Alla scoperta di Buggerru, la Sardegna nascosta tra storia mineraria e spiagge selvagge

Buggerru è un borgo incastonato tra mare e miniere, dove la natura selvaggia incontra la storia operaia. È anche entrato nella Top 10 del Borgo dei Borghi 2025

Apr 21, 2025 - 12:29
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Alla scoperta di Buggerru, la Sardegna nascosta tra storia mineraria e spiagge selvagge

In provincia del Sud Sardegna sorge un borgo nascosto tra le onde cristalline del mare e il respiro silenzioso delle colline. Il suo nome è Buggerru ed è un luogo che racconta di passioni antiche, di miniere che hanno forgiato il suo destino e di acque salate che abbracciano dolcemente la sua straordinaria costa.

Recentemente è stato uno dei 20 finalisti del Borgo dei Borghi 2025, conquistando un meritatissimo nono posto ed entrando di diritto nella Top 10. Scopriamo meglio questo angolo incantato di Sardegna, importante centro turistico popolato da circa mille abitanti che hanno la fortuna di vivere in un territorio incantato.

Dove si trova Buggerru

Il suggestivo borgo di Buggerru si trova al limite settentrionale dell’Iglesiente, quindi nella costa sud-occidentale della Sardegna. È posto ad approssimativamente 70 km a ovest di Cagliari e a 30 km a nord-ovest di Carbonia e si sviluppa a ventaglio sulla scenografica valle del Monte Caitas.

L’aeroporto più vicino per raggiungerlo è quello di Cagliari Elmas, da dove poi occorre proseguire in auto lungo le panoramiche strade costiere, attraversando paesaggi mozzafiato e costeggiando il mare cristallino della Sardegna sud-occidentale

Cosa vedere nel centro storico di Buggerru

Buggerru colpisce sin da subito: il suo è uno scenario di archeologia industriale che si affaccia su uno splendido litorale. È piccolino, ma nonostante le sue dimensioni ridotte riesce a offrire una bellezza naturale emozionante che si mescola armoniosamente con una ricca storia legata al suo passato minerario. La sua esplorazione non può che cominciare dal centro storico, dove poter ammirare l’architettura tipica, casette colorate e stradine strette che regalano uno scorcio sulla vita passata del paese, con le sue tradizioni e la sua cultura legata al lavoro nelle miniere.

Buggerru, Sardegna
Fonte: iStock
Veduta di Buggerru

Chiesa di San Giovanni Battista

Uno degli edifici più emblematici del paese è la Chiesa di San Giovanni Battista, sia per il suo valore religioso che per l’ importanza storica e architettonica che riveste. L’edificio è stato costruito alla fine del XIX secolo, e oggi è un esempio di architettura neogotica (anche se alcuni elementi rispecchiano lo stile tradizionale sardo). Dalla facciata sobria ed elegante, è dominata da un grande portale centrale che dà accesso all’interno e alla cui sommità si trova una finestra circolare, tipica dello stile gotico, che permette alla luce di entrare nell’edificio.

Tra le sue mura nasconde una navata centrale particolarmente imponente e impreziosita da alcuni affreschi e stucchi che raccontano la vita del Santo patrono.

Piazza Italia con la sua fontana

Il cuore pulsante di Buggerru è Piazza Italia, poiché qui la vita quotidiana si intreccia con la bellezza degli spazi pubblici e la (tipica) calda accoglienza dei suoi abitanti. Su di essa si affacciano delle architetture che sono un perfetto esempio della tradizione sarda, con edifici dalle facciate colorate e con il riconscibilissimo stile mediterraneo.

Degna di nota è anche la fontana, che si presenta con una struttura semplice ma elegante che le conferisce una bellezza discreta e raffinata. Essa incarna l’anima serena e storica del paese, fungendo sia da decorazione urbana che da elemento di identità e memoria per i locali e i visitatori.

La Via Roma

Non si può non fare una passeggiata su Via Roma, una delle principali arterie di Buggerru, che può essere considerata un vero e proprio museo a cielo aperto: ogni angolo e ogni edificio ha una storia da raccontare, grazie alla presenza di tante strutture storiche che testimoniano l’antica vitalità del paese e l’influenza della miniera sulle sue architetture urbane.

