Verso il Conclave: da dove sono venuti finora i Papi? Le nazioni più rappresentate nella storia della Chiesa
Il Conclave che dovrà designare il successore di Papa Francesco si avvicina. Il Collegio dei cardinali ha scelto mercoledì 7 maggio come data di inizio delle votazioni. Nel frattempo, ogni scenario sembra possibile. Ma chi sarà il nuovo Pontefice? Da quale nazione verrà? Una domanda a cui non è facile rispondere. Un'indicazione, però, potrebbe arrivare dalla storia. Ci sono, infatti, Stati che tradizionalmente danno Papi al Vaticano. Quello direttamente confinante – ossia l'Italia – il più assiduo "fornitore" di Pontefici. Anche se le vicende recenti ci invitano a guardare soprattutto altrove: gli ultimi tre Conclavi, infatti, hanno espresso un Santo Padre straniero. Ma, al di là delle analisi, ci sono i numeri che parlano. Quali sono le nazionalità dei Papi che si sono succeduti sinora sul soglio di Pietro? Indice Italia al primo posto incontrastata Francia e Germania sul podio Le nazioni meno rappresentate Italia al primo posto incontrastata L’Italia, come anticipato, domina incontrastata. Su 266 Pontefici, ben 217 Papi sono stati di casa nostra: da San Pietro, considerato il primo Vescovo di Roma, fino a Giovanni Paolo I – ultimo Pontefice italiano, che ha governato la Chiesa per poche settimane, nel 1978 – passando per figure di grande rilievo storico e spirituale come Leone Magno, Gregorio Magno o Giovanni XXIII. Un primato che riflette non solo la centralità storica di Roma, ma anche l’evoluzione del papato in simbiosi con la penisola italiana. Francia e Germania sul podio Al secondo posto si colloca la Francia, con 16 Pontefici, tra cui Urbano V, protagonista del periodo avignonese. La Germania è terza, con 6 Papi, tra cui il recente Benedetto XVI, primo Pontefice emerito dell’epoca contemporanea, la cui rinuncia ha aperto una fase del tutto nuova per la Chiesa. Siria (5 Papi) e Grecia (3 Papi), insieme alla Terra Santa – identificata oggi principalmente con l’area tra Israele e Palestina – con altri 3 Papi, rappresentano le origini più antiche del cristianesimo, quando il papato si sviluppava ancora in un contesto fortemente mediterraneo e interconnesso con l’Oriente. Per questo i loro Pontefici risalgono ormai a secoli fa. Le nazioni meno rappresentate Tra le altre nazioni presenti, seppur con numeri più contenuti, figurano anche Tunisia, Croazia, Spagna, Portogallo e l’attuale Turchia, ciascuna con 2 Papi, specialmente nelle epoche in cui le aree di influenza cattolica erano ben più ampie rispetto a quelle attuali. Infine, con un solo Papa espresso, troviamo l’Argentina, con Papa Francesco – primo sudamericano e non europeo dopo secoli, segno di una svolta storica e di un crescente riconoscimento della vitalità del cattolicesimo nelle regioni del Sud del mondo. A cui fanno compagnia, sempre con un Pontefice all'appello, l'Inghilterra (Adriano IV), l'Olanda (Adriano VI) e la Polonia (Giovanni Paolo II).

Il Conclave che dovrà designare il successore di Papa Francesco si avvicina. Il Collegio dei cardinali ha scelto mercoledì 7 maggio come data di inizio delle votazioni. Nel frattempo, ogni scenario sembra possibile. Ma chi sarà il nuovo Pontefice? Da quale nazione verrà? Una domanda a cui non è facile rispondere. Un'indicazione, però, potrebbe arrivare dalla storia.
Ci sono, infatti, Stati che tradizionalmente danno Papi al Vaticano. Quello direttamente confinante – ossia l'Italia – il più assiduo "fornitore" di Pontefici. Anche se le vicende recenti ci invitano a guardare soprattutto altrove: gli ultimi tre Conclavi, infatti, hanno espresso un Santo Padre straniero.
Ma, al di là delle analisi, ci sono i numeri che parlano. Quali sono le nazionalità dei Papi che si sono succeduti sinora sul soglio di Pietro?
Indice
Italia al primo posto incontrastata
L’Italia, come anticipato, domina incontrastata. Su 266 Pontefici, ben 217 Papi sono stati di casa nostra: da San Pietro, considerato il primo Vescovo di Roma, fino a Giovanni Paolo I – ultimo Pontefice italiano, che ha governato la Chiesa per poche settimane, nel 1978 – passando per figure di grande rilievo storico e spirituale come Leone Magno, Gregorio Magno o Giovanni XXIII.
Un primato che riflette non solo la centralità storica di Roma, ma anche l’evoluzione del papato in simbiosi con la penisola italiana.
Francia e Germania sul podio
Al secondo posto si colloca la Francia, con 16 Pontefici, tra cui Urbano V, protagonista del periodo avignonese. La Germania è terza, con 6 Papi, tra cui il recente Benedetto XVI, primo Pontefice emerito dell’epoca contemporanea, la cui rinuncia ha aperto una fase del tutto nuova per la Chiesa.
Siria (5 Papi) e Grecia (3 Papi), insieme alla Terra Santa – identificata oggi principalmente con l’area tra Israele e Palestina – con altri 3 Papi, rappresentano le origini più antiche del cristianesimo, quando il papato si sviluppava ancora in un contesto fortemente mediterraneo e interconnesso con l’Oriente. Per questo i loro Pontefici risalgono ormai a secoli fa.
Le nazioni meno rappresentate
Tra le altre nazioni presenti, seppur con numeri più contenuti, figurano anche Tunisia, Croazia, Spagna, Portogallo e l’attuale Turchia, ciascuna con 2 Papi, specialmente nelle epoche in cui le aree di influenza cattolica erano ben più ampie rispetto a quelle attuali.
Infine, con un solo Papa espresso, troviamo l’Argentina, con Papa Francesco – primo sudamericano e non europeo dopo secoli, segno di una svolta storica e di un crescente riconoscimento della vitalità del cattolicesimo nelle regioni del Sud del mondo. A cui fanno compagnia, sempre con un Pontefice all'appello, l'Inghilterra (Adriano IV), l'Olanda (Adriano VI) e la Polonia (Giovanni Paolo II).