Travestiti da fantasmi, per denunciare “zero minuti di dibattito sulla Rai” sul referendum sulla cittadinanza. Lo stesso silenzio che avvolge i quattro quesiti promossi dalla Cgil sul lavoro e contro la precarietà, come hanno denunciato il sindacato e diverse associazioni, così come la Rete degli studenti medi. Un presidio, organizzato di fronte alla sede del servizio pubblico a Roma in via Teulada, per denunciare come, a poco più di un mese di distanza dalle urne dell’8 e 9 giugno, gli italiani non abbiano alcuna informazione sul voto.
“Non c’è niente da ridere, non è carnevale: questi sono i fantasmi dei referendum. La storia italiana si ripete sempre uguale sulla negazione della democrazia e noi siamo costretti a ripetere quello che i comitati promotori dei referendum con Marco Pannella avevano dovuto fare nei decenni scorsi”, ha rivendicato il segretario di +Europa e presidente del comitato promotore del referendum sulla cittadinanza Riccardo Magi.
“Il servizio pubblico non ha ancora concesso
un minuto di tempo ai confronti negli spazi di approfondimento sul referendum sulla cittadinanza: è
gravissimo. Il regolamento approvato dalla commissione di vigilanza Rai non è un regolamento per garantire l’informazione ai cittadini, ma
per favorire l’astensione, cioè per
favorire la volontà del governo e di chi vuole vincere, non nelle urne, ma vuole vincere contro la democrazia. Noi stiamo impugnando quel regolamento davanti al Tar ma nel frattempo, i giorni e le settimane passano e in questo momento i cittadini non sanno che potranno esprimersi con il loro voto. Noi chiediamo informazione, democrazia e diritto di partecipazione per i cittadini”.
Una denuncia rilanciata anche dal segretario generale della Cgil Maurizio Landini e dal sindacato: “Siamo qui per chiedere che venga fatta un’informazione adeguata, stiamo parlando del servizio pubblico che ognuno di noi paga. Oggi la battaglia è difendere il diritto di voto. Non chiediamo una campagna a sostegno del sì, ma una campagna a sostegno del diritto delle persone di andare a votare. La democrazia si fonda sul voto“. Landini ha anche ricordato le parole di Mattarella del 25 aprile: “Ho trovato molto importante il discorso che ha fatto, ha esplicitato la necessità di combattere l’astensionismo. Proprio perché il diritto di voto nasce nel nostro Paese con la sconfitta del nazismo e del fascismo, è necessario che questo diritto torni ad avere una sua dignità e in un Paese dove c’è già metà dei cittadini che tante volte a votare non ci va, perché non si sente rappresentato da nessuno, è importante che i cittadini sappiano che il referendum non è un voto per questo o quel partito, per questo o quel governo, ma è un diritto”.
L'articolo Vestiti da fantasmi davanti alla Rai, il presidio per chiedere che si parli del referendum. Landini: “Voto abbia dignità” proviene da Il Fatto Quotidiano.