Verso il Conclave, Zuppi incontra Delpini a Bologna: “Il mio futuro? Sono in apnea”

Il pranzo riservato con l’arcivescovo della più grande diocesi d’Europa (che non ha cardinali in Conclave). I sacerdoti hanno regalato a don Matteo l’icona da viaggio della Madonna di San Luca da portare a Roma

Apr 25, 2025 - 03:24
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Verso il Conclave, Zuppi incontra Delpini a Bologna: “Il mio futuro? Sono in apnea”

Bologna, 25 aprile 2025 – “Sono in apnea, peggio di Maiorca...”, dice con una battuta Matteo Zuppi, ieri sotto le Torri per una visita lampo. In doppia veste: prima come “don Matteo” per un incontro con i sacerdoti delle parrocchie del centro città, poi come presidente della Cei per un pranzo privato con l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini.

E se il cardinale, arcivescovo di Bologna, tra i “papabili” per il dopo Francesco preferisce non parlare del futuro, paragonandosi al campione mondiale di apnea, non solo in via Altabella, sede della Curia bolognese, c’è chi tifa per lui.

Zuppi non si scompone, dribbla domande sul toto-Conclave, sorride e continua la sua vita da pastore nel segno di Bergoglio. Con la testa a Roma, dove domani si terrà il funerale del Pontefice, ma con il cuore a Bologna, dove continua a seguire la normale amministrazione della diocesi.

Incontro programmato da tempo

Nella sua veste da “don Matteo”, infatti, ieri ha incontrato nell’Arcivescovado, nel cuore della città, diaconi e sacerdoti delle parrocchie del centro. Un incontro programmato da tempo, ricorda la Chiesa di Bologna, durante il quale si è pregato per Papa Francesco ed è stata ricordata la sua figura e il suo insegnamento. Poi si è parlato della vita pastorale delle parrocchie e comunità del centro storico.

Con un fuori programma: un dono speciale all’arcivescovo, cioè l’icona da viaggio della Madonna di San Luca da portare con sé in Conclave. Un simbolo, quello della Vergine, caro a tutti i bolognesi, che entrerà nella Cappella Sistina nel momento del fatidico extra omnes.

I parroci, presenti all’incontro, non hanno voluto sbilanciarsi sulle chance di Zuppi, bergogliano doc: “Il tifo per don Matteo? Diciamo che preghiamo per lui...”, è la sintesi, ma c’è chi sogna di vederlo alle celebrazioni della Madonna di San Luca vestito di bianco.

ant’è che durante il summit non sono mancati almeno tre applausi d’incoraggiamento: “Sappiamo che non vuole parlare di questo, ma siamo con lui”.

Di cosa hanno parlato Zuppi e Delpini?

Bocche cucite, invece, sul pranzo-incontro con Delpini. Paolo Castaldini, responsabile dei servizi tecnici della Curia bolognese, l’uomo dei porporati visto che ha lavorato per Caffarra, Biffi, Manfredini, Poma, Lercaro e oggi Zuppi, non è sorpreso dell’incontro: “Qui in via Altabella di vescovi ne arrivano tutti i giorni...”.

Secondo i ben informati la visita di Delpini era prevista da tempo. Di certo, però, vista l’imminenza del Conclave (voci romane parlano della volontà di accelerare, quindi forse già il 6 maggio potrebbero iniziare i lavori), sembra verosimile che Zuppi abbia voluto incontrare uno dei rappresentanti della più grande diocesi d’Europa prima di rinchiudersi con gli altri porporati nella Cappella Sistina.

Delpini non entrerà in Conclave

Un modo, probabilmente, da capo dei vescovi, per sentire il ’polso’ della realtà ambrosiana visto che non avrà rappresentanza in Conclave, considerando che Delpini non parteciperà. Nominato arcivescovo del capoluogo lombardo nel 2017, Bergoglio però non lo promosse cardinale. Morale: Delpini non potrà presenziare al voto per il nuovo Papa in Cappella Sistina.

Terminato l’incontro, il cardinale Zuppi nel pomeriggio è ripartito (in auto) per Roma. Compatibilmente con gli impegni nella Capitale, incontrerà i giovani della diocesi di Bologna che si trovano in questi giorni nella Città Eterna per il Giubileo degli adolescenti e non è escluso che domenica sia di nuovo sotto le Torri per benedire il nuovo altare della Chiesa di San Giovanni Battista dei Celestini, a pochi passi dalla casa che fu di Lucio Dalla.

Tant’è che prima di tornare agli impegni in Vaticano, ha voluto rassicurare i preti bolognesi che gli chiedevano conto del futuro: “Mi è apparso San Petronio e mi ha detto che non andrò via da qua fino a quando il Bologna non vincerà lo scudetto...”, scherza. Poi sale in auto. Direzione Città Eterna.