiche pubblicate dal Crea nel “China energy and emissions trends – April 2025 snapshot” (link in basso).

Da contare anche 9 GW di eolico nello stesso periodo, mentre la nuova capacità termoelettrica si è fermata a 3,9 GW, in calo del 24% rispetto a gennaio-febbraio 2024.

Il carbone però ha sempre un ruolo preponderante nel mix di generazione elettrica (ben sopra il 50%) e le emissioni superano i valori standard nazionali in molte delle principali città del Paese.

Resta quindi da vedere se gli obiettivi che annuncerà la Cina saranno sufficienti a imprimere una svolta reale, efficace e tempestiva alla decarbonizzazione del colosso asiatico, non solo nella produzione elettrica, ma anche nei trasporti e nelle industrie.

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