Viaggio nel cuore del Parco Nazionale Canaima: Dove la terra sfiora il cielo

Inviato da un lettore e rivisto dalla redazione. Non esiste emozione più intensa di quella che ho provato nel momento in cui i miei occhi si sono posati, per la prima volta, sui paesaggi mozzafiato del Parco Nazionale Canaima. Situato nell’estremo sud-est del VENEZUELA, nella regione della Gran Sabana, questo luogo incantato sembra appartenere a […] Viaggio nel cuore del Parco Nazionale Canaima: Dove la terra sfiora il cielo

Apr 27, 2025 - 12:59
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Viaggio nel cuore del Parco Nazionale Canaima: Dove la terra sfiora il cielo
Inviato da un lettore e rivisto dalla redazione. Non esiste emozione più intensa di quella che ho provato nel momento in cui i miei occhi si sono posati, per la prima volta, sui paesaggi mozzafiato del Parco Nazionale Canaima. Situato nell’estremo sud-est del VENEZUELA, nella regione della Gran Sabana, questo luogo incantato sembra appartenere a un’epoca dimenticata, sospeso in un tempo senza tempo. Un angolo di mondo scolpito dagli dei Appena arrivato, sono stato sopraffatto dalla maestosità del territorio: distese infinite di verde, interrotte da enormi tavolati di roccia, i celebri tepuy, che si ergono come isole di pietra sopra il mare della foresta. Il Canaima si estende su oltre 30.000 chilometri quadrati, rendendolo uno dei parchi nazionali più grandi del mondo, un regno primordiale dove la natura regna sovrana. La geografia qui è unica: immensi altipiani verticali, i tepuy appunto, che si innalzano per centinaia di metri. Le loro sommità piatte, spesso avvolte da una nebbia sottile, mi hanno fatto pensare a isole fluttuanti, proprio come quelle che hanno ispirato l’ambientazione del celebre film “Up” della Pixar. Fra tutti, il Monte Roraima e l’Auyán-Tepuy sono i più celebri, il secondo dei quali ospita la meraviglia delle meraviglie: il Salto Ángel, la cascata più alta del pianeta, che con i suoi quasi 1000 metri di caduta libera, taglia il cielo come una lama d’acqua scintillante. Navigare fiumi d’ambra Esplorare il Parco Canaima significa affidarsi ai corsi d’acqua che lo attraversano. Salito su una piccola curiara, una tradizionale canoa motorizzata, ho navigato lungo fiumi dal colore ambrato, tinto dai tannini rilasciati dalla vegetazione. Il viaggio è un susseguirsi di emozioni: rapide scroscianti, rive punteggiate di fiori tropicali dai colori sgargianti, e la presenza costante dei tepuy, che dominano l’orizzonte con la loro imponenza. Arrivare ai piedi del Salto Ángel è un’avventura che richiede pazienza e resistenza. Dopo ore di navigazione e una breve, ma intensa, camminata nella giungla, il boato della cascata mi ha guidato verso il suo spettacolo straordinario. Stare lì, minuscolo davanti a tanta grandezza, ha ridimensionato ogni mia certezza, come se l’universo stesso avesse voluto ricordarmi la mia piccolezza e, allo stesso tempo, la mia immensa fortuna di essere vivo. Una terra di sogni e avventure Il Parco Canaima non è solo natura: è anche cultura viva. Gli indigeni Pemon, custodi di queste terre sacre, mi hanno accolto con una semplicità disarmante. Attraverso i loro racconti, ho potuto comprendere quanto il legame con la natura sia profondo e imprescindibile. Secondo la loro mitologia, i tepuy sono le dimore degli spiriti ancestrali, e ogni cascata è una manifestazione della forza degli dei. La possibilità di vivere esperienze autentiche è infinita: camminare tra foreste primordiali, tuffarsi in lagune nascoste, dormire in amache sotto cieli trapunti di stelle, osservare il volo di pappagalli colorati e ascoltare il canto notturno delle rane della foresta. Il clima, un compagno costante di viaggio Il clima di Canaima ha scandito il mio itinerario in modo deciso. Il caldo è una presenza costante, abbracciando ogni ora del giorno con una temperatura che raramente scende sotto i 25°C. L’umidità, sempre elevata, rende l’aria densa e profumata di terra bagnata e fiori selvatici. Tra maggio e novembre, la stagione delle piogge trasforma il paesaggio: i corsi d’acqua si gonfiano, le cascate esplodono in tutta la loro potenza e la giungla si tinge di verde brillante. Questo è anche il periodo migliore per ammirare il Salto Ángel nella sua forma più spettacolare. Nei mesi più secchi, da dicembre ad aprile, il clima si fa più mite: i fiumi si ritirano, permettendo esplorazioni più agevoli, e i cieli si tingono di un azzurro profondo. Ogni stagione porta con sé una magia diversa, rendendo il Canaima un luogo che non smette mai di incantare, in ogni giorno dell’anno.

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