Via libera al primo allevamento intensivo di tonno rosso in Europa (l’ennesima follia in nome del profitto)

Il tonno rosso è una delle specie più emblematiche e a rischio del nostro ecosistema marino. Eppure, nonostante gli sforzi internazionali per tutelarlo, ora dovrà affrontare una nuova minaccia: l’allevamento intensivo. Il Ministero dell’Agricoltura e della Pesca spagnolo ha infatti da poco autorizzato la nascita del primo impianto per l’allevamento intensivo di tonno rosso dell’Atlantico...

Mag 14, 2025 - 17:10
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Via libera al primo allevamento intensivo di tonno rosso in Europa (l’ennesima follia in nome del profitto)

Il tonno rosso è una delle specie più emblematiche e a rischio del nostro ecosistema marino. Eppure, nonostante gli sforzi internazionali per tutelarlo, ora dovrà affrontare una nuova minaccia: l’allevamento intensivo. Il Ministero dell’Agricoltura e della Pesca spagnolo ha infatti da poco autorizzato la nascita del primo impianto per l’allevamento intensivo di tonno rosso dell’Atlantico in Europa.

Verrà realizzato a Castellón de la Plana, in Spagna, e sarà il primo al mondo con un sistema che mira a chiudere l’intero ciclo vitale della specie in cattività.

Il progetto, della società tedesca Next Tuna, prevede la costruzione di impianto pilota che, con un investimento iniziale di circa 7 milioni di euro, si servirà di una vasca galleggiante con tecnologia RAS (sistema a ricircolo d’acqua) e una produzione massima prevista di 60 tonnellate di tonno rosso all’anno. Ma questo è solo l’inizio. Se il test andrà “bene”, è già pronto un secondo progetto da 70 milioni di euro con 18 vasche e una produzione su vasta scala.

La scusa? Promuovere la ricerca e lo sviluppo dell’acquacoltura marina. In realtà, come si può facilmente immaginare, si tratta di un modello altamente insostenibile che ignora completamente la biologia e il benessere di questi animali. Il tonno rosso è un predatore migratore che percorre migliaia di chilometri in mare aperto. Rinchiuderlo in vasche è una condanna a una vita di stress, sofferenza e privazione.

E non si tratta solo di questo. L’allevamento di tonno rosso richiede enormi quantità di pesce selvatico come mangime: per “produrre” un solo tonno, vengono sacrificati fino a 20 chili di pesce pescato. In pratica, si sottraggono risorse preziose agli oceani per ingrassare pochi individui destinati al mercato di lusso. Inoltre, nonostante la tecnologia RAS venga promossa come “pulita”, le implicazioni ambientali restano gravi: uso di energia, farmaci, inquinamento e spreco di risorse.

Le associazioni ambientaliste e per il benessere animale hanno espresso già da tempo forti preoccupazioni riguardo a questo tipo di allevamento e l’approvazione del progetto segna ora un precedente gravissimo. Non solo legittima l’allevamento intensivo di una specie già minacciata, ma apre la strada alla normalizzazione di pratiche inaccettabili nel nome del profitto. E mentre governi e aziende promuovono questi progetti come soluzioni al sovrasfruttamento, in realtà stanno solo perpetuando lo stesso sistema che ha portato gli oceani al collasso.

Come sottolinea Essere Animali, è particolarmente preoccupante che il progetto abbia ricevuto sostegno finanziario attraverso programmi di finanziamento pubblico dell’Ue volti a favorire lo sviluppo sostenibile. È evidente invece la necessità che l’UE respinga questo tipo di allevamenti. A questo scopo è nata una petizione che potete firmare QUI.

E non dimentichiamo i polpi

Nel frattempo, sempre in Spagna si pianifica anche l’allevamento intensivo dei polpi, creature intelligenti e solitarie che in natura non vivono mai in gruppo. Il progetto, promosso dalla multinazionale Nueva Pescanova a Gran Canaria, ha già sollevato un’ondata di indignazione internazionale. Eppure, sembra che l’industria della pesca sia disposta a sacrificare qualsiasi specie pur di fare cassa.

Al momento, fortunatamente, sembra sospeso. Non si sa più nulla del suo destino e noi sinceramente speriamo di non doverne parlare mai più.

Leggi anche: I segreti sul crudele primo allevamento intensivo di polpi al mondo (di cui non si sa più nulla)

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