Pagelle Kintsugi – Battle fra Regioni 5

Sabato 22 febbraio 2025 si è tenuta al Fabrik di Cagliari la quinta edizione della Kintsugi, la prima in cui il team locale è stato selezionato il giorno stesso, attraverso un processo di selezione tra i freestyler autoctoni che si... The post Pagelle Kintsugi – Battle fra Regioni 5 appeared first on Freestyle Rap Italiano.

Apr 22, 2025 - 13:11
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Pagelle Kintsugi – Battle fra Regioni 5

Sabato 22 febbraio 2025 si è tenuta al Fabrik di Cagliari la quinta edizione della Kintsugi, la prima in cui il team locale è stato selezionato il giorno stesso, attraverso un processo di selezione tra i freestyler autoctoni che si sono presentati all’evento.

Questa edizione ci ha regalato tante emozioni: qualche mega prestazione, qualche grande ritorno, qualche sorpresa, e un pubblico caloroso pronto ad accogliere i freestyler e a farli performare al meglio.

I roster sono stati:

Ma com’è andata ai vari freestyler? Lo vediamo subito con le Pagelle Kintsugi – Battle fra Regioni 5

Team Puglia

Bruno Bug – 8,5

Il buon Brunello è di fatto una sicurezza: sempre con flow, stile (e punch) ai massimi livelli, oltre a un’aura e una sicurezza attitudinale ormai consolidate. Scomporre il biscegliese risulta pressoché impossibile, e anche nei (rarissimi) momenti in cui si trova in difficoltà, riesce sempre – con esperienza e calma – a riportarsi in totale controllo della situazione.

Un esempio lampante è l’ultimo round della Survivor Series in finale contro Gabs, dove, nonostante il vantaggio iniziale di quest’ultimo, Bruno riesce prima con la barra “ecco perché a te non succede mai”, e poi raddoppiando con “Visto? Alla fine ho capito il pubblico”, a ribaltare parzialmente l’esito della sfida, seppur alla fine la spunti il marchigiano.

Benissimo sia nelle sfide singole, con un minuto d’autore, sia nel 2v2 – dove dà pieno sfoggio delle sue qualità tecniche e di flusso su base trap – sia nel 3v3, arrivando in finale contro il team Marche e portandosi a casa la seconda barra più potente della serata, nel match con il team Sardegna.

Bruno agli avversari fa più di un danno, ma non ci serve qualche anno per capirlo.

Higher – 7

Con Higher sembra che la storia alla Kintsugi sia destinata a ripetersi.

Eccellente come sempre nelle sfide singole (una in solitaria contro Kimbe e una in coppia con Bruno contro Gabs & Simon), purtroppo perde incisività quando arrivano i 3v3.

Contro Kimbe ci regala un minuto che pare una strofa scritta, e in coppia con Bruno si conferma un asso del beat trap. Tuttavia, nel 3v3 contro la Sardegna non spicca particolarmente, e soprattutto esce per primo nella Survivor Series contro le Marche, esprimendosi al di sotto delle sue potenzialità offensive.

Sicuramente non il più costante della serata, ma i picchi che regala Higher in ogni edizione sono altissimi. Averlo sul palco è sempre una buona mossa.

Kyn – 7

Kyn torna alla Kintsugi dopo aver deciso la vittoria della Puglia nella Survivor Series dello scorso anno, ma stavolta non riesce a lasciare il segno con la stessa incisività.Mantiene un buon livello per tutta la serata, senza mai sfigurare, ma senza nemmeno riuscire a brillare davvero.

Alcune quartine funzionano, sia per costruzione che per intuizione, ma manca quel colpo capace di spostare gli equilibri della battle, come gli era invece riuscito nell’edizione precedente nel momento più importante.

Aiuta il team, tiene botta, ma non incide quanto ci si poteva aspettare. Una prestazione discreta, che però lascia la sensazione di un potenziale non pienamente espresso.

Team Marche

Gabs – 8,5

Il vero leader e trascinatore del Team Marche.

Il buon Gabs brilla in tutte le fasi del torneo, e anche grazie ad avversari che lo stimolano particolarmente (Drimer, Bruno, Higher…), infiamma il palco del Fabrik con il suo flow da manuale e la sua pulizia tecnica. Si fa apprezzare per il suo modo maturo e lucido di approcciare la disciplina, dimostrandosi a pieno agio in un contesto dove in Italia ha ben pochi rivali.

Durante tutta la serata non sbaglia praticamente nulla, e raggiunge il suo apice nella Survivor Series finale, specialmente nel 2 contro 1, dove diventa semplicemente inarrestabile: sul palco, c’è solo lui.

I titoli di MVP e Best Flow sono andati a Bruno, ma se fossero finiti nelle mani di Gabs, non sarebbe stato uno scandalo.

Simon Skunk – 7

Simon Skunk torna momentaneamente alle battle, e non delude.

Gli tocca l’arduo compito di aprire le danze con Ares Adami, e ci regala un minuto semplicemente magistrale per delivery, carisma e punchline, aggiudicandosi per altro il titolo di Minuto del Mese di Marzo.

La simpatia innata si nota subito: il marchigiano sviluppa una connessione immediata col pubblico cagliaritano, soprattutto nelle sfide contro il team Trentino, sia in solitaria che nel 3v3. Contro la Puglia fatica un po’ di più a entrare nel mood della battle, dovendo fronteggiare sulla trap gente come Gabs, Bruno e Higher, ma riesce comunque a regalare perle come “il posto non te lo lascio, son Rosa Parks”. Buona anche la prestazione nella Survivor Series, dove arriva esattamente a metà strada.