Il visitatore ha modo di ammirare bassi edifici residenziali dai colori caldi e toni terrosi, con facciate punteggiate da finestre in ferro battuto e balconi in legno. Non mancano botteghe artigiane, alcune ancora attive, con vecchie insegne in ferro o in legno, ormai sbiadite dal tempo, ma che trasmettono l’importanza delle storie delle attività locali.

Prestate molto attenzione alle piccole piazzette nascoste che si aprono all’improvviso lungo il percorso, che offrono un’incredibile quiete ma anche numerosi palazzi storici che rispecchiano l’anima più intima di Buggerru.

Palazzo Comunale

Vero e proprio simbolo di questo affascinante borgo della Sardegna è il Palazzo Comunale, che rappresenta non solo la sede dell’amministrazione, ma anche un’importante testimonianza dell’evoluzione sociale e architettonica del paese. Originariamente costruito alla fine del XIX secolo, nel corso degli anni ha subito ristrutturazioni e modifiche, ma ha sempre mantenuto il suo fascino originario.

La sua, infatti, è un’architettura sobria ma elegante, che riflette l’influenza della tradizione architettonica sarda ma anche la necessità di funzionalità legata alla sua destinazione d’uso pubblica. Bellissimo è il grande portale in pietra da cui vi si fa accesso, sormontato da una serie di finestre e balconi che si affacciano su Piazza Italia. Altrettanto affascinanti sono gli interni ricchi di storia e decorati con elementi architettonici semplici ma raffinati, con soffitti alti e pavimenti in pietra che richiamano l’atmosfera tradizionale dei luoghi pubblici.

Non mancano opere d’arte, alcune delle quali narrano i momenti salienti della vita mineraria e dell’evoluzione storica del borgo.

I murales

Buggerru nasconde anche un’anima più underground ma che, inevitabilmente, è sempre connessa alla sua storia e alla cultura. È infatti adornato da alcuni murales considerati come uno strumento di racconto visivo e capaci di narrare le trasformazioni sociali ed economiche che ha subito.

Le pareti del borgo sono quindi utilizzate come tele, le cui immagini parlano di memoria, identità e resilienza. Molti di questi particolari dipinti sono stati realizzati a partire dagli anni ’80 e ’90 e trattano temi che spaziano dalla storia alla tradizione e alla spiritualità del paese, fino a questioni sociali ed ecologiche più attuali.

Museo del Minatore di Buggerru

Assolutamente interessante è anche il Museo del Minatore di Buggerru, che aiuta a comprendere ancora di più la storia di questo luogo. Offre, infatti, una panoramica completa sulla vita e il lavoro nelle miniere, con una vasta collezione di reperti storici che testimoniano le difficoltà quotidiane dei minatori e l’impatto che le miniere hanno avuto sulla comunità. Tra gli oggetti esposti ci sono attrezzi da lavoro, macchinari minerari, foto d’epoca e documenti storici.

Il museo è parte integrante del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, riconosciuto dall’Unesco.

Le meravigliose spiagge di Buggerru

La storia mineraria e le tradizioni di Buggerru rispecchiano sicuramente l’anima del borgo, ma la verità è che gran parte della sua essenza si può comprendere anche nelle tante spiagge e nelle calette che nasconde, che sono tra le più affascinanti della Sardegna sud-occidentale:

Cala Domestica, Sardegna
Fonte: iStock
Veduta di Cala Domestica
  • Spiaggia di Buggerru: situata proprio nel cuore del paese, è caratterizzata da sabbia dorata e acque turchesi. Si distingue anche per essere protetta da un promontorio che la rende particolarmente suggestiva, con le sue acque calme e l’atmosfera rilassante;
  • Spiaggia di Cala Domestica: una vera e propria meraviglia che sorge a pochi minuti di distanza dal centro di Buggerru. Si tratta di una baia chiusa, protetta da scogliere rocciose, arricchita da sabbia fine e dorata costantemente lambita da acque cristalline. Nei suoi dintorni, inoltre, ci sono numerosi sentieri naturalistici, ideali per chi ama fare escursioni immerse nella natura. Da non perdere è la grotta marina che si trova all’interno della baia, visitabile via mare o attraverso un piccolo sentiero. Qui, inoltre, sono visibili i resti di alcune antiche strutture industriali;
  • Spiaggia di San Nicolò: un angolo nascosto tra le scogliere e la vegetazione che si rivela un’oasi di tranquillità. È composta da ciottoli e sabbia fine, con acque limpide e un fondale che digrada dolcemente;
  • Spiaggia di Portixeddu: a circa 10 minuti di auto da Buggerru, è lunga e sabbiosa, con un fondale basso, acque turchesi color diamante e circondata da scogliere rocciose che contribuiscono a renderla ancora più scenografica;
  • Capo Pecora: il top per chi è alla ricerca di un’esperienza selvaggia e incontaminata, in quanto è un paradiso per gli amanti della natura, con spiagge isolate, acque cristalline, piccole calette di sabbia fine facilmente raggiungibili tramite sentieri e strade sterrate.

Cosa fare a Buggerru

Non mancano le attività da fare in questo pittoresco borgo della Sardegna, poiché davvero è in grado di offrire di tutto e di più. Del resto, questo è un luogo che ricco di tradizioni che affondano le radici nel passato minerario e nella cultura isolana:

  • Partecipare alle feste religiose: sono diverse le festività molto sentite dalla comunità come la Festa di San Giovanni Battista (24 giugno), caratterizzata da processioni, cerimonie ed eventi folkloristici, e la Festa della Madonna del Buon Cammino (ultima domenica di maggio), con processioni e riti religiosi che si svolgono nel centro del paese;
  • Celebrazioni legate alle tradizioni minerarie: molti degli appuntamenti del borgo sono legati anche al passato minerario. Ne è un esempio la Festa del Minatore (4 settembre), che celebra il duro lavoro che si svolgeva in tempi orami lontani con cerimonie commemorative e momenti di riflessione sulla storia del borgo. A volte, per l’0ccasione, vengono organizzate anche visite guidate alle miniere;
  • Ammirare l’arte della lavorazione del ferro: il ferro battuto e la lavorazione dei metalli sono ancora praticati da alcuni artigiani locali;
  • Assaporare la cucina tradizionale: piatti tipici preparati con ingredienti freschi e locali. Tra le prelibatezze da provare c’è la fregola con arselle, pasta tipica della Sardegna, spesso servita con arselle (vongole) fresche; la panada, una sorta di torta salata ripiena di carne o pesce; i papassini (biscotti speziati), le sebadas (dolci fritti ripieni di formaggio e miele) e la cassatella;
  • Scoprire la Miniera di Malfidano: situata a pochi chilometri dal centro abitato, è stata attiva fino agli anni ’60 e oggi offre un percorso di visita guidata che permette di esplorarne i resti e conoscere le modalità con cui veniva estratto il minerale e come vivevano i minatori;
  • Immergersi nel fascino delle strade strette: un vero e proprio labirinto di vicoli e piazzette su cui si affacciano case, spesso molto vicine tra loro, che donano una sensazione di intimità e di vicinanza, anche perché pitturate in toni caldi e luminosi;
  • A caccia di botteghe storiche e artigianato locale: si trovano nel centro storico e vendono prodotti tipici sardi come ceramiche, tessuti e oggetti in legno;
  • Esplorare il Monte Caitas: rigogliosa montagna che sovrasta il borgo che regala panorami spettacolari sulla vallata e sulla costa circostante. Perfetto per gli appassionati di trekking;
  • Praticare trekking: da Buggerru partono percorsi escursionistici che si sviluppano in paesaggi naturali selvaggi e affascinanti, impreziositi da punti panoramici unici. Molti di questi attraversano anche le antiche condotte idriche delle miniere o seguono i vecchi tracciati legati alla distribuzione dell’acqua.
La costa di Buggerru
Fonte: Getty Images
Uno scorcio meraviglioso della costa di Buggerru