In generale, una gran prestazione e un gran piacere rivederlo sul palco.


Ydrow – 7,5

La creatività e la finta-ignoranza di Ydrow trovano terreno fertile anche in Sardegna.

Ottima la prima battle contro Punta, dove entrambi si rispondono colpo su colpo, dimostrando reattività e fantasia notevoli. Nel 3v3 contro il Trentino, Ydrow tira fuori il coniglio dal cappello: la fatality definitiva, ovvero la celebre quartina sulle SS. Una rima talmente potente da costringere il suo avversario a dover re-iniziare la propria quartina, e che gli vale la Rima del Mese.

Buona anche la prestazione contro Kyn, dove intrattiene e colpisce in maniera intelligente. Purtroppo però la Survivor Series non è stata clemente con lui, rendendolo il secondo eliminato della maratona.

Resta comunque una performance di tutto rispetto, che gli è valsa anche il titolo di Best Punchliner di questa edizione.

Team Trentino

Ares Adami – 6,5

Altro grande ritorno per questa edizione della Kintsugi: ecco a voi Ares Adami.

Qualsiasi sia l’età o lo stato di forma, Ares dimostra ancora una volta di essere l’incarnazione della parola MC.

Con un’attitudine old school, una presenza scenica e un delivery da manuale, il trentino ha una capacità di coinvolgere il pubblico come pochi. In pratica, è come se fosse host e freestyler allo stesso tempo. Soffre sicuramente sul versante delle punchline, ma non è quello il suo obiettivo principale.

In generale ha mantenuto un livello costante, senza particolari picchi ma anche senza cadute, (ottima anche l’esecuzione sulla trap contro il team Sardegna). È stato bello rivedere una leggenda di questa disciplina in una battle competitiva.

Drimer – 7,5

Ed ecco salire sul palco il figlio di Ares e il padre di Punta.

Una prova lodevole per attitudine, costanza e completezza. Dalla prima sfida con Gabs si dimostra subito in forma: porta carica a profusione, tecnica, e anche qualche punchline decisamente tagliente, come “neanche i tuoi genitori imparano dai propri errori, dal momento che ti hanno regalato un fratellino l’anno scorso”.

Buone entrambe le sfide di gruppo, anche se in certi frangenti pare troppo condizionato dall’aspettativa di essere il “leader” del team Trentino. Si prende la scena, ma non riesce a trascinare il team alla vittoria. Contro il team Sardegna non ha cali, ma si vede costretto a cedere il posto a un Brato in stato di grazia, con in più il bonus dell’ambiente di casa.

Pur senza compiere l’impresa, Drimer si porta a casa un buonissimo risultato, dimostrando di essere uno che difficilmente delude le aspettative.

Punta – 6

Punta porta in dote la solita creatività e originalità nelle risposte, specialmente nella battle contro Ydrow, ma rispetto al suo standard manca un po’ di sicurezza e pulizia nell’esecuzione. Lo stesso vale nei 3 vs 3, dove fatica a far emergere la propria attitudine all’interno di un ritmo collettivo alto e frenetico, che finisce per penalizzarlo.

Nella Survivor Series esce al secondo turno, complice un approccio troppo rallentato e poco incalzante su base trap, con un timing che non riesce a incidere.

Nonostante ciò, ha il merito di non strafare, restando fedele al suo stile e mantenendo un livello discreto per tutta la serata. Sarebbe servita più incisività, certo, ma il giudizio finale resta positivo.

Team Sardegna

Brato – 8

Nettamente il più decisivo del team Sardegna.

Brato, rispetto ai suoi compaesani in gara, si è dimostrato il più sicuro a livello attitudinale, quello maggiormente in controllo del contesto e della sfida, e ciò ha giocato un ruolo fondamentale nel buon piazzamento della squadra locale.

Nella Survivor Series contro il team Trentino dà il meglio di sé, specialmente nell’ultimo round contro Drimer, dove risponde colpo su colpo con consapevolezza, alternando incastri e punch, e assorbendo l’energia del pubblico di casa come fosse una Genkidama.

Gran parte del pubblico nazionale non lo conosceva, ma dopo questa Kintsugi si spera che il suo nome riecheggi con forza maggiore.

Tiaz – 6,5

All’esordio in un evento nazionale, Kimbe si presenta con una carica palpabile e una voglia di confronto che non passa inosservata. Il suo stile è infottato, attitudinale, e questo lo porta a trasmettere tanta energia sul palco, soprattutto nella battle contro Higher dove tiene botta con personalità.

Pecca però in controllo vocale: a tratti esagera nel tono, finendo col forzare troppo e perdendo un po’ di chiarezza nell’esecuzione. Nei 3 vs 3 fatica a trovare il ritmo giusto, ma la sua presenza si sente, e nella Survivor Series non si tira mai indietro, mostrando carattere fino all’eliminazione e portando un bel po’ di quartine potenti.

È ancora grezzo, ma c’è tanta fame e tanto margine. Promettente.

Kimbe – 6

Nella sfida singola Kimbe sorprende, riuscendo a reggere il confronto con un Higher in forma e mantenendo un livello alto, soprattutto per metrica e incastri, senza far mancare qualche buon punch.Nelle sfide di gruppo, però, non riesce a replicare quella lucidità: appare più scarico e meno incisivo, fino a uscire per primo dalla Survivor Series.La dizione è un aspetto su cui deve lavorare: diverse punchline interessanti perdono forza a causa di una scarsa pulizia vocale.Il ragazzo è promettente, ma la sua prestazione alla Kintsugi resta con qualche riserva.

